Michael Landau, “Liquid Quartet Live”: un disco da ascoltare in cuffia
di redazione [user #116] - pubblicato il 22 giugno 2020 ore 13:00
Michael Landau è il guru dei session man; autentica istituzione vivente se si parla di di suono, ricerca, strumentazione e – soprattutto – capacità di far suonare facili, fruibili ed immediate scelte stilistiche, sonore e musicali sofisticatissime. Il suo nuovo album e registrato dal vivo al Baked Potato Jazz Club di Los Angeles e uscirà in agosto per Mascot Label Group.
La cura e attenzione maniacale di Landau per i suoni si riflette anche nella scelta della location in cui il disco è stato registrato: “Il Baked Potato Jazz Club è un posto unico per quanto riguarda il suono, la miniera per ascoltare la musica tanto per chi suona che per chi segue lo show. Sei circondato dalle casse che diffondono la musica e l'effetto è quasi come suonare in cuffia ma tutti assieme nella stessa stanza: senti ogni dettaglio! Inoltre, il palco è al centro della stanza con il pubblico è tutto intorno. Il feeling è unico.”
Lo show dal quale è stato estrapolato il live, risale allo scorso e la formazione è da capogiro: sul palco con Landau ci sono i suoi Liquid Quartet: il batterista Abe Laboriel Jr (Paul McCartney), Jimmy Johnson (Allan Holdsworth) al basso e, voce e seconda chitarra, David Frazee dei Burning Water.
La scaletta mescolata alcuni brani inediti ("Well Let's Just See", "Can't Walk Away From It Now") e alcuni classici del repertorio di Landau. Per esempio, dal suo precedente album in studio Rock Bottom ci sono "Bad Friend" e "One Tear Away"), più qualche chicca da Renegade Creation, album della band che Landau ha formato con Robben Ford.
Il disco è disponibile in pre-order nelle versioni vinile e CD.
Raccomandiamo davvero, a chi ancora non l'abbia fatto, di avvicinarsi al talento e alla sensibilità sconfinata di questo chitarrista la cui sei corde ha suonato per Miles Davis, Pink Floyd, BB King, James Taylor, Ray Charles, Rod Stewart, Michael Jackson e Joni Mitchell; suggerendo assolutamente, di scoprilmo magari attraverso uno dei più grandi assolo i chitarra mai registrati nella musica pop italiana, quello de "Gli Angeli "di Vasco Rossi.