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Gabriele Curciotti: ha senso che la chitarra sia un argomento main stream?
Gabriele Curciotti: ha senso che la chitarra sia un argomento main stream?
di [user #116] - pubblicato il

Abbiamo raggiunto Gabriele Curciotti autore delle Pillole di chitarra classica che troverete tra le pagine di Accordonelle prossime settimane per un'intervista sul mondo della chitarra classica e sull'approccio migliore per avvicinarsi alle corde di Nylon.
Come è nata l'idea di una rubrica di pillole didattiche dedicate interamente alla chitarra classica?
Questa idea mi era venuta in mente all'inizio di questo anno solare e volevo realizzarla come iniziativa personale. Poi parlando con Mario Di Peco e con Marco Papale di Valmusic Professional mi hanno proposto di fare qualcosa insieme e ho colto la palla al balzo per proporre le pillole didattiche. Così si è deciso di dedicare una sezione del blog Salvador Cortez proprio alle pillole didattiche, dando la possibilità anche ad altri colleghi chitarristi di realizzare video e articoli didattici specifici sulla chitarra classica.​

Come hai scelto gli argomenti da trattare?
Sono argomenti che tratto da molti anni, in rete esistono altri video degli anni passati fatti con un amico con cui abbiamo condiviso molte tematiche però volevo realizzarli in maniera più sintetica e fruibile e che fossero spunti di riflessione per generare una ricerca personale intorno all'argomento stesso. Non c'è una scelta dettata da ragioni particolari ma semplicemente argomenti importanti che spesso sono trattati superficialmente ma che meritano attenzione perché spesso risolvono la gran parte dei problemi legati al suonare la chitarra.

La chitarra classica è un mondo che pur godendo di un'ampia fan base in Italia soffre dal punto di vista mediatico, non è mainstream. A cosa credi sia dovuto tutto questo?
Bisogna ragionare a monte, ha senso che la chitarra sia un argomento main stream? Non so dirlo nello specifico perché il mondo va avanti e segue direzioni più grandi di noi però a differenza di altre cose come i corsi online o altre cose fatte online che siano comode in realtà la musica ha necessità e bisogno forte di essere vissuta live. Una chitarra classica è così delicata nei suoi timbri nel suo suono e nei suoi colori e così particolare che a volte usufruirne solo a livello mediatico è limitante. Il mio auspicio è che la parte mediatica della chitarra classica non serva a sostituire la voglia di andare ai live ma che incentivi e stimoli questa necessità e questa voglia. A volte mi sembra che la cosa vada nella direzione opposta e mi dispiace perchè si sta perdendo il gusto di ascoltare uno strumento dal vivo, da vicino con tutto il contesto che si crea, sia emotivo che sonoro.

Vedrai molti musicisti e molti allievi: ci sono dei consigli che vorresti dare a chi si avvicina alle corde in nylon sia venendo da altre tipologie di chitarra sia per chi comincia?
I consigli possono essere molto diversi a seconda di chi si ha davanti, normalmente chi viene da altri tipi di chitarra è avvantaggiato perché in altri generi che non sono classici c'è libertà, semplicità e naturalezza nell'approccio allo strumento che poi aiuta nella chitarra classica dove purtroppo spesso l'impostazione viene messa come dogma statico e monolitico dalla quale non ci si può muovere: “ci si mette così e non ci si muove”, insomma una sorta di postura statica quando in realtà la postura è una serie di adattamenti che il corpo attua al fine di realizzare uno o più movimenti, è un atteggiamento del corpo che necessita obbligatoriamente di essere variato costantemente in modo da assecondare i vari movimenti e non creare staticità che è quella che genera i problemi. Per chi comincia con la chitarra classica dico questo: non pensare che la postura sia immobile, è sempre qualcosa di dinamico e bisogna stare comodi ma allo stesso tempo è necessario che il maestro spieghi le regole e le dinamiche della fisiologia del movimento, perché stare con un polso fuori, mettere il braccio in un certo modo non significa che è colpa di come si sta seduti ma sono vizi presi perché si è visto qualcuno o perché si è capito male o perché nessuno ha detto che bisogna mantenere certe regole. Ci sono regole di base per far si che non si creino tensioni a livello tendineo, muscolare e articolare.

Gabriele Curciotti: ha senso che la chitarra sia un argomento main stream?

