Forse è un argomento trito, però in questi giorni di "carcerazione domiciliare" ho spulciato il Tubo più del solito.
Pochi giorni fa ho ascoltato una parte di intervista che ha fatto Marco Fanton, a quel talento assoluto di Mancuso Matteo.
Mancuso dice testualemnte che oggi non basta più essere bravissimo, i bravissimi sono un'infinità. Dice che uno come Van Halen, se uscisse oggi non sarebbe nessuno.
E subito Fanton lo segue nel ragionamento affermando che bisogna essere dei divulgatori, conoscere i canali di comunicazione ed essere presenti in modo assiduo, solo così si emerge.
Infatti su YouTube i "divulgatori" (insegnanti, dimostratori, recensori) oggi la fanno da padrone; sono un popolo, e anche molto prolifici.
I dischi (lo dice anche Robben Ford) oramai sono un qualcosa di poco interessante da fare, la produzione musicale si sta spostando verso altre rappresentazioni e "confezioni".
Nella mia città i musicisti bravi suonano in una marea di gruppi, più ce n'è meglio è, faticano a crearsi un loro spazio individuale o di gruppo, una loro identità. Suonano di tutto, e questo è un bene, ma sono irriconoscibili. |