Corvi e frassino per la McCarty fatta con l’acero del cimitero
di redazione [user #116] - pubblicato il 12 dicembre 2018 ore 15:00
La Graveyard II è la Private Stock limited edition realizzata da PRS con acero secolare di rara bellezza: deve il suo nome al luogo di provenienza del legno.
Il modello McCarty 594 è tra i classici vintage di casa PRS. Prende il nome dalla singolare scelta di un diapason da 24,594 pollici e si rifà alla scuola elettrica di metà ‘900 per uno strumento dal feel classico unito a una realizzazione al top della liuteria americana.
Per la Private Stock McCarty 594 Graveyard II Limited, la double-cut si veste di una finitura cupa e moderna in riferimento al luogo da cui provengono i legni con cui è costruita.
Graveyard, letteralmente “cimitero”, è il nome scelto per la Private Stock di fine 2018 in quanto basata su legni provenienti da alberi di acero trovati da PRS accanto a un vero cimitero. Le date sulle lapidi fanno pensare che i fusti siano precedenti al 1880 e le dimensioni dei tronchi hanno confermato la veneranda età degli esemplari. Una volta raccolti, i legni hanno svelato una trama particolarmente ricca e delle figurazioni tridimensionali e profonde.
Gli artisti PRS hanno poi adornato lo strumento con un’estetica inconfondibile, elaborata e inedita per il modello.
Atipica è anche la scelta dei materiali. Anziché il più convenzionale mogano, la Graveyard II adotta del frassino per costituire il body e lo lascia a vista sul retro attraverso la finitura trasparente Faded Gray. Anche i coperchi per i vani elettrici sono in frassino, donando continuità stilistica e ricercatezza all’insieme.
Sul davanti, il top in acero fiammato è riscaldato nei toni da un profondo burst rosso battezzato Ravens Heart Glow. Il tutto è avvolto in una finitura nitro sottile, posata in modo da valorizzare i legni sottostanti anziché coprirli.
Il manico Pattern Vintage in acero è sormontato da una tastiera mista di acero ed ebano che sostituisce i canonici uccelli con dei corvi neri in volo, sempre più grandi fino a riempire tutta la superficie e lasciare solo lo spazio per il sottile rettangolo che fa da binding interno alla tastiera.
I corvi tornano anche sulla paletta, coperta da un’impiallacciatura di acero fiammato in tinta col top e con un grosso volatile nero appollaiato su un ramo al posto della firma di Paul Reed Smith. Ai due lati, meccaniche bloccanti Phase III con chiavini in ebano.
Sul top, un ponte fisso PRS in due pezzi in finitura Smoked Black si adatta all’estetica dell’edizione speciale e garantisce una tenuta d’accordatura di alto livello insieme con una trasmissione delle vibrazioni potente e articolata.
I pickup scelti sono i 58/15, con la versione LT montata al manico. Due volumi e due toni con push pull per lo split degli humbucker ne regolano l’uscita, mentre un selettore a tre posizioni nella spalla superiore ne miscela l’azione.
La Graveyard II è prodotta in solo 60 pezzi in tutto il mondo. Per provare a metterci sopra le mani è consigliabile entrare in contatto con Eko Music Group, distributore italiano del marchio PRS.
La Graveyard II è la controparte più cupa ed elaborata della Graveyard già mostrata da PRS nel giugno 2018. Più discreta nell’estetica, la prima Graveyard preferisce anche caratteristiche più tradizionali come una cassa in mogano e classici intarsi a uccello.