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HX One: Line 6 Helix ai minimi termini
HX One: Line 6 Helix ai minimi termini
di [user #116] - pubblicato il

Le simulazioni Helix entrano in un formato da stompbox singolo per un pedale camaleontico, programmabile, in grado di trasformarsi in qualsiasi effetto si desideri al tocco di uno switch.
Helix ha fatto scuola nel campo delle tecnologie digitali per chitarra e basso, tanto da superare la prova del tempo e tornare a incontrare il pubblico in molteplici versioni. Edizioni con opzioni di controllo e connettività estese si sono rivolte alla fascia alta del mercato, controparti più compatte hanno ammiccato agli appassionati e a chi richiede un set meno impegnativo, e ora il più minimale dei processori si concentra sul suono dei pedali singoli per donare a qualsiasi pedalboard la flessibilità e il sound firmati Line 6.



HX One è un pedale singolo, digitale e programmabile, con al suo interno più di 250 effetti provenienti dalla famiglia di processori Helix.
Versione ridotta ai minimi termini, si basa sugli stessi algoritmi dell’ammiraglia Helix e, come lei, sfrutta un modeling incentrato sulla ricostruzione del comportamento dei singoli componenti elettronici impiegati negli stompbox di riferimento, così da non limitarsi a imitare le sonorità di fuzz e modulazioni in maniera statica, ma va a ricreare nel dettaglio il modo in cui un transistor al germanio o la catena di bucket brigade di un delay analogico reagiscono agli stimoli.

Un ascolto più approfondito è nel video che segue, in cui il brano d’apertura è mostrato per esteso con i singoli effetti adottati.



L’interfaccia dell’HX One arriva direttamente dall’impostazione della Helix, con un display grafico monocromatico in cima e, appena al di sotto, tre manopole con cui modificare i rispettivi parametri mostrati a schermo.

Un cursore rotativo al centro, insieme a due pulsanti laterali, navigano e selezionano l’effetto desiderato e il tutto può essere salvato in preset da richiamare alla bisogna.

In basso, i footswitch sono due. Quello a sinistra si occupa dell’attivazione del circuito con possibilità di lavorare come true bypass per evitare conversioni in digitale quando l’effetto non è attivo o con buffer controllato via DSP per una purezza sonora ottimale.
Il pulsante a destra richiama invece l’inedita funzione Flux. Questa regola molteplici parametri in maniera graduale in un tempo pre-determinato, con risultati simili a quelli di un pedale d’espressione che parte da un punto A per giungere a un punto B con precisione chirurgica.

Il controllo in tempo reale è comunque garantito dalla presa per il pedale d’espressione esterno e due footswitch con ruoli assegnabili, tutti disposti sul fianco destro dello chassis.
Sulla sinistra sono invece posizionate le prese MIDI per il controllo remoto e la sincronizzazione di preset e parametri.
Sul retro è collocata infine la porta USB-C per la programmazione dei suoni e l’aggiornamento del firmware. Accanto a questa, due jack d’ingresso e due d’uscita permettono connessioni stereo, con i canali destri utili anche a fare da Send e Return in caso di catene mono.

HX One: Line 6 Helix ai minimi termini

Piccolo quanto un comune stompbox a due footswitch, con tutta la flessibilità di un sistema programmabile in preset e da gestire via MIDI, lo HX One è un processore digitale avanzato e racchiude funzioni approfondite come la capacità di regolare l’impedenza d’ingresso per ottimizzare la resa del circuito a seconda dello strumento collegato e del punto della catena in cui il pedale è posizionato.

