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Il suono senza fama: per chi?
Il suono senza fama: per chi?
di [user #5157] - pubblicato il

Storia di lezione a una pletora di appassionati italiani che guarda solo al marchio, raramente ascolta con orecchie e spesso si lascia trasportare dagli occhi.
"O il suono senza provincialismo" mi disse qualcuno. Come quando un certo superPippo nazionale in quel negozio valdarnese mesi fa mi fece strimpellare (in permuta di una mia Jackson ennesima) una Fender Player Telecaster che (lei sì) da spenta svergognava una Professional 2 di bellimbusto vestita... E che avevo acquisito in una sindrome di GAS precedente. La storia si ripete a un giorno dal 31 Dicembre.

Il suono senza fama: per chi?

È successo per la mia Tokai Crossroad. Les Paul in serie limitata per il mercato italiano, di liuteria giapponese che svergogna sfacciatamente (anche nei prezzi) una Standard americana, con perplessità di chi mi ascolta salvo poi ricredersi quando la guardano e la imbracciano. Il problema è che c'è chi non ci crede, nonostante tanta musica.
Perplesso però ero in lei, poiché pensavo che nonostante tutto era l'eccezione di casa e che non sapevo quanto potesse confermare la regola. E poi fu galeotta la Gas, perché provai a cederla a pro di una Fender dallo stesso valore se non di più insieme, in questo caso, alla mia testata Marshall Silver Jubilee: ambivo segretamente a una Telecaster Custom Shop Nos 63 usata, ma che alla fine non provai .
Ma in quel momento mi intervenne quel superPippo famoso in Toscana e oltre, spina dorsale della Official Cover Band dei Queen per l'Italia dei Killer Queen e del negozio che distribuisce passione musicale in quel di Terranuova Bracciolini nel Valdarno.
La mia voglia di GAS nasceva in definitiva da un ampli sbagliato "non adatto per quello che voglio" mi fa intendere schietto.

Prende un Combo Mezzabarba, in questo caso lo Z-18, un semplice pedalino per boostare tanto da darti una differenza fra un mangia pedali e un finto onnivoro di pedali, ci attacca la mia Tokai giapponese che avevo con me... e incomincio subito a vacillare.
Un bellissimo ampli tuttovalvole artigianale che distribuisce armoniche e valanga da una splendida chitarra, in pulito, in crunch, in volume a due ecc. Solo due/tre accordi e cade l'ennesimo muro che ho sempre odiato da provincialotto italiota. Vacillo e molto.
Così, con molta cortesia da toscanaccio ma con l'onestà della passione, mi suggerisce: "Prendi questo amplificatore serio e lascia l'altro. La chitarra tienila perché suona! Nel cambio ci perderesti". Onestà e Passione. Da film.

Già vacillavo, è bastato poco per convincermi. La Les Paul Crossroad la presi nel mio negozio di Firenze con un suono da sbavo tramite IR che in casa replicavo però con un pedale equalizzatore da affiancare alla testata Marshall. "In questo caso non sarebbe nemmeno necessario" mi dico.
Lascio il Jubilee e prendo il Mezzabarba, pago l'importante differenza e ne divento felice possessore.

Il suono senza fama: per chi?

Tornato a casa mi rendo conto che in questo combo fatto a mano in Italia potrebbe suonare bene anche una cigarbox, figurati la Crossroad, la mia Silver Sky o la Jackson SL2.
La giornata mi si conclude così con l'ennesima riprova che suonare per gli occhi non appagherà mai quanto suonare con le orecchie.
Quanto il suono può dirsi senza fama a tanti? Quanti di noi si compiacciono di possedere un Marshallone rispetto a un ampli Custom italiano e ascoltano guardando? Così come per le chitarre, eccetera.