Ci sono errori comuni che vedi in chi si approccia alla chitarra classica?
Si, tutti gli errori che noto sono di carattere posturale e di fisiologia e dinamica del movimento, vedo posizioni assurde che sono grottesche a volte. Io lo faccio notare togliendo la chitarra e dicendo “guarda come stai” e se uno si guarda dice “sembro l'imitazione goffa di uno scimpanzé che gioca”, cioè posture che uno non assumerebbe mai per fare altro e non vedo perché assumerle per suonare uno strumento: angoli del polso esagerati, schiene storte, rotazioni del tronco, cose che uno normalmente non fa. Avere una chitarra in mano non significa stravolgere le regole della fisiologia e della dinamica del movimento ma semplicemente applicarle sullo strumento. Bisogna fare attenzione a come si prende la chitarra perché questo può condizionare tutta la storia personale successiva sullo strumento e può generare gravi problemi fino ad arrivare a forti tendiniti o alle distonie che oggi sono molto frequenti.

Quali pensi siano le caratteristiche che deve avere uno strumento per neofiti?
La cosa più importante è che sia strutturalmente stabile, non uno strumento che si deformi al primo caldo o alla prima umidità quindi possono essere legni semplici, finiture semplici ma devono essere stabili, con una tastiera comoda, con action delle corde basse perché altrimenti si scatenano i meccanismi di autodifesa rispetto alla fatica che non ci deve essere perché stiamo portando delle corde di un millimetro facendole scendere sul tasto e non stiamo sollevando pesi. Eppure quando le tastiere sono scomode o sono imbarcate o quando l'action è alta o la postura non giusta si fatica perché ci si muove male e si generano problemi. Le caratteristiche fondamentali sono: struttura solida, tastiera comoda e action bassa. Per questo consiglio sempre le chitarre classiche Salvador Cortez.

Hai progetti in essere ora che ci si sta muovendo dopo il lockdown, vuoi parlarcene?
Il mio progetto più importante è l'Associazione 'Chitarra In' con cui organizzo molti concerti ed eventi tra cui la Roma Expo Guitars con cui da otto anni promuoviamo la liuteria italiana di chitarre classiche . Nel contempo durante i tre giorni organizziamo concerti e conferenze, quest'anno annullate per covid e adesso ci stiamo impegnando per far ripartire l'attività concertistica di Chitarra In e fare una versione 2021 di Roma Expo Guitars che sia ancora più indimenticabile.
chitarre classiche gabriele curciotti interviste salvador cortez
Link utili
Sito Valmusic Professional
Sito Salvador Cortez
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di Francescod [user #48583]
commento del 07/08/2020 ore 08:07:08
La chitarra classica per me è sempre stata lo strumento da cui scappare. Quando ero adolescente, ero lo strumento più diffuso nelle case e veniva usata per suonare Battisti e cose così, tipo Karaoke (che io detesto).
A livello genetico qualcosa dev'essere andato storto col sottoscritto perché senza alcuna influenza di amici o genitori e parenti, io sono nato rock: da subito, da piccolissimo, ho sempre avvertito una sofferenza, un disagio forte verso il suono dolce della classica e verso i tipici giri di chitarra della musica leggera. Ho sempre sentito dentro l'esigenza di qualcosa di musicalmente diverso, di più potente, ma non capivo cosa perché non trovavo risposte nell'ambiente circostante. Ho trovato la mia dimensione poco dopo scoprendo rock, hard rock e metal, a cui ho aggiunto man mano blues, jazz, fusion ed elettronica (purché suonata). Quindi per me la "chitarra di legno" è l'acustica. Non la classica. E ancora oggi, nonostante abbia scoperto che la classica può essere suonata nel suo colto e affascinante genere (e non per strimpellare orribile musica leggera), quando in un negozio di strumenti musicali vedo che un papà o una mamma stanno per comprare una chitarra classica a un bambino perché "è con questa che si comincia", rabbrividisco, fatico a trattenermi dall'intervenire e penso che stiano creando un infelice, perché molto probabilmente il piccolo vorrebbe un'elettrica, anche senza amplificatore.
Con tutto l'amore per la musica in generale e quindi per ogni genere (basta escludere la musica leggera, tutti gli altri generi hanno il loro fascino), confesso un... pregiudizio? Così radicato che per me è l'ovvia verità: suonare senza un bending o senza distorcere il suono ogni tanto, non è suonare, non si può fare, dovrebbe essere vietato. Non essendo una verità, è un pregiudizio su cui ho imparato a scherzare con leggerezza e a prendermi in giro.
Ho quindi pian piano recuperato un certo gradimento per la chitarra classica quando e se usata per il suo genere appunto classico. Solo di una cosa non voglio ancora sentir parlare: il flauto. Il flauto no, vi prego, il flauto no.
Rispondi
di Merkava [user #12559]
commento del 07/08/2020 ore 12:29:49
Anche per me e' stato cosi'. Ho iniziato ad apprezzare relativamente tardi la chitarra classica nella sua concezione polifonica che poco si sposa con la chitarra rock o blues. Nel jazz ci sono esempi come Joe Pass che hanno utilizzato la chitarra in questa forma e non e' un caso che la sua tecnica della mano destra non fosse troppo lontana da quella di un chitarrista classico. Negli ultimi anni la chitarra acustica ha un poco "invaso" il territorio polifonico con il fenomeno degli arrangiamenti di brani anche rock su un unico strumento (il mitico fingerstyle) ma la scuola di riferimento e' comunque quella classica. Devo dire che come insegnante io consiglio sempe la chitarra classica per iniziare perche' e' piu' "morbida" per le dita di un principiante, e faccio praticare per un anno melodie ed accordi senza plettro....come si dice...la chitarra e' uno strumento molto facile da imparare MALE...
Rispondi
di Gabriele Curciotti [user #54479]
commento del 08/08/2020 ore 23:01:59
Anche questo le sembra "noioso" con una chitarra classica? 😊

vai al link
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 08/08/2020 ore 23:37:15
Assolutamente no. Affascinante direi.
Mi permetta di ricambiare. Conosce Rodrigo Y Gabriela? L'album in cui è contenuto questo brano mi fa impazzire:
vai al link
Fondamentalmente nel mio ahimé lungo commento ho detto due cose: ho confessato un mio pregiudizio personale poi superato, e ho detto la mia opinione, che confermo, sull'assoluta prescindibilità della chitarra classica per iniziare il proprio percorso chitarristico.
Una cosa è apprezzare la chitarra classica nel suo genere, altra cosa è il fondamentalismo che qualche opinionista talebano vorrebbe imporci. Molti si son fatti fare il lavaggio del cervello e paradossalmente credono pure di avere la mente aperta. Se qualcuno vuole suonare la classica, bene, buon per lui e per tutti noi. Ma non è LA chitarra obbligatoria per iniziare, bensì UNA delle chitarre. Io ad esempio sono un chitarrista prevalentemente rock (ma non esclusivamente, anche perché ascolto di tutto, a parte la musica leggera) e devo dire che conosco una montagna di chitarristi celebri del rock, e dintorni, che una classica non l'hanno mai imbracciata. Così come esistono quelli che sanno suonarla e la af-fian-ca-no a quella elettrica, come Rhoads, Malmsteen, Blackmore. Quindi se un bambino è affascinato dall'elettrica, non sia mai detto che è obbligatorio che parta dalla classica.
Rispondi
di Gabriele Curciotti [user #54479]
commento del 09/08/2020 ore 09:07:3
Caro Francesco sul discorso della scelta iniziale del tipo di chitarra mi trova assolutamente d'accordo.
Tanto le regole che governano la postura, la dinamica e la fisiologia dei movimenti sono sempre le stesse! 😊
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 07/08/2020 ore 12:44:48
Anch'io ho avuto un certo moto di snobismo, all'inizio, nei confroni della chitarra classica.
Poi ho sentito Mark Knopfler in Private investigation, poi ho sentito Sting, poi Paco del Lucia.
La Classica è una meraviglia, anche se prediligo la folk e l'elettrica.
Se fossi un insegnante, consiglierei anch'io un genitore di comprare un classica per far iniziare il proprio figlio.
Rispondi
di enricofra [user #29774]
commento del 07/08/2020 ore 17:01:40
La classica, l'elettrica e l'acustica sono per me tre strumenti diversi e come tali vanno usati.....poi uno può usare lo slide e fare i bending con la classica , suonare metal con l'acustica e fare i brani (bellissimi!!!) di Giuliani o Tarrega con l'elettrica....suonano in tutti i casi ma il feeling, la dinamica e quindi il risultato finale non sarà mai adeguato al genere suonato con lo strumento idoneo....è quindi ovvio per me suonare queste 3 tipologie di chitarra in modo differente.
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di enricofra [user #29774]
commento del 07/08/2020 ore 17:05:54
Ad un neofita comunque non consiglierei mai un'acustica....troppo dure le corde per iniziare.....l'elettrica ha il problema dell'ampli che all'inizio potrebbe essere un limite se uno vuol suonare all'aperto con gli amici (ampli a pile ci sono ma devi comunque portare a presso diverse cose....al mare la vedo dura .....)
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 08/08/2020 ore 12:33:0
Il ragionamento fatto da alcuni commenti è davvero limitato e ristretto. In ogni caso studiare sulla chitarra classica serve tantissimi per tanti motivi:
1) Potenzia la tecnica di entrambe le mani (fate un mese di tecnica sulla chitarra classica e vi trovate con una mano aperta e la muscolatura rinforzata) sull’elettrica volerete,
2) Garantisce una maggiore consapevolezza armonica e della polifonia,
3) Potenzia la tecnica del vibrato,
4) Assicura una maggiore sensibilità alla dinamica e all’espressività,
5) Insegna a suonare puliti, la chitarra classica è la chitarra, è lo strumento nella sua essenza, nessun errore, difetto di impostazione, approccio esecutivo sporco e impreciso può essere nascosto o mitigato sulla chitarra classica, tutto è amplificato, evidente, arriva subito alle orecchie, sulla chitarra classica non si può mentire nè a sè stessi nè agli altri,
6) Dona ore di bellezza, persi a contatto fisico con il legno e le armonie.

Per questi e tanti altri motivi posso dire che è davvero insensato e un pò stupido (oltre che autolesionistico, perchè ci si si priva di jn’opportunità) dire certe cose sulla chitarra classica. Davvero bocciati!
Rispondi
di therival [user #5160]
commento del 08/08/2020 ore 14:01:31
Concordo pienamente.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 08/08/2020 ore 17:56:45
Ragionamento limitato e ristretto.... insensato, stupido e autolesionistico.....
Ma dici sul serio o scherzi?
Cosa ti sei letto?
Rispondi
di therival [user #5160]
commento del 08/08/2020 ore 14:30:14
Da giovane volevo suonare la chitarra elettrica e mi fu imposto di iniziare con la classica.
Approccio e suono completamente differente da quello che volevo a quei tempi. Purtroppo sono arrivato solo al terzo anno di studio di chitarra classica e poi ho dovuto abbandonare per diversi problemi e per un lavoro che non mi dava molto tempo per le mie passioni.
Nel frattempo mi dedicavo alla elettrica da auto didatta e l'approccio è completamente diverso per uno che suonava soprattutto metal.
Fatto sta che ora ho ripreso i studi della elettrica tra docenti privati e corsi online e più in là riprenderò lo studio della classica magari anche quando andrò in pensione, ma devo completarli perché per me è la chitarra più bella da suonare e che ti da più soddisfazioni. Tanto tempo da dedicare e tanto lavoro. Come dice l'utente Ovinda è uno strumento che non usa trucchi: pulizia, espressione, armonia e tecnica delle mani nella classica è imbattibile.
E poi diciamolo pure se vi imbattete nello studio della classica dal semplice "studio" del libro a composizioni vere e proprie scoprirete pezzi meravigliosi che a livello tecnico-compositivo non hanno rivali.
La mia classifica personale sul piacere di suonare la chitarra: classica, elettrica, acustica.


Rispondi
di Gigibagigi [user #49591]
commento del 09/08/2020 ore 10:29:14
Se dovesi dare un suggerimento a chi inizia, direi semplicemente: "suona quello che ti piace e ti ispira". Soprattutto a chi è in età ancora giovane; diversamente, la strada per perdere la passione prima di subito è bella e segnata. Voglio dire: una persona si avvicina alla chitarra perché gli piacciono gli Slayer, e proponete tomi di solfeggio e chitarra classica? Mioddio...
Rispondi
di Gabriele Curciotti [user #54479]
commento del 09/08/2020 ore 10:39:0
Ma... Proponete, chi?
Rispondi
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