Ricostruire il feel di un vero ampli con l’home recording
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 08 ottobre 2020 ore 07:30
Come equalizzazione, compressione e doppiaggio delle tracce possono ricostruire le caratteristiche di una chitarra ascoltata dritta dall’amplificatore, con il giusto corpo e “pacca”.
Registrare la chitarra in casa è molto, molto più facile rispetto a qualche anno fa.
Valvole, microfoni e isobox sono un’opzione, non più una necessità, e un’altra opzione è affidarsi completamente al digitale per una registrazione in diretta facile, veloce ed efficace.
I moderni processori, simulatori e amplificatori digitali permettono di avere subito sul proprio computer un suono di chitarra ben rifinito, ideale per sedere in un mix. Il tutto con un solo dispositivo, senza complicazioni e senza richiedere particolari conoscenze tecniche.
La musica cambia quando si vuole registrare una propria esibizione da sola, senza una base, dove il tipico suono “da disco” - come lo chiamerebbe qualcuno - rischia di risultare fin troppo educato ed equilibrato. È la classica situazione della dimostrazione di uno strumento musicale o di una registrazione casalinga in solitaria.
In questa sede, lo scopo è ottenere un suono gustoso, grosso, che possa restituire al meglio la sensazione di una chitarra ascoltata dal vivo attraverso un vero amplificatore. Sebbene la “pacca” di un ampli non potrà mai fuoriuscire veramente da un paio di cuffie o casse monitor, alcuni accorgimenti possono suggerire all’orecchio qualcosa di simile, con un approccio quasi da reverse engineering.
Per sperimentarlo, ci siamo affidati a un amplificatore Fender Mustang GTX100 e alle sue simulazioni interne, dritte nel computer.
Lo scopo del processo non è snaturare la registrazione, tutt’altro: si tratta piuttosto di cercare di ricostruire alcune caratteristiche proprie dell’ascolto dall’amplificatore, con l’influenza di una stanza e di tutti i fattori acustici del caso, che vengono inevitabilmente persi con la registrazione e l’ascolto attraverso un paio di casse monitor, cuffie o altri diffusori di tipo hi-fi.
In questo panorama, giocano un ruolo centrale gli aspetti di equalizzazione del suono. Il tutto va di pari passo con la ricostruzione di un ambiente credibile, dove il focus è applicato alle rifrazioni sonore che scaldano e inspessiscono il suono di un cabinet reale ad alti volumi.
Nel video trattiamo due tracce di chitarra - una pulita e una distorta - con gli strumenti basilari di qualsiasi DAW per cercare di recuperare “il calore perduto” nelle tipiche registrazioni in home studio.
Buona visione e buoni esperimenti!
Mentre scriviamo, gli amplificatori Fender Mustang sono in offerta presso Musicarte Store.