Sul sito Line 6 a questo link, lo HX One è raccontato nel dettaglio con esempi sonori per una selezione di effetti.
effetti singoli per chitarra hx one line 6 ultime dal mercato
Link utili
HX One sul sito Line 6
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di Ernestor [user #46937]
commento del 26/10/2023 ore 07:40:51
Questa è una tipologia di pedale che trovo comodissima per le piccole venue. Ripete in meglio quello che fece Zoom col multistomp, un buon pedale con un’interfaccia disastrosa per i live.
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 26/10/2023 ore 08:09:22
Ni... Lo zoom può mettere più di un effetto alla volta e li puoi anche accendere tutti insieme. Io l'MS70 lo piloto via MIDI e faccio un macello di cose.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 26/10/2023 ore 08:37:43
Esatto, Zoom ha creato quella serie di pedali (che peraltro sono ancora attuali e vendutissimi ancora oggi) oltre 10 anni fa, permettendo all'utente la libertà di concatenare fino a 6 effetti alla volta, Line 6 nel 2023 te ne dà uno alla volta. L'inserimento in una pedaliera potrebbe essere un problema se in un live, ad es., voglio usarlo prima come drive e poi per il successivo pezzo come delay.
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 26/10/2023 ore 09:46:31
Ma l'effetto puoi ben cambiarlo tra un pezzo e l'altro. Mica ne carichi uno e te lo tieni tutta la vita.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 26/10/2023 ore 10:10:12
E vabbe' ci mancherebbe, almeno quello, è il minimo sindacale. Mi riferivo al fatto che il drive dovrebbe essere messo a inizio catena e il delay alla fine
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 26/10/2023 ore 10:19:3
Ma ha un suo send return, quindi credo che l'effetto lo puoi mettere in pre o in post. Rinunci alle connessioni stereo però. Comunque concordo sul fatto che è un po' monco come coltellino svizzero.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 26/10/2023 ore 11:22:20
Ah, ok. Non mi ero accorto che quelle connessioni fungessero anche da S/R.
Però rimane il problema di un solo effetto alla volta: non ti dico che me ne devi dare dieci ma almeno tre o quattro effetti in catena dammeli no? Il motivo di tutto questo è chiaramente da ricondurre al fatto che non vogliono fare concorrenza interna all'HX effects e all'HX stomp che hanno costi ben maggiori
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di coldshot [user #15902]
commento del 26/10/2023 ore 13:10:22
Considerando quanti M5 hanno venduto, che fa la stessa cosa e anche meno vuol dire che hanno avuto ragione loro, come l'avranno anche questa volta nel senso che di questo pedale ne venderanno a camionate.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 26/10/2023 ore 15:10:13
e vabbe' ce ne faremo una ragione
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di Ernestor [user #46937]
commento del 26/10/2023 ore 09:53:55
Dipende da cosa ti serve. In pedaliera, combinato con altri pedali è un ottimo jolly con buoni suoni in rapporto q/p, ma da solo ha dei limiti evidenti per un uso professionale. L’ho avuto, l’ho usato finché l’ho dovuto dare via perché la gestione era troppo macchinosa. Quando parlo di piccole venue intendo dire quel tipo di situazioni live minimali dove avere poca roba (un pedale e un PA) dal suono molto convincente e di facile gestione: cambio preset rapido, controllo parametri, situazioni di emergenza e improvvisazioni. Lo zoom ha un’interfaccia troppo limitata per quel tipo di utilizzo.
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 26/10/2023 ore 10:03:17
Scusa, ma come fai ad andare ad un concerto con un pedale che ha un solo footswitch e pretendere che, da solo, ti risolva la situazione. Ci vuole qualcosa d'altro tipo i tech 21 Fly rig o mini pedaliere. Lo zoom va inteso come coltellino svizzero per quei pezzi dove ti serve quel tipo di suono che useresti solo li e comunque per la sua effettistica che ti sostituisce svariati pedali. Io ho costruito una pedalboard con Lo Zoom, l'OD 200 Boss, lo Strymon Iridium, un wah volume Morley e una Pedaliera MIDI Mongoose che comanda il tutto e funziona senza limitazioni. Tra l'altro lo Zoom si comporta come un vero pedale. Se accendi l'effetto, e cambi preset, quando ritorni sulla precedente patch ti ritrovi di nuovo l'effetto acceso anche senza averlo salvato . Se posso trovargli dei difetti manca il Tap Tempo globale e lo spillover degli echi funziona solo quando spegni l'effetto col footswitch e non quando cambi preset.
