Audio Kitchen The Flying Squirrel: violenta versatilità
di redazione [user #116] - pubblicato il 11 agosto 2020 ore 07:30
Gain senza limiti, crunch delicati e fuzz violenti a portata di mano. Michele Quaini ci fa ascoltare il suo The Flying Squirrel.
Audio Kitchen è un laboratorio londinese specializzato in amplificatori, ma con una discreta selezione di stompbox dal carattere decisamente originale in catalogo.
I suoi prodotti sono entrati nei rig di musicisti del calibro di Nick Cave, Malcom e Angus Young, o Noel Gallagher. Dave Grohl ha usato il suo prototipo del The Flying Squirrel per registrare il riff principale di “Run” dei Foo Fighters. Lo stesso stompbox ha conquistato anche Michele Quaini, che lo ha inserito in pianta stabile nella sua pedalboard, e noi abbiamo deciso di raccontarvelo.
Il The Flying Squirrel racchiude un overdrive e un fuzz dai caratteri estremi all’interno di un grosso chassis in alluminio nudo dal quale spuntano tre valvole, tenute al sicuro da una copertura metallica a mimare la chioma di un albero.
Progettato senza compromessi e senza la pretesa di trovare posto nelle pedaliere pensate per compattezza e versatilità, lo “scoiattolo volante” nasce per sfoderare potenza e aggressività, condendo tutto con una spiccata complessità armonica e una evidente ricchezza in frequenze.
Il cuore del circuito è un preamplificatore interamente valvolare in classe A, abbinato a valvole ECC82, ECC83 e EL84.
Strutturato in due canali Clean e Squirrel per suoni puliti e distorti, dispone di volumi separati e indipendenti.
L’interfaccia gestisce i suoni attraverso una manopola di gain e un’equalizzazione a due bande basata sul circuito Baxandall adoperato in molteplici amplificatori valvolari d’epoca a basso wattaggio.
Il selettore rotativo Dirt abbassa progressivamente l’headroom introducendo di rimando più saturazione attraverso sei impostazioni possibili.
In alto, lo switch Boost offre modalità hi-boost e lo-boost, mentre uno switch indicato con i numeri 3 e 5 ha lo scopo di modificare la struttura del gain agendo sulla configurazione delle valvole tra triodo e pentodo.
Sul dorso, due uscite poste in parallelo permettono di collegare fino a due amplificatori o gestire due catene di effetti separate.
Nel video Michele Quaini nell'O.U.T. Side Studio lo testa con una testata GS30 della Graaled.
Tono da vendere, aggressività sconfinata e una pasta capace di valorizzare i leggeri crunch fino a sfociare nei fuzz più sgranati e “gated”, il The Flying Squirrel dimostra una sensibilità dinamica eccezionale. Anche le distorsioni più spinte possono ripulirsi semplicemente aggiuntando l’intenzione della plettrata o regolando il volume dalla chitarra.
Non è un pedale per tutte le tasche e per tutte le pedaliere, è lo stesso costruttore a metterlo in chiaro. Ma, se ne avete l’opportunità, riservate qualche minuto a una prova del The Flying Squirrel di Audio Kitchen. Non ve ne pentirete.