Dopo anni e anni di metal estremo cambio genere, ovviamente la mia bc rich superturbometal è li pronta a fare casino ma ora devo pensare anche a qualcosa di nuovo, di più classico, di meno estremo e più versatile. La mia epiphone les paul basterebbe è la top di gamma tra le epiphone ma la GAS mi attanaglia e insiste su un'altra chitarra, in fondo non posso mica fare post rock con la bc rich (in realtà si ma è bello trovare giustificazioni ehehe).
Budget alto, almeno mille euro e si inizia a informarsi, sò solo che la voglio con la tastiera in acero e in single coil, l'antitesi della mia les paul. Poi si sà come và la vita e spese impreviste mi lasciano solo 3/400 da poter "buttare" senza troppi pensieri. Ho pensato di aspettare e far crescere il gruzzolo ma la voglia di una nuova chitarra era troppa... mi indirizzo su classic vibe e vintage, belle e tutti ne parlano entusiasti, penso anche a una messicana anche se le mie esperienze con le messico non sono gran che (ho un jazz bass che ha un manico che sembra la strada per andare a siena), sull'usato qualcosa si trova ma niente che mi convinca. Poi la trovatella... una peavy predator crafted in u.s.a. (mi sono informato e crafted a volte è un sinonimo di made e altre indica strumenti solo assemblati, in questo caso negli stati uniti, con pezzi sia dall'estero, si suppone asia, sia americani), la chitarra è dei primi anni 90, nemmeno il proprietario lo sà visto che l'ha presa usata.
Il prezzo è ampiamente sotto il mio budget, la tastiera in acero e i single coil anche, mi butto, ci accordiamo per il pagamento (ringrazio la mia fidanzata che io con le carte i pagamenti e cose così sono rimasto al neolitico) e una settimana dopo, alla ceca, è a casa. Sono già pronto a portarla dal liutaio, anzi ho già cercato su internet ponte e meccaniche da cambiare pensando di usarla come base per un bel pò di modifiche e invece sorpresa è perfetta, action ottima, tiene l'accordatura benissimo (non uso il tremolo questo va detto) e il manico presenta quella che, almeno per me, è una bella curiosità.
E' in due bei pezzi di acero, ma uniti per "lungo", non c'è la tastiera o meglio è tutto un pezzo, la tastiera non è incollata sopra al manico, in alcune foto si nota la netta divisione tra le due metà, mai vista una cosa del genere ma magari sono solo poco esperto io. Altra piccola "chicca" la vite nella placca posteriore per poter regolare l'inclinazine del manico senza smontarlo del tutto. L'eletronica si basa su tre bei Tesla vr1 che, anche considerando che è la mia prima esperienza con una chitarra con single coil, mi piacciono davvero, hanno un bel volume di uscita, certo che un pò ronza, soprattutto quando metto il terzo od di fila per il suono lead.... mi piace proprio, è morbida, suona tanto ha molto sustain, i puliti sono una favola, certo la posizione "tutto al ponte" mi fà un pò rabbrividire visto che ho sempre suonato con chitarroni pesanti di mogano che suonano scuri e tondi, qui gli alti ci sono, pungenti ma mai strillanti, si controllano, con il riverbero bello carico esce un gran suono country... a saperlo suonare ahahah. La mia posizione preferita è la seconda, tra il manico e il centrale, suona tonda, pacata, presente, vintage sembra di sentire un vecchio disco in vinile, quando vado su suoni ambient con riverbero e chorus settati molto pesanti riesce a non far impastare il tutto e renderlo gradevole e controllabile. In conclusione mi sono ritrovato un'ottima chitarrina, niente a che vedere con custom shop o forse anche american standard (è tanto che non ne provo una ma non mi sento di dire che la mia vecchietta posso arrivare a quel livello). Su i forum esteri la osannano e vedo che vengono vendute a delle sciocchezze (forse però non è lo stesso modello visto che peavey ne ha prodotte di vari tipi in vari anni) e se ne trovate una anche solo come base per modificarla non credo che butterete via soldi. |