di Matteo De Feo [user #36328] - pubblicato il 13 aprile 2019 ore 08:00
Dreadnought pre-war, fori di pistola e chitarre appartenute a un idolo del country. La collezione Martin di Neil Young svela pezzi che hanno fatto la storia.
Se si pensa a Neil Young intento a suonare sul palco brani come “Harvest Moon”, “Old Man” o “The Needle and the Damage Done”, lo si immagina sicuramente con una dreadnought Martin fra le braccia. Ecco quattro delle Martin più celebri usate dal cantautore canadese.
Martin D18
Paul Simon, Townes Van Zandt, Jim Croce, Elvis e Neil Young. Basterebbero questi nomi per capire che la Martin D18 in sé non ha bisogno di presentazioni. È una dreadnought senza fronzoli, dalle linee semplici ma molto bilanciata e con un’ottima proiezione sonora. Non a caso è diventata dalla metà degli anni ‘30 a oggi una delle chitarre preferite da molti songwriter e produttori per le registrazioni in studio.
Distribuita a partire dal 1932, la D18 pre-war è stata caratterizzata per i primi due anni della sua vita da una configurazione con dodici tasti fino all’attacco del manico sul corpo. La versione a 14 tasti che conosciamo oggi è stata invece introdotta nel 1934.
Le caratteristiche timbriche che la rendono diversa dalle altre dreadnought di Nazareth sono in gran parte dovute alla scelta dei legni. Differisce infatti dalla D28 per l’utilizzo del mogano sul manico, fondo e fasce. Come per molte altre Martin, viene impiegato l’abete per la costruzione del top.
Durante i primi anni della sua carriera iniziata nei cafè canadesi fino ai primi lavori con i Buffalo Springfield, Neil Young ha utilizzato come molti altri cantautori proprio una D18. Successivamente è stata usata anche in occasione delle registrazioni dell’album Freedom (sebbene in copertina sia raffigurato con una D28) e anche dal vivo in diverse occasioni, tra cui cerimonia di chiusura dei giochi olimpici di Vancouver del 2010 dove Neil ha cantato “Long May You Run” con una D18 del 1952.
Martin D45
La D45 è probabilmente il modello che si associa maggiormente a Neil Young. Si pensi alla copertina di Comes a Time o alle prime note di “Old Man” per immaginare quanto questo modello sia stato importante nel corso della sua carriera.
Regalatagli da Stephen Stills, ha cominciato a suonarla nel 1969 in contemporanea al suo ingresso nei CSNY. Per poterla ascoltare all’interno di un suo album bisognerà aspettare l’uscita di Harvest datata 1 Febbraio 1972.
Molto simile a livello costruttivo alla D28, la D45 è stata inizialmente prodotta nel 1933 in una versione a 12 tasti per la country star Gene Autry. Fino al 1938 non è apparsa però sui cataloghi ufficiali Martin e solamente 91 esemplari hanno visto la luce fino alla seconda guerra mondiale. Dal 1942, la difficoltà nel reperire le materie prime e le priorità stabilite dall’economia in periodo di guerra hanno contribuito a farla uscire di scena per 25 anni. Nel 1968 il modello è tornato in catalogo e, pur costando 1200$, è stato un vero e proprio successo se si pensa che nel 1969 Martin ha venduto il doppio degli esemplari rispetto all’intero periodo compreso tra il 1933 e il 1942.
Questa seconda incarnazione della D45 ricrea la dreadnought così come la conosciamo oggi, molto ricca e curata nei particolari. Insieme alle meccaniche dorate sono infatti presenti degli inlay in abalone di forma esagonale sulla tastiera mentre altri intarsi impreziosiscono lo strumento sulla rosetta e sulle fasce.
I legni utilizzati per la costruzione di questo modello sono l’ebano per la tastiera, il mogano per il manico e l’abete per il top. Tra il 1967 e il 1969, 229 D45 sono state prodotte utilizzando del palissandro brasiliano per il fondo e le fasce. Dal 1969 in avanti, Martin ha deciso di utilizzare il palissandro indiano a causa della difficoltà nel reperire il più rinomato brasiliano.
A livello di amplificazione, sul modello usato da Young era stato installato un Cragg Frapp pickup (Flat Audio Response Pickup).
Il suono è a pari livello dell’estetica. Si potrebbe definire carismatico. Ma ogni modello dell’azienda statunitense ha un carattere ben preciso che lo distingue dagli altri.
Martin D28
La Martin D28 è l’altra dreadnought che identifica Neil Young.
Apparsa nei cataloghi nel 1934, è diventata molto popolare negli anni ’60 grazie anche all’esplosione del folk e all’utilizzo da parte di artisti come Bob Dylan, Van Morrison, Joni Mitchell e molti altri.
Il modello utilizzato da Neil Young è un esemplare del 1962. Ha cominciato a usarla a partire dal febbraio 1971 per la performance televisiva di “Don’t Let It Bring You Down” trasmessa sulla BBC e successivamente l’ha utilizzata a partire dal tour di Rust Never Sleep fino a oggi.
A livello costruttivo, i legni sono in comune con la D45 per quanto riguarda il top e il manico, ma il fondo e le fasce in questo specifico caso sono ancora in palissandro brasiliano. Dal punto di vista estetico è una chitarra meno sfarzosa, con dei semplici inlay dot sul manico invece di quelli esagonali in abalone. Sulle fasce e sul fondo è presente un motivo lineare essenziale, come a dividere in due il body. Le meccaniche sono delle Grover Rotomatics, ma la vera particolarità dell’esemplare è il logo verticale sulla paletta anziché orizzontale, come normalmente previsto sulle D28.
Un ulteriore dettaglio aggiunge del mojo a questo strumento già affascinante: sembra sia stata effettuata una riparazione a causa di un leggero danno provocato da un colpo di pistola. Leggenda o realtà?
Martin D28 Hank Williams
Negli anni ’70, Neil Young si mise alla ricerca di una Martin vintage da aggiungere alle altre dreadnought della sua collezione. Sotto consiglio del proprietario del negozio GTR Store di Nashville, Tut Taylor, ne provò una in particolare tra quelle esposte. Si trattava di una D28 del 1941 con evidenti segni di utilizzo. Dopo averla suonata, il negoziante rivelò che il proprietario originale di quello strumento era nientemeno che Hank Williams, uno dei suoi idoli. Da allora quella Martin D28 è diventata semplicemente “Hank”, una delle chitarre preferite di Neil sia in studio sia dal vivo. Fra gli altri dischi, è stata la chitarra principale con cui ha inciso l’album Prairie Wind.
Rispetto alla D28 del 1962 si tratta di un modello pre war, con caratteristiche costruttive diverse. È infatti dotata di un manico appena più spesso con leggero profilo a V, ma soprattutto ha un bracing a X avanzato sotto al top, che caratterizza il suono delle chitarre di quest’epoca con dei bassi molto presenti. Come per le altre pre-war, il modello non è provvisto di un truss rod regolabile.
Qui il video completo dove Neil racconta di “Hank”.