Lo scorso 3 agosto, Cymbals ha alzato il sipario sui nuovi progetti in curata dal distributore italiano .
Accordo era presente all’evento e, durante la diretta, abbiamo avuto modo di visionare in anteprima le novità e rivolgere alcune domande ai protagonisti.
Il nuovo capitolo per si apre con un catalogo semplificato, pensato per aiutare il musicista a districarsi senza difficoltà attraverso gli stili e le sonorità a disposizione. riflette il medesimo trend, guidando l’utente alla scoperta dei modelli e degli artisti che li hanno scelti, contando su un pratico motore di ricerca basato sulle preferenze del musicista.
“Per chi ama scegliere davvero” è lo slogan ideato per i piatti artigianali turchi. La scelta è un elemento cruciale nella definizione del proprio sound e l’accento che Pasha ha posto sul tema ci ha incuriositi non poco. Per questo abbiamo chiesto a Marco Papale, brand manager Pasha per Valmusic Professional, quale sia nel dettaglio la strada che hanno deciso di intraprendere al fine di portare il marchio all’attenzione dei musicisti, oggi letteralmente sommersi di alternative e opzioni di ogni genere.
Marco Papale: “Quello che noi facciamo è cercare di offrire molto di più.
Sappiamo che non basta fare piatti di alta qualità, ma bisogna dare anche maggiore sicurezza al batterista: lo facciamo creando partnership con i rivenditori che abbiano a cuore la nostra visione, che mettano i batteristi in condizione di conoscere Pasha nelle migliori condizioni. Una chiave è fornire supporto, anche grazie al product specialist Pasquale Riccio, per consentire all’utente finale di fare scelte più accurate. Non per ultimo, intendiamo rassicurare i musicisti che ci hanno scelto, offrendo loro una garanzia a vita.”
La risposta del pubblico nei negozi è stata tutt’altro che fredda.
Augusto Cherubini, dall’omonimo negozio romano, ci ha raccontato: “Il marchio non è affatto sconosciuto, inoltre devo dire che i batteristi sono sempre ben disposti a scoprire e ascoltare. E poi i piatti fanno il resto. Noi abbiamo una bella parete, e già questo dà un bell’impatto, e poi la possibilità di metterli a paragone con gli altri piatti, anche per il rapporto qualità prezzo… è sempre una bella sorpresa. È frequente che il cliente entri con un’idea e se ne vada con un Pasha, anche convinto da dettagli come la garanzia, che diventa particolarmente importante in piatti come i crash!”
Giancarlo Ippolito, titolare di Ippo Music a Portici, aggiunge: “La tendenza è senza dubbio condotta dai batteristi di riferimento in quel momento. Ma il batterista spesso non considera le mani e tutto quello che il musicista aggiunge al prodotto. Pasha “risponde” al test acustico. Il team segue il cliente, lo consiglia, può pensare di non aver preso il piatto alla moda, ma si convince semplicemente provando e ascoltando. E questo è il nostro compito.”
Il roster di artisti Pasha cresce senza sosta e accoglie sempre grandi nomi. Alessandro Canini è musicista, produttore di grande esperienza, con alle spalle un’impressionante lista di collaborazioni. Ci ha colpito molto il suo commento, visibile sul sito Pasha: “Quello che sorprende di questi piatti è il controllo e la personalità che si contraddistingue nel loro attacco e rilascio. Soprattutto quando si suona con dinamiche molto elevate”. Così gli abbiamo chiesto maggiori chiarimenti sulla sua personale scelta di suono e su come un set di piatti possa convivere con le esigenze di studio, sempre variegate.
Alessandro spiega: “Io ho scelto Cotton Jazz, scuro e con tante armoniche basse, che mi dia l’attacco e il rilascio giusto per il modo mio di suonare. Anche se in apparenza può non apparire giusto per me, lo trovo molto adeguato.
I vincoli che spesso trovo sono di natura artistica: cerco sempre di far convivere la batteria acustica con l’elettronica. La batteria in studio ha acquisito un ruolo ben preciso sullo sfondo e, anche quando si tratta di un contesto elettronico, uso Cotton Jazz o Desert perché non si accavallano con le frequenze degli strumenti moderni”. |