Premesso che le corde che furono montate sul primo basso elettrico, il Precision Bass di Leo Fender, anno 1951, erano del tipo liscio (round-wound) anche perchè erano anche l’unica scelta disponibile all'epoca, dato che le corde di tipo ruvido (round-wound) furono inventate solo una decina d'anni dopo dalla Rotosound e da John Entwistle (infatti l'assolo di basso di "My Generation" fu una svolta nella storia del basso elettrico), vorrei rammentare che, almeno quì dalle nostre parti, i primi bassi Fender visti in vetrina montavano proprio quelle e con la scalatura 0,50-0,65-0,80-1,05; io per tornare a quelle sonorità che usavamo nel periodo "Night Club", le ho rimontate sia sul mio Fender Jazz Bass del 1974 che su un EKO Camaro Bass del 1972 che regge abbastanza bene il confronto, poi ho esteso il tutto al mio fretless, però questa volta per un motivo di conservazione della tastiera, un Music Man Ernie Ball modello Sterling del 1993 (sono i primi 3 a partire da Sx nell'immagine d'apertura). Invece le round-wound le ho montate già al primo cambio delle corde sul mio vecchio Precision del 1972, estendendo la cosa anche ad un Fender Telecaster Bass del 1968, comprato usato a fine anni 80, però ho lasciato le originali sia ai miei bassi dell'era Beat, un Hofner Violin Bass e 2 Framus Strato Star Bass, che ad un Gibson G3 che uso poco. Quindi se ho le idee chiare per i bassi con diapason 34 pollici, non le ho per quelli che l'hanno da 30,5 pollici. Non mi resta che rivolgere lo sguardo (e l'orecchio) al grande bassista James Jamerson, non al mio maestro Jack Bruce che però va a Gibson:
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