Oltre a essere uno tra i chitarristi più ammirati degli ultimi decenni, Brian May è anche uno stimato astrofisico e sostenitore del progetto New Horizons fin da quando la sonda della NASA è stata lanciata nel lontano 2006.
Ora, dopo un viaggio durato 12 anni e tutt’ora in corso, Brian le dedica un nuovo brano, il suo primo dopo vent’anni di silenzio.
Synth, intrecci di chitarre e voci armonizzate frutto della collaborazione con Don Black si mescolano al piglio rock signature di Brian in “New Horizons, Ultima Thule Mix”.
Pubblicata il 1 gennaio 2019, la canzone è stata offerta in anteprima al comando della NASA nel Maryland, USA.
Il momento della pubblicazione del brano non è casuale: proprio nelle prime ore di quest’anno la sonda è entrata in contatto con Ultima Thule, oggetto spaziale posto a 6,4 miliardi di chilometri dalla Terra e considerato dagli specialisti un importante elemento nella ricostruzione degli avvenimenti che hanno portato alla nascita del nostro Sistema Solare, superando di fatto la massima distanza mai raggiunta da un oggetto terrestre. |