Cory Wong prova i Clean Machine: Seymour Duncan a tutto funk
di redazione [user #116] - pubblicato il 17 febbraio 2023 ore 07:30
Due single coil e un mini-humbucker con voci compensate per un timbro caldo e corposo costituiscono il primo set signature di Cory Wong a marchio Seymour Duncan.
Groove, sound e linguaggio sono elementi cardine nello stile di Cory Wong, giovane talento che si è fatto strada sulla scena chitarristica moderna grazie a un playing solido e gustoso tutto a base di funk e soul. La sua collaborazione con Seymour Duncan promette ora di regalare quel timbro corposo e incisivo al tempo stesso a qualsiasi appassionato di single coil.
I Clean Machine sono i primi pickup signature di Cory, disponibili come modelli singoli o da acquistare in un set SSS da tre, e promettono di incarnare il meglio della visione timbrica di Wong.
Il primo contatto di Cory Wong con Seymour Duncan arriva con la serie Antiquity, che l’artista ha usato in maniera intensiva fino a oggi sia nelle versioni single coil sia come humbucker, pur spiegando di aver avuto sotto le dita pressoché l’intero catalogo.
Nel 2020, Seymour Duncan documentava l’incontro con Cory avvenuto l’anno precedente presso i propri laboratori.
Il naturale passo successivo è mettere a frutto l’esperienza maturata disegnando un proprio kit basato sui suoi modelli preferiti.
Così nasce un set di tre pickup in formato single coil, tutti con un avvolgimento maggiorato per un output consistente e un timbro pieno.
I single coil di centro e manico adottano un magnete Alnico IV per maggior corpo e un suono brillante e articolato, ma non eccessivamente squillante.
Al contempo, quello voluto al ponte è in realtà un mini-humbucker in formato single coil con bobine stacked e magneti Alnico V, per conservare il look della configurazione SSS ottenendo la spinta e la “ciccia” tipici della doppia bobina, con una particolare attenzione verso la resa sulle basse frequenze.
Disponibili con cover in plastica bianca, caratterizzati da estensioni polari staggered, i pickup Clean Machine sono raccontati sul sito Seymour Duncan a questo link.