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Suono e stile: questione di plettro
di redazione [user #116] - pubblicato il 27 gennaio 2022 ore 14:30
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"Uno degli aspetti che mi ha sempre più intrigato dello studiare e suonare la chitarra è stato esplorare e cercare di avvicinarmi al suono dei chitarristi che amo. Certo, il fine ultimo è farlo per poi costruire una propria voce ma, tante volte, è anche il puro piacere o sfida di replicare al meglio la voce o le parti di un grande artista. La mia sensazione, però, è che negli articoli o video fatti per avvicinarsi al suono di qualche chitarrista un elemento trascurato sia il plettro. A me pare invece, decisivo non solo per ricreare il suono e l'approccio tecnico...ma anche per intuire le caratteristiche del playing di un tale chitarrista. Voi che ne pensate? Esagerazione da nerd o considerazione sensata?" |
Ricevuto questa domanda dal nostro lettore TucaTuca, abbiamo deciso di affidarne la risposta a , ideatore della linea di plettri . I diversi plettri disegnati da Martini, infatti, prendono il nome dai chitarristi di cui si prefiggono di favorire e sintetizzare caratteristiche di suono e pennata. La dimostrazione tangibile di una scuola di pensiero che considera il plettro come un strumento sonoro e stilistico decisivo.
Risponde Marco Martini:
"Per noi non sono esagerazioni da nerd, assolutamente! Se è vero che la ‘mano’ di ogni chitarrista ne crea il suo inconfondibile tocco è altrettanto vero che il plettro può aiutare ad avvicinarsi ad un certo tipo di ‘playing’ o di sonorità.
Il fatto di avere dato il nome di un chitarrista a ciascuno degli otto plettri che proponiamo sta proprio ad indicare come siano identificabili, anche meccanicamente, alcune delle peculiarità di ciascuno di loro. Nella produzione di Plick The Pick, per esempio, c'è un plettro, l ispirato ad Eddie Van Halen. Si tratta di una tipologia di plettro pensata per un playing fluido come quello di Van Halen, per una pennata alternata veloce; così presenta una presa veramente solida, in modo da evitare assolutamente che scivoli o che debba essere impugnato con forza eccessiva. Presenta un profilo scorrevole che porta ad una punta con uno stacco pronunciato.
Certamente Van Halen aveva il suo stile: addirittura nelle plettrate o nel suo caratteristico tremolo, teneva il plettro in maniera atipica, con pollice e medio! È chiaro che noi cerchiamo di centrare le caratteristiche principali e di evidenziarle a livello sonoro e stilistico, senza pensare che poi chiunque debba adottare quel tipo di impugnatura!

Questo plettro, poi, offre lo spunto per un’altra considerazione che interessa il playing di chitarristi molto tecnici come Van Halen o Paul Gilbert: la loro leggerezza e rilassatezza. A volte, invece, a compromettere questi aspetti c’è il fatto che il chitarrista sia costretto a stringere con decisione e troppa forza il suo plettro per evitare che se ne vada via suonando: e questo, non solo compromette la leggerezza e fluidità appena menzionate, ma può portare a tensioni sia muscolari che tendinee che possono originare anche dei fastidi seri.
Una bella presa ergonomica, come quella dell’Eddie: Eruption, evita di sovraccaricare la muscolatura, consentendo di suonare più rilassati e, quindi anche meglio. Sempre a proposito del plettro Eddie: Eruption aggiungo che presenta lo spessore preferito da Van Halen, uno spessore molto sottile da 0,6 mm. voluto per offrire un effetto da ‘compressore’ naturale che un plettro sottile genera suonando in velocità, con le note che escono con un volume simile senza dover usare tonnellate di compressione e salvando così la dinamica.

Certo, la controindicazione potrebbe essere l’usura rapida se si suona con decisione e molto velocemente; tanto che stiamo, infatti, valutando una versione leggermente più spessa per far durare i plettri un poco di più, magari con l’aggiunta di una zigrinatura per aumentare ulteriormente il ‘grip’ di presa.
Oppure potrei fare un altro esempio, con un altro chitarrista a cui abbiamo dedicato un plettro cercando di favorire chi vuole avvicinarsi al suo stile, Carlos Santana. Santana, infatti, è un gran chitarrista melodico ed è caratteristico del suo suono e fraseggio, il fatto di scandire molto bene le note e poi tenerle vive con sustain e vibrato. Per andare in quella direzione, serviva secondo me, un plettro che desse alle note da subito un carico armonico deciso. Questo avrebbe avvicinato al suo stile.
Così, il plettro parte da un’idea di ‘palettone’ che è quello usato Santana ma poi reinterpretato in maniera speciale: dotandolo di una presa che rende – comunque - molto comodo un plettro di quelle dimensioni. Dimensioni che altrimenti, potrebbero rendere l’impugnatura ostica
A questa impugnatura, abbiamo integrato un profilo che accompagna la corda in maniera morbida mentre la punta è, invece, decisamente marcata e netta, così da garantire un suono sempre presente."

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