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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Fare...fa la differenza.

di NorwegianWood [user #18676] - pubblicato il 18 dicembre 2020 ore 08:54
L'ultimo post di Sykk mi ha innescato delle riflessioni sul mio percorso in fatto di strumentazione e sound. 

Ritengo non sia necessario essere Gilmour con i suoi fonici per tirare fuori un buon sound.

Quando ero un giovane studente squattrinato dovevo fare di necessità virtù e imparare a tirare fuori il massimo da quello che avevo.
Non ho mai comprato un pedale per poi rivenderlo dopo una settimana, per poi comprarne un altro...come vedevo fare a certi miei coetanei figli di papà...sebbene ammetto che provassi una discreta invidia nei loro confronti. 
Invidia che, per fortuna, svaniva dopo 5 secondi. Un mix di fischi, suoni piatti e privi di dinamica, corpo e definizione.
E mi rincuoravo: "cosa te ne fai di tutto quel ben di dio se non lo sai usare?"
Ora ho 35 anni, suono da oltre 20 (e non sono più squattrinato, per fortuna)...ma passo ancora ore ed ore a smanettare la mia strumentazione e a "spremerla fino all'ultima goccia" al fine di capire a fondo tutto quello che posso tirarne fuori. 
E mi diverte farlo. 
Di ogni pedale e ampli che ho (e che ho avuto) conosco tutto, ogni pregio e ogni difetto. 
Tutte quelle volte in cui ho venduto un pedale...l'ho fatto perché ero "scientificamente" certo che da quello non era possibile cavare quello che cercavo. 
Leggo spesso di chi si pente di aver venduto, di chi ricompra la stessa cosa dopo averla venduta anni prima. Qualcuno potrebbe obiettare: "c'è chi vende perché le esigenze son cambiate, ad esempio chi cambia genere...". Ok, chiaro. Anzi, legittimo. Ma ovviamente non sto parlando di loro. :)
Ad ogni modo: in tutti questi anni è capitato che mi pentissi di alcuni acquisti, mai di una vendita. Anzi no, in realtà non mi sono mai pentito di nulla: ho fatto esperienza e questo mi ha consentito di mettere a fuoco quello che stavo davvero cercando. 

Vado in giro a suonare con una strumentazione tutt'al più economica ma accuratamente scelta. E ricevo sempre complimenti per il mio sound...e mi scontro spesso con l'incredulità di chi a fine concerto si avvicina per dare un'occhiata a cosa ho sotto i piedi e dietro alle spalle. 

Sono abbastanza vecchio per ricordarmi il mondo prima di internet...e internet prima dei social network. Oggi ogni informazione è a portata di click. E questa facilità nel reperirla ritengo ci abbia reso un po' pigri. Me compreso. 
Ma alla fine realizzo che a fare la differenza su un palco è soltanto l'esperienza acquisita, nelle grandi e nelle piccole cose, nei dettagli.
Del resto Gilmour e i suoi fantastici tecnici...non credo l'abbiano acquisita leggendo, bensì facendo. 

Il mio proposito per l'anno venturo è sostanzialmente questo: fare di più. Per diventare un musicista più bravo, più consapevole.

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di Sykk [user #21196]
commento del 18/12/2020 ore 09:15:45
Io invece il mio periodo di compra/rivendi l'ho avuto, anche se non ai livelli di certi personaggi.
Ultimamente mi sono liberato di parecchie cose, direi proprio che il mio proposito chitarristico per il 2021 è semplificarmi la vita sul palco, appena ci si potrà tornare.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 18/12/2020 ore 11:56:45
Concordo al cento per cento. Tra l'altro (potendolo fare) fare esperienza "vera" su strumenti diversi, su ampli e pedali diversi, contribuisce ad affinare l'orecchio e a capire quello che si cerca.

Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 18/12/2020 ore 12:54:4
Sono d'accordo. La gente vuole il gran suono e lo vuole immediato. Sicché prende una Custom shop, collega mille euro di pedali e altrettanto di testata valvolare e finalmente il giro di DO gli esce a mestiere 🤣
Rispondi
di sarcaster82 [user #27905]
commento del 18/12/2020 ore 15:12:03
"Sono abbastanza vecchio per ricordarmi il mondo prima di internet...e internet prima dei social network."
Non si può dare addosso a un mezzo o alla tecnologia, ma sempre all'uso che se ne fa.
E purtroppo i social hanno reso possibile una diffusione ancor più veloce di luoghi comuni e strane convinzioni, pseudo conoscenze tecniche , liuteristiche e commerciali, basta seguire una qualsiasi pagina Facebook che sia dedicata a un brand o un modello di chitarra x.
Il palco, la sala prove, ma anche il negozio fisico dove vedere, e se si riesce, provare gli strumenti sono fondamentali.
Per cacciar fuori il meglio da quello che si ha a disposizione è necessario anche non porsi il limite di quello che ci si può ottenere, o di sapere già ciò che in teoria va o non va fatto.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 18/12/2020 ore 15:39:1
Credo anch'io non serva molto per avere un buon suono, anche a me hanno spesso fatto i complimenti dopo i Live per il mio suono, avevo: una Strato di mia realizzazione, un Fender Hot Rod Deluxe, un clone del Klon Centaur, che usavo da solo, oppure accoppiato ad un OCD o a un Mesa FluxDrive. Ogni tanto un po' di delay. Punto.
Ti dirò, oggi stesso ho provato una bellissima Strato '62 Custom Shop, con pick up avvolti a mano, attaccata a un Fender Twin reverb, nient'altro... e sono rimasto di sasso... mai sentito un suono così.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 18/12/2020 ore 17:22:40
In fin dei conti vedi che basta "poco".
Una grande chitarra attaccata ad un grande ampli.


Poi con un buon pedale puoi aggiungere qualcosa.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 18/12/2020 ore 21:12:
Un suono così ... 30% Strato, 70% Twin. Ciao, Paul.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 19/12/2020 ore 19:27:18
Quel Twin aveva un suono spaventoso, una botta incredibile. Suono caldissimo e allo stesso tempo con le frequenze medie e acute tutte al loro posto.
Mai sentita una roba del genere.
Però ti assicuro che la chitarra l’ho provata anche in un piccolo Fender Champ X2 e i Fat 50 avvolti a mano da Josefina Campos facevano la differenza.
Quindi propenderei più per 40% chitarra e 60% ampli.
Rispondi
di NorwegianWood [user #18676]
commento del 19/12/2020 ore 19:45:55
Non avevo mai suonato un twin in vita mia.
A settembre ho suonato ad un festival abbastanza importante in provincia di Pordenone. Il twin era uno dei due amplificatori forniti dalla backline. Io scelgo il twin, il cantante invece vira sul jcm800.
Avevamo pochissimo tempo per montare e fare un check.
Non conoscendo questo ampli...metto tutto a 5. Volume, alti, medi, bassi...tutto. E disinserisco il "bright".
In effetti aveva una botta ed una definizione incredibile.
Tuttavia così regolato crunchava già. Forse colpa dell'enorme volume d'uscita dei p90 della mia ascia. Chi può dirlo.
In questi anni ho sempre letto sul web del twin come l'ampli pulito per eccellenza.
Ebbene, la mia esperienza diretta (per quanto breve e frettolosa) invece è stata un tantino differente. ;)
Spero di aver occasione di provarlo ancora una volta....ma a lungo e senza fretta alcuna. Chissà che quel famigerato clean esca allo scoperto. ;))
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 19/12/2020 ore 19:54:27
Credo che abbiano influito i P90, che notoriamente spingono non poco.
Anch’io l’ho provato ad un volume abbastanza sostenuto, ed era evidente che le valvole lavoravano al punto giusto.
Con la Strato provata era un clean, ma un clean mai sentito, in effetti non pulitissimo pulitissimo, ma meraviglioso.
Rispondi
di NorwegianWood [user #18676]
commento del 19/12/2020 ore 20:55:37
Ho anch'io una strato (made in USA, 2007)...e il volume d'uscita rispetto all'ascia con gli amati p90 è parecchio più basso. Inutile dire quanto cambi radicalmente la reattività degli overdrive e dei fuzz che ho ai piedi.