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di Ernestor [user #46937]
commento del 26/10/2023 ore 11:43:02
No problem per me, ma non capisco il perché avvitarsi sulla questione, il contesto di riferimento qui è come risolvere un problema pratico. Dal mio canto, non è che l’aver eliminato lo zoom fosse una critica esistenziale generalizzata. Riscontro che sul piano pratico per quell’uso non ha brillato, in particolare a causa di una interfaccia poco agevole, ma la scelta era dettata da una serie di considerazioni a monte, se per l’uso che serve a te lo è, ne sono contento, vuol dire che è il pedale giusto. Però tieni anche conto che i contesti live non sono tutti uguali. A occhio, il tuo setup è tipo rock oriented, a me per esempio serviva per contesti molto diversi. Chiedo magari un minimo di fiducia da un collega anche se ci si conosce poco, perché il focus qui è la musica, intendo il pentagramma, cioè quello che è strettamente necessario suonare alla venue, con i suoni, pochi ma buoni e identitari, e con una esigenza di gestione specifica, la qual cosa è una ricerca strettamente personale del musicista che inseguo da tempo e per cui collaboro in produzioni broadcast e audiomedia e faccio molta sperimentazione; considera che ho un diploma di tecnico del suono quindi nel tempo sono diventato molto selettivo e focalizzato su specifici bisogni. In 40 anni di musica in tutti i contesti live e studio, pro e non, posso dire di avere acquisito un po’ di esperienza su come gestire live set diversi, alcuni dei quali, per come sono impostati, per esempio chitarra e violoncello; chitarra e vocalist; chitarra e percussioni, djset jam; vocalist, chitarrone e liuto, ecc., richiedono un setup ultra minimale, vuoi per esigenze di palco, vuoi per estemporaneità o per trasportabilità, vuoi per necessità dell’organizzatore (tipo dover suonare in una sala conferenze del ‘500, quindi non attrezzata, tra un intervento del sindaco e quello dello scrittore del giorno e dover liberare il palco a momenti alterni). Ho tre diverse pedaliere small/mid/large, allestite per differenti situazioni, ciò non toglie che ho anche il bisogno di andare ancora più leggero. La situazione de facto qui è che con alcuni pedali si può fare, con altri è più complicato. Presi lo zoom anni fa convinto che si potesse fare, quindi dandogli tutta la fiducia. Lo diedi via costatando che nel frattempo erano usciti moduli più appropriati per quello specifico bisogno, alla luce dell’uso, confrontando le due tipologie riscontro che l’interfaccia dello zoom è decisamente poco live friendly.
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 26/10/2023 ore 11:27:11
Scusa la domanda, piloti il MS70 via midi tramite USB o come?
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di BizBaz [user #48536]
commento del 26/10/2023 ore 15:27:24
Sì tramite la porta usb si può interfacciare con una pedaliera MIDI per comandare il cambio degli effetti e delle patch
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di team72filo [user #20000]
commento del 30/10/2023 ore 15:09:5
Per l'utilizzo che ne faccio io preferisco di gran lunga lo Zoom ms70,la qualità degli effetti secondo me non è inferiore a quella dei pedali Line 6 e comunque nel tardo 2023 un pedale che consente un solo effetto alla volta anche se con il midi e il S/R lo rende incredibilmente monco,l'M5 era di quasi 15 anni fa nel frattempo il mondo dei pedali digitali è totalmente diverso
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di Neogia70 [user #41568]
commento del 09/11/2023 ore 19:31:37
....certo che 300 e passa euro per un pedale multifunzione (che crea alcune perplessità sulle tematiche già sapientemente illustrate dai colleghi prima) non è proprio detto che venderà a vagonate. A sto punto se penso che con 200 euro in più prendo l'HX Effects ed ho una serie di plus infiniti . Avrebbe avuto senso se fosse costato forse ben sotto i 200 euro,secondo me, ad ogni modo vedremo...
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