di cutaway62 [user #35348] - pubblicato il 13 gennaio 2019 ore 11:30
Questa Les Paul non vuole tenere l'intonazione: il morbido mogano del manico soffre più i cambi di temperatura e l'umidità dell'acero di una Stratocaster?
Ho assoluta necessità di qualche chiarimento su questa Gibson Les Paul Aniversary acquistata due anni e mezzo fa e che mi ha sempre dato dei problemi. Premetto che si è trattato di un acquisto abbastanza importante, visto il prezzo dello strumento: scontato 2.350 euro ma che malgrado ciò mi lascia perplesso per quanto vado ad esporre.
La prima cosa che ho fatto, dopo l'acquisto, è stata lasciarla in liuteria per assetto e controllo dell'intonazione e dei tasti (quindi anche una registrazione del manico, qualora si fosse resa necessaria). Inoltre ho fatto sostituire immediatamente le meccaniche (di serie montava quelle automatiche) con delle Grover più consone secondo me.
Fin qui tutto bene. La chitarra va benissimo. Urla che è un piacere e diverte molto anche sui clean. Per me, da sempre fanatico della Stratocaster, un mondo nuovo. Con le piccole camere tonali con le quali quasi tutti i modelli di Les Paul escono dalla fabbrica, non è nemmeno un peso in spalla come ricordavo da altre imbracciate in passato.
Questa mia soddisfazione, però, non dura molto. Dopo un paio di mesi, sento che la chitarra non suona più come prima. Tende a stonare salendo verso le posizioni più alte del manico. Anche la semplice pressione delle dita rende le note leggermente crescenti.
Torno dal liutaio il quale mi dice (ma me n'ero accorto pure io) che il manico è da registrare. "Ma l'abbiamo fatto qualche mese fa" esclamo io. La risposta: "Eh, ma queste sono chitarre più sensibili delle Stratocaster da questo punto di vista". Dieci minuti di lavoro e manico a posto. Intonazione perfetta e action pure.
Dopo qualche mese: stessa storia.
Il manico di questa chitarra è stato già tirato almeno 7/8 volte e sempre in trazione. Ho pensato si fossero dimenticati della placca metallica che fa da battuta all'azione del dado di ottone e che questo sfondasse leggermente il legno dello scasso del trussrod. No. Tutto in ordine.
L'ultima volta ho fatto un segno sul dado per vedere se avesse un cedimento in tenuta (può capitare) e, fatalità, sono passati ben 7/8 mesi da questa volta. La chitarra, ho pensato, aveva bisogno di assestarsi. Poco verosimile, tuttavia cosa non ci si inventa per trovare una risposta.
Questa mattina la riprendo in mano dopo qualche mese (nel frattempo è pure scaduta la garanzia) e ci risiamo: è stato necessario agire sul dado per quasi mezzo giro. Non so cosa pensare.
Alcuni esperti mi hanno detto che le Gibson sono delicate e che può capitare che risentano dei cambi di umidità e temperatura. Ok, ci sto. Ma allora le registrazioni al manico dovrebbero essere necessarie in un senso e nell'altro, non solo in trazione. Tra un po' rimarrò senza barra filettata, Oppure il manico salterà in due pezzi durante una di queste operazioni.
Mi chiedo se qualcuno ha mai avuto problemi simili al mio. C'è qualche esperto che conosce una spiegazione perché questo problema si manifesti? Vale la pena tenere uno strumento così ballerino?
Risponde Marco Omar Viola di MOV Guitars: mi è capitato di avere tra le mani più strumenti con problemi analoghi, in passato, dovuti alla cedevolezza del legno.
Può infatti capitare che ci siano degli strumenti con un un manico composto da un legno meno denso di altri e che sotto la pressione della vite di regolazione del trussrod tenda a cedere. La vite di regolazione finisce per incassarsi e comprimersi all’interno della sua cavità. Smontando quindi il copri-trussrod, potrai verificare questa cosa.
Spesso questo problema tende ad arrestarsi nel momento in cui il legno del manico si è compresso a sufficienza, così da non cedere più. Tuttavia ci sono stati dei casi in cui il legno abbia ceduto e sia creata una protuberanza sul retro del manico. In alcuni casi si è anche aperta una crepa.
Questi ultimi sono stati casi isolati, ma la densità del manico e la scelta della giusta vena sono sempre molto importanti.
Monitora il problema e, se dovesse insistere, vale la pena irrobustire la zona con un’infiltrazione di resine adeguate, nel rispetto della mobilità delle parti in gioco.
Don’t try this at home!
Risponde Lorenzo G. A. di Giniski e Dragoon: mi pare tutto molto strano.
Tu riscontravi solo errori di intonazione? In base a quanto dici, avresti dovuto anche vedere le corde alzarsi, ma non ne fai menzione. Insomma l'action che si alza è un particolare non da poco ed è di gran lunga la prima cosa che si nota rispetto all'intonazione.
È possibile che uno strumento sia più o meno sensibile alle variazioni termiche e di umidità, ma non lo relazionerei in assoluto a un marchio o a un altro e non lo dico perché sono assistenza ufficiale Gibson, visto che sono oltre 30 anni che metto le mani su tutti i marchi indistintamente.
Ora non voglio mettere in dubbio quello che ti è stato detto e la serietà di chi te lo ha detto (anche se chi te lo ha detto ha più o meno senso, se professionista o dilettante che fa un altro lavoro e "arrotonda" con questi lavori), ma da quello che dici a me viene da pensare che sia più un problema di corde usate visto la cadenza periodica, o di regolazione estremamente alta dei pickup. L'intonazione è precisa (più o meno, purtroppo), o meglio, diciamo che l'intonazione di riferimento migliore è quella controllata con corde nuove. Vista la cadenza che descrivi mi viene il dubbio che tu notassi la cosa a corde usate.
Se invece ti si alzavano anche le corde allora il manico "cede" e avresti notato una tendenza dell'intonazione a crescere anche a corde nuove (sempre stessa marca e stessa misura). A questo punto potrebbe essere un caso di trussrod non ben fermato alla base che cede piano piano solo sopra ad una certa tensione di tiraggio. Fossi stato io a dover lavorare su questo strumento e fosse stato veramente una questione di manico instabile causa trussrod non fermato alla base, alla terza volta ti avrei consigliato di rivolgerti all'assistenza in garanzia (in questo caso io stesso) che avrebbe fatto poi richiesta di sostituzione dello strumento perché difettoso e non riparabile in garanzia, o per lo meno per esperienza dalla sede centrale per certe cose preferiscono far così. Passati due anni, non hai più questa possibilità. In questo senso servirsi di un circuito professionale prende una luce decisamente vantaggiosa.
Riguardo al dubbio che il manico dovesse muoversi anche nell'altro senso hai ragione, se fosse instabile potrebbe muoversi in entrambe i sensi e succede in tutti gli strumenti, in alcuni in modo evidente in altri in modo nemmeno percepibile e dipende anche dalla regolazione di riferimento e dalla capacità di chi lo suona di accorgersi di certe cose. Per questo per me i casi sono quelli sopracitati perché se il manico cede e basta a parità di corde è il trussrod che non lavora a modo, o se è solo l'intonazione ad alterarsi è probabile, come detto, che sia alterata da corde usate.