=== in effetti non pulitissimo pulitissimo ===
Mi permetto di sottolineare come, a volte l'esperienza diretta si riveli diversa dal "sentito dire" che il web tende ad amplificare a dismisura fino a farlo diventare verità universale.
Dubito che a 5 di volume stessi "spremendo" il pre e le finali del Twin. Eppure crunchava.
Anche tu sostieni che con la strato non era pulitissimo.

Mi permetto quindi di avanzare un'ipotesi.
Il twin ha un volume d'uscita spaventoso. Al limite del gestibile, mi permetto di dire.
Al chiuso (nei locali o in sala prove...figuriamoci in casa) ritengo sia molto difficile superare volume "2" o "3".
Ma a volume "2-3"...ci credo che non cruncha. Ci mancherebbe che lo facesse.
Ed ora "sparo" la mia ipotesi: la leggenda del clean del twin...non sarà mica frutto del fatto che è un ampli talmente potente...e i contesti in cui si riesce a spingerlo un po' di più del solito sono molto rari?
Chissà, spero di poter presto rispondere a questa domanda...passando un po' di tempo con lui.

(comunque anche il Champ è un signor ampli)
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 20/12/2020 ore 10:35:18
Io del Champ sono molto contento, lo uso principalmente in casa, ma farebbe il suo dovere anche su un palco microfonato. Quel Twin però sta su un’altra galassia.
Anch’io non ho mai avuto modo di suonare con il Twin per molto tempo, e di testarlo a dovere. L’ultima volta che ho visto un conoscente chitarrista, usarlo in live, aveva un clean pulitissimo.
In merito al crunchare a un certo volume, io non lo reputo un difetto, anzi tutt’altro. Dipende anche dalla regolazione del Bias.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 20/12/2020 ore 14:27:13
Il clean più bello non microfonato l'ho sentito secoli fa a shg con un Twin e una Luke, pu attivi... Non l'avrei mai detto.
Però la suonava un drago.
Vorrà dire anche quello.

Ah no aspetta, il clean più bello mai sentito è stato il mio quando ho collegato la mia R8 ad un Super Reverb Blackface originale.
Roba dell'altro mondo.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 20/12/2020 ore 14:24:00
A 5 di volume ci sta il leggero crunch, meglio ancora no?
Anche il mio Bassman 4x10 a 5 cruncha soprattutto con hb, soprattutto con alnico V.
Per me è un pregio.
Però 5 è un volume devastante.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 20/12/2020 ore 22:49:00
Ho scritto quelle proporzioni in quanto proprietario di un Twin del '73 (acquistato nell' '86) e so come ti riduci dopo averlo usato. I Twin di quegli anni non saturano mai, quelli di oggi penso li abbiano resi più saturanti, ma quelli di allora ... mai. Paul.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 18/12/2020 ore 16:26:37
Io non ho mai venduto nessun pedale... ora ne ho un in vendita (quel riverbero che non ne voleva sapere di funzionare nel mo send/return), ma per il resto... ah no ecco!
Anni fa ho scambiato un famigerato Boss MT2 con un BOSS OD3... OD3 che per altro non ho praticamente mai usato... e a pensarci, potrei anche venderlo... :)
Comunque in generale quando compro non è per rivendere... mai... quando leggo di gente che si preoccupare della "rivendibilità" delle cose rimango sempre un po' basito...
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 18/12/2020 ore 21:17:01
MT-2, i grandi suoni distorti anni '70 in grandi stadi (altro che metal), OD-3 la saturazione "elegante" degli Aerosmith, degli U2 e tanti altri, li ho e me li tengo cari. Ciao, Paul.
Rispondi
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