Tra i maggiori successi senza tempo di Claudio Baglioni, “Mille Giorni Di Te E Di Me” è un esempio di armonia variegata eppure non complessa, divertente da suonare e stimolante per scoprire e approfondire nuovi suoni con cui interpretare i propri brani preferiti. Tredicesima traccia nel disco Oltre, del 1990, è scelta da Paolo Pilo per dimostrare una importante lezione musicale: l’orecchio, quando allenato a dovere, è una potente arma con cui padroneggiare e gestire secondo le proprie esigenze le armonie e le meccaniche di una canzone.
Nella versione di Paolo, l’intro di pianoforte è riproposta con un arricchimento ritmico che, grazie alla natura percussiva della chitarra, consente di portare subito l’arrangiamento nel vivo.
I bassi camminano sotto gli accordi, a loro volta impreziositi qua e là con note al canto capaci di richiamare l’acuta melodia eseguita dalla voce di Baglioni. Voicing, sostituzioni e accordi di passaggio diventano pura preferenza stilistica a discrezione del musicista.
|