Che giornata, che riprova.
Thanks to superPippo.
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di fab-for [user #62742]
commento del 02/01/2024 ore 13:13:14
Ah.. grandissimo superPippo!! Quanti ricordi della mia giovinezza in quel di Siena all'Emporio nella sede di via Montanini.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 02/01/2024 ore 14:23:24
Non ho capito del tutto il senso del post, ma:
-Mezzabarba è decisamente noto se sei italiano. Come sono decisamente noti marchi locali di produttori di ampli di qualità, ce ne sono ovunque. Qualcuno esporta, qualcuno diventa famoso, qualcuno no. Idem per le chitarre, i pedali.. per un JHS che diventa star ce ne sono 100 che fanno cose ottime e non ne sapremo mai nulla.
-Forse è un problema mio ma non ce la faccio proprio a leggere di chitarre che "svergognano" altre, o che le "smascherano" o che le "asfaltano". Come se ci fosse dietro chissà che disegno per fregarci sempre e comunque. Non voglio entrare nella discussione tokai/gibson, è proprio un atteggiamento che non mi piace leggere, non è una guerra, non è una rissa per strada. Se mi piace la tokai considerato costo, com'è lo strumento, come lo penso di eventualmente rivendere etc. la prendo, se no, no. Non deve sempre "svergognare" qualcuno.
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 02/01/2024 ore 15:05:32
Condivido solo in parte quello che dici. Perché personalmente conosco il mercato italiano anche e soprattutto dell' usato e non va proprio come scrivi. Palesemente. Mi viene in mente Blade o Tom Anderson a prender polvere... Personalmente da appassionato di strumentazione mi procura sempre un dolore fortissimo.., questo significa l'articolo che ho voluto scrivere.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 02/01/2024 ore 15:11:28
In che senso non va come scrivo? Il mondo è pieno di produttori "locali" che a volte diventano "globali" solo perchè trovano un importatore europeo, ad esempio. Poi per certe cose è più facile (pickups) per certe meno (amplificatori).
e ripeto per me questa dinamica di "rivalsa" di strumenti che "asfaltano altri" ovviamente sempre più costosi, mai il contrario, per me è decisamente tossica.
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di cantrell [user #5157]
commento del 02/01/2024 ore 15:57:2
Personalmente il tossico per me è il blasone vs qualità.
Ne sanno qualcosa brand a prender polvere in Italia (non in Europa o nel resto del mondo), come Carvin/Kiesel , i marchi che ho citato prima , ecc..
Poi se le Tokai Japan sono gran chitarre anche a dispetto del soldo , bene, soprattutto se detto dal titolare di un negozio, gran mestierante di palchi, al quale ipotizzavo per Gas di permutarla e che non vende attualmente né la Les Paul giapponese né quella americana..
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di RedRaven [user #20706]
commento del 02/01/2024 ore 16:20:04
Kiesel prendono polvere? conosco personalmente chi ne ha ordinata una, ma penso che sia ovvio che la maggioranza prediliga, specie se si debbono sborsare migliaia di euro, almeno poter provare lo strumento in negozio (o da un privato se usato). Una kiesel da 2500 euro temo che a casa mia ne costi 3500 tra spedizione e dogana. E non l'ho mai toccata o sentita. Se entro con 3500 euro in un negozio esco con una PRS e magari ne ho suonate varie prima di scegliere quella giusta.
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 02/01/2024 ore 16:29:36
C'è chi non le prova le chitarre, te lo garantisco purtroppo e si basa sul blasone e spende migliaia di euro nel mercato online. Nella mia regione i negozi di strumenti musicali sono rimasti pochi ormai, ed ahimè è un dato di fatto
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 02/01/2024 ore 16:35:00
cosa intendi per prendere polvere? messi in vendita sui vari mercatini online? in tal caso nessuno mi pare stia svendendo gli strumenti che menzioni. Per me ogni strumento fa storia a se, va provato e se possibile conosciuto. E sempre rispetto alle proprie esigenze. C'è chi vuole suonare in cuffia e chi live col batterista che pesta. Purtroppo 'attacca e prova' è una formula che ha poco successo, fan più bella figura i giudizi assoluti di chi sembra 'sapere', specie dietro una tastiera. Parli di carvin ma la mia esperienza è stata disastrosa. Chitarra ottima sulla carta, completamente anonima. Ma non dico che faccia schifo, magari a un altro piace o un'altra carvin potrebbe esser migliore. idem dicasi per pessime e ottime Fender e Gibson. il gioco 'io so cosa vale e cosa no' mi lascia sempre molto perplesso. poi c'è il problema del blasone che da una parte crea invidia e dall'altra limita a dire liberamente 'non fa per me o non va proprio'. E credimi, ho visto gente spendere follie sia su chitarre economiche che costose per tirar fuori quel che semplicemente non c'è. Ci vuol la possibilità/occasione di provare tante cose per farsi una opinione. E mi rendo conto che sia sempre più difficile rispetto a seguire le crociate di questo o quel youtuber
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 02/01/2024 ore 17:55:56
Hai risposto da solo a quello che per me vuole essere uno spunto di riflessione per un episodio sull'ultimo acquisto che ho fatto, e per la sola mia esperienza personale e di chi conosco : il blasone che limita..con gli occhi che diventano orecchie e il tatto diventa pupilla..
Ricordo ancora la mia BC Rich warlock made in Usa degli anni 90 che aveva un palissandro alto un dito, che le solite chitarre non hanno mai avuto né avranno mai.. Avrei potuto rettificare i tasti non so quante volte..questo per scrivere di un solo pregio tecnico. Altro che crociate di Youtubers..
Nel mio articolo parlo in modo evidente di un negozio fisico , che conosco, non di mercatini online. Altro esempio, lì hanno una Lorenzi che a quel prezzo sarebbe da prendere ad occhi chiusi, (maledetta mancanza di spazio e pecunia...), ma invece è lì triste da mesi, sola come un Calimero.. con tanti avventori che entrano snobbano, e cercano e vogliono il solito nome.
Tutto qui, probabilmente ho toccato un tasto che a leggere da alcuni commenti già di per sé è esemplificativo di quanto sia dolente
Rispondi
di Mkesse [user #56369]
commento del 02/01/2024 ore 22:11:31
Come concordo con la quasi totalità di quel che dici Cantrell, Antonio sinonimo di onestà commerciale da sempre, competente ed onesto, rispetto ad altri che non cito ma essendo di zona capirai....
Te lo dico da possessore di una Godin, ex di una Tokai, una Luca Rossi, una Maison acustica e di un fantasmagorico Brunetti Midi Mille, posseduto per anni una Carvin Dc127 venduta per una strato, e quando ripenso a quello che l'ha comprata che la paragonava alle sue chitarre di brand ben + famosi non si capacitava del perché avesse più voce + suono + tante cose ed in mano a lui che sapeva suonare molto meglio di me, ca@@o se suonava! ( Magari era una di quelle venute bene )
Alcuni dei miei più cari amici hanno bisogno di leggere sulla paletta il blasone ... Altrimenti storcono la bocca e gli occhi ... Non sempre magari, ma alle volte bisognerebbe fidarci più degli orecchi che della scritta sulla paletta.
Poi se parliamo di Blade (abbordabile ) Tom Anderson ( meno abbordabile ) Parker ( beh dipende dall'esosita' di cui vende) ... Sono di nicchia e di rivendibilita' più difficile .... Ma questi oggetti li compri per suonarli e devi comprare bene se poi vuoi rivendere senza rimetterci ....
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 02/01/2024 ore 22:41:21
Condivido in toto, hai centrato la questione a 360°
Rispondi
di ludusus [user #2549]
commento del 03/01/2024 ore 11:21:56
"Forse è un problema mio ma non ce la faccio proprio a leggere di chitarre che "svergognano" altre, o che le "smascherano" o che le "asfaltano". Come se ci fosse dietro chissà che disegno per fregarci sempre e comunque. Non voglio entrare nella discussione tokai/gibson, è proprio un atteggiamento che non mi piace leggere, non è una guerra, non è una rissa per strada. Se mi piace la tokai considerato costo, com'è lo strumento, come lo penso di eventualmente rivendere etc. la prendo, se no, no. Non deve sempre "svergognare" qualcuno."

MAI PAROLE FURONO SCRITTE MEGLIO.
E perdonate il maiuscolo, ma ci voleva. Bravo!
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 02/01/2024 ore 15:21:08
Fatico molto a credere a quello che dici.. ma non perchè dubito delle tue orecchie ma perche' la tua percezione del migliore e del suono bello è relativa a te e a quello con cui suoni e non c'è nulla di scentifico che avvalora la tua ipotesi
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 04/01/2024 ore 13:36:45
Parole sante, espresse senza prosa contorta e pomposa
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 02/01/2024 ore 23:46:27
Discorso quanto mai spinoso e di difficile gestione. Io parlo per esperienza personale. Ho avuto alcune Gibson, alcune Epiphone e da poco ho acquisito una Tokai SG cinese quindi chitarrina di circa 600€. Per quello che riguarda le mie orecchie le Tokai mi sembrano essere delle chitarre dal rapporto prezzo-qualità davvero difficile da battere. Certo è che le Gibson mantengono, per me, un fascino e una cura al dettaglio che raramente ho trovato in altre chitarre. La questione suonano meglio-peggio etc. etc. come detto da altri è una questione che ha poco senso perchè manca di oggettività. Se mi chiedessero consigli una Tokai? Risponderei sì senza dubbio. Mi chiedessero consigli una Gibson risponederei lo stesso sì se hai le disponibilità. Se mi chiedessero consigli una Epiphone risponderei ancora sì. Perchè tutto è relativo e va relativizzato alle nostre percezioni, competenze , esperienze, necessità e disponibilità economiche. Alla fine della fiera che sia Epiphone, che sia Tokai o Gibson è sempre la parte più piccola del fatto che sono strumenti fatti per tirarci fuori musica. Sono l'estensione delle nostre emozioni e conoscenze e per fare questo la marca fa poca differenza.
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 03/01/2024 ore 09:10:30
A parte che si capisce poco fra le locuzioni che usi ed i tuoi riferimenti personali, ma più che altro mi sembra che siamo alla fiera dell'ovvio e ciononostante con qualche contraddizione.
In primo luogo anche i muri sanno che una chitarra mediocre in un ampli ottimo, dà un ottimo risultato, mentre viceversa il risultato è poco di che. Inoltre scrivi che il tuo obiettivo era una telecaster, quindi un suono agli antipodi rispetto ad uno tipo Les Paul, per cui (al netto della competenza del Sig. Pippo), temo che anche il Jubilee avrebbe fatto il suo, regolato a dovere; mica per provincialismo, ma un certo Slash su quella combo ci ha creato una carriera ed un impero di endorsing. Ora, va bene che qualcuno corre dietro al marchio, ma non saremo mica tutti cani di Pavlov (preciso che non possiedo alcun Marshall).
A mio parere il commesso non ha fatto altro che mettere in evidenza come, usata a dovere e con un signor ampli, qualsiasi chitarra di buon livello (ed oggi il buon livello sta già in 600 euro) dà un risultato più che valido, ma qui occorre capire quanto conti la competenza del musicista rispetto al materiale e, per la mia esperienza, è la parte maggiore.
Buona musica
Rispondi
di savakingyes [user #50496]
commento del 03/01/2024 ore 09:34:40
La morale di tutta sta pappardella è che alla fine: "Ogni scarafone è bello a mamma sua".

Il suono per noi ideale (cioè quello che ognuno di noi ha o presume di avere in testa) è, resta ideale fintanto che non troviamo la combinazione magica (strumento/ampli/pedalini o strumento/modeler) che ci permette di farlo diventare reale.

E reale, cioè di autentico godimento per noi rimane, finché non sentiamo qualcosa o ascoltiamo qualcuno che ci fa ricambiare idea e sostituire, a livello inconscio, quel nostro suono reale con l'ennesimo suono ideale ed è lì... proprio in quel momento... che dal profondo ci risale la GAS avviandoci verso un altro periodo di insoddisfazione perenne.

PS: Tutto questo al netto dei marchi blasonati o meno, italiani o stranieri perché ripeto:" Ogni scarafone è bello a mamma sua"
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 09:53:41
Leggo con dispiacere che il senso dell'articolo non è stato compreso , se non da Mkesse.
Purtroppo ho toccato un tasto evidentemente suscettibile, ed è per me la conferma ulteriore anche di una certa brandizzazione del panorama musicale italiano .. , vabbè buona musica a tutti 😉🎸
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 03/01/2024 ore 10:16:52
Che noia... certo siamo tutti rinco@#iti... ma non solo in italia, eh, in tutto il mondo.
Guarda quanti idioti che sfoggiano ancora Gibson e Fender sui grandi palchi... artisti internazionali, milionari, ma tutti brandizzati... e quei marshall che trovi ovunque? Solo perchè hanno un bel logo riconoscibile... pfui!
Che noia...

Ogni volta che sento qualcuno lanciare "cacca" sui brand storici non posso fare a meno di pensare alla storia della volpa e l'uva... ma vabbè... ciclicamente è un argomento che torna.
E bada bene, non significa che Gibson e Fender facciano le migliori chitarre in assoluto... esistono decine di ottimi marchi, o strumenti artigianali che suonano bene tanto quanto... ogni chitarra fa storia a se. E solo che alcune hanno fatto più "storia" delle altre... se vuoi fargliene una colpa... ;)
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 10:24:50
Non è una colpa, in fondo vivono di rendita..., ma come tante emozioni che ognuno di noi ha giustamente e come giustamente riconosco dal tuo logo.
È solo che il nuovo fa paura (?) ed il "nuovo" non ha mercato qui da noi. Tutto qui.
Lo spunto di discussione dell'articolo era ben altro..😉

Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 03/01/2024 ore 10:47:14
Ma non è vero che vivono di rendita! Questa è la bugia!
Il fatto che una marea dei più grandi chitarristi in circolazione oggi utilizzi Gibson, Fender e Marshall è la prova che sono ancora gli strumenti preferiti da chi ha più autorità in materia. Piantiamola di dire che vivono di rendita perchè non è vero.
Al massimo possiamo dire che sono troppo costosi rispetto a materiali e manodopera... ma il prezzo è una questione di mercato e poco ha a che fare con la qualità intrinseca dello strumento.

Il nuovo non fa paura.
E' semplicemente che se uno ha costruito tutta la sua cultura musicale su certi suