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Boss Katana 100 MKII: che gioiello
Boss Katana 100 MKII: che gioiello
di [user #40946] - pubblicato il

Un nostro lettore racconta il suo colpo di fulmine con un amplificatore programmabile per chitarra dalle ampie prospettive: il Boss Katana 100.
Ho avuto diversi tipi di amplificatori, effetti, pedaliere e chitarre e altra robaccia che provo di continuo.
Premetto che amo il suono caldo e corposo dei valvolari: il mio preferito era un Peavey Classic 30 che ho venduto qualche giorno fa.
"Preferito un piffero" direte "lo hai venduto...". Il discorso è più complesso: vivo in uno stato di insoddisfazione generale, ho la necessità continua di provare e riprovare, di sperimentare chitarre e strumentazioni. Lo so, è follia, ma del resto sono così.
Il Peavey era favoloso e ben costruito ma, volente o nolente, mi sono reso conto che il suono e il modo di suonare sta subendo un'evoluzione. Non starò qui a fare un dibattito se è meglio un sistema digitale o analogico, scatenando sottodiscussioni per me sterili: suona con quello che per te va bene, analogico, digitale, o tutti e due, basta che suoni!

Detto fatto: preso dalla smania di cambiare, prendo e parto. Direzione ignota, non ho un mio negozio di riferimento, dipende dal giorno e dalla voglia che ho di fare chilometri.
Comunque mi fermo al più vicino a casa mia. Giornata storta, sono stanco e fa un caldo boia. Entro, saluto il ragazzo addetto alle vendite e, nel giro di pochi minuti, comincia a farmi provare una miriade di ampli.

Il nulla, buio totale, non sento il suono che voglio, sembra tutto finto. A tratti ho l'impressione che sia plasticoso e forzato.
Cambio le chitarre di continuo nella speranza di migliorare la situazione, poi mi domando: "ma non dovrebbe essere il contrario? Non è l'ampli che esalta la chitarra? sì, sono stanco".
Esco deluso, un po' come un bambino a cui non è stato dato il gelato. Penso e ripenso, giro e rigiro, fin quando stranamente la mia macchina si ferma davanti all'atro negozio. Non cito il nome, dicono sia pubblicità. Entro, guardo, mentalmente escludo tutto quello che ho già provato nell'altro negozio.

Gli occhi mi cadono sul Boss Katana 100 MkII. A vederlo, nulla di che: case completamente nero con la scritta "BOSS" sul frontale e uno strano simbolo giapponese che mi fa pensare a un samurai molto incazzato.

Boss Katana 100 MKII: che gioiello

Appena comincio a provarlo capisco che qualcosa è cambiato. Il clean è veramente bello, ma devo smanettare: è più forte di me. Il pannello di controllo è posto in testa e ed è molto intuitivo e facile da utilizzare.
Il primo seletore a sinistra dà la possibilita di scegliere tra cinque stili di carattere che vanno dal Clean passando per il Crunch, il Lead e Brown, e finendo con l'Acoustic. È esattamente quello che state pensando: questo amplificatore è progettato anche per la carissima chitarra acustica.
A questa tipologia di suoni va aggiunta la possibilita di fare tantissime variazioni, lavorando sul gain, volume, bassi, alti ecc, ma soprattutto sugli effetti indipendenti: Booster, Mod, FX, Delay, e Reverb. Ma questa è solo la punta dell'iceberg.

Boss Katana 100 MKII: che gioiello

Non mi soffermo sul suono perché quello è personale, ma sulle potenzialità di questo gioiello. Collegandolo al computer potete configurare tutti gli effetti che desiderate - e parliamo di Boss - in modo da creare il vostro suono che poi andrete a memorizzare modificando il preset esistente che vi darà la possibilità di lavorare su otto bank che si muovono su due canali. Le possibilità e le combinazioni sono veramente infinite.

Oltre al fatto di avere una soluzione solo per chitarra acustica, questo ampli offre la possibilita della riduzione del volume Power Control, che in casa ci salva la vita. Possiamo mettere l'ampli in stand-by, metterlo a 0,5w (favolosi per il nostro vicino che finanzierà in parte l'acquisto, fidatevi), fino al suo massimo che sono 100w passando per i 50W.

Duttile, per ogni chitarra, con wattaggio regolabile in base alle esigenze. E ancora non finisce qui, perché questo singorino ha una parte posteriore da far venire i brividi. Difatto è possibile collegare un multieffetto e utilizzare l'ampli come fosse una cassa attiva, con il solo controllo del Master e del Presence, Uscita Stereo Expand per colegare in serie un secondo Katana 100, Send Return, Aux, e poi la possibilità oltre ai pedali esterni di collegare la GA FC footswitch - da acquistare a parte - con la quale richiamare i Bank precedentemente programmati.

Boss Katana 100 MKII: che gioiello

Ora la mia esperienza, dopo circa un mese di utilizzo casalingo, può solamente essere positiva.
Meglio il valvolare? Non lo so, non posso parlare per gli altri. Certamente posso dire che la distanza si sta assottigliando, che "pronti-via" la gestione è completamente diversa. Il valvolare ha la sua manutenzione, posso dire che mi basta un click per avere un qualunque effetto e che creare suoni diventa certamente più semplice.
Ma va detto anche che il suono di un valvolare è qualcosa che riconoscerebbe anche un sordo. La musica con tutta la sua strumentazione si sta evolvendo a grandi passi, andando verso il futuro e forse noi siamo solo dei dinosauri troppo legati a una qualità sonora che riteniamo superiore a priori.
Non sono pentito. Magari domani prenderò un nuovo valvolare, non so, ma vi posso assicurare che con il Samurai è una bella battaglia. Lo consilgio vivamente.
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