La notizia della , la leggendaria Les Paul Standard del 1959 appartenuta a Peter Green, Gary Moore e ora in possesso di Kirk Hammett, ha generato clamore nella comunità di appassionati. Non solo perché si tratta di un modello estremamente distintivo e desiderato, ma anche perché la fine operazione a firma Custom Shop e Murphy Lab è arrivata con un prezzo sul cartellino importante: 19.999 dollari.
Se i collezionisti hanno incassato in colpo senza troppi problemi (l’esperienza d’acquisto con viaggio a Nashville dal costo di 50mila dollari è andata a ruba, risultando esaurita poche ore dopo la messa online della notizia da parte di Gibson), il chitarrista medio ha accolto l’informazione decisamente con minore entusiasmo. È quindi ben gradita l’idea di tornare a proporre, appena un mese più tardi, la Greeny anche per la gamma Gibson USA destinata alla grande distribuzione, spogliata degli elementi da collezione e stavolta offerta a una frazione del prezzo.
Gli elementi cardine della Les Paul del 1959 e della “ricetta Greeny” ci sono tutti, a cominciare dall’elettronica con cui ottenere la peculiare sonorità dei pickup fuori fase, vero sound signature della celebre Standard con codice seriale 9 2208.
Irrinunciabile è la combinazione di mogano e acero che, sul top della Greeny, è di grado AAA, avvolto in una finitura nitrocellulosa che ricalca il tono biondo dell’originale, lasciando bene in vista le fitte figurazioni sottostanti.
Il manico in mogano è sagomato in un profilo 50s Vintage, tondeggiante e abbondante nella sezione, abbinato a una tastiera in palissandro indiano con 22 tasti medium jumbo su un raggio da 12 pollici, intervallati da segnatasti trapezoidali. In cima, il capotasto GraphTech e le meccaniche Grover Rotomatics con chiavini Contemporary in metallo garantiscono tenuta d’accordatura, insieme con la scelta rodata di un ponte Tune-o-matic ABR-1.
Come da tradizione, un binding color crema corre tutto intorno al manico e al top.
Ciò che senza dubbio distingue maggiormente la Greeny è la particolare configurazione elettronica, per questo Gibson ci ha prestato particolare attenzione, disegnando due pickup Greenybucker per l’occasione e montando al contrario quello al manico con polarità invertita, per ottenere il caratteristico suono fuori fase nella posizione centrale.
A completare la configurazione sono due volumi, due toni e condensatori Orange Drop. Nel rispetto dell’estetica originale, le manopole sono Top Hats con puntatori alla base, due dorate, due color ambra.
La Greeny in versione USA arriva provvista di custodia rigida della serie Original e battipenna incluso, ma non montato di fabbrica.
La Greeny di serie USA è frutto diretto della collaborazione con Kirk Hammett, avido collezionista di chitarre vintage e da qualche tempo anche . L’edizione, visibile , si attesta a una cifra di 3.199 dollari per il mercato statunitense, un prezzo certamente degno di nota ma solo di poco superiore rispetto alle Les Paul Standard ‘50s e ‘60s attualmente in catalogo e comunque in linea con altre edizioni speciali come la introdotta sul finire del 2020. |