di Luca Nicolasi [user #49785] - pubblicato il 25 ottobre 2019 ore 12:00
Continuiamo ha esplorare suoni e linguaggi del basso nei vari filoni del Metal.
Il Metalcore nasce da una fusione di elementi derivanti dal Punk Hardcore ai più disparati generi di Metal e da fine anni ’80 ai giorni nostri ha assunto delle caratteristiche proprie e ben definite, quali l’estrema aggressività ritmica delle strofe, aperture melodiche e gli immancabili “breakdown”.
Da questo scenario e da band come Lamb Of God, Trivium, All That Remains, prendiamo alcuni spunti per l’esempio didattico di oggi.
Poniamo l’attenzione sull’aspetto ritmico del Riff, che presenta delle note dalla durata di un ottavo puntato (3 sedicesimi), che vanno a creare uno spostamento degli accenti. È molto importante quindi prestare attenzione a dove le singole note sono collocate all’interno del “beat”, per ottenere un’esecuzione consistente e d’impatto. In contesti come questo, dove basso, chitarra e cassa si trovano spesso a suonare all’unisono, l’effetto “tight & locked-in” è imprescindibile.
Per questo motivo abbiamo utilizzato il plettro, che ci permette di avere maggior attacco e la possibilità di controllare con il Palm Muting i gruppi di 16esimi che suoneremo assieme alla cassa, ma possiamo ottenere un buon risultato anche con l’utilizzo delle dita, spostando leggermente la mano destra verso il ponte per avere un maggior controllo sulla vibrazione della corda.
Il basso è accordato in “Drop D” (accordatura che si ottiene abbassando di un tono la corda di MI) e l’utilizzo degli humbucker assieme all’elettronica attiva consente di mantenere intellegibili le note più gravi, garantendo il giusto punch nonostante la minor tensione della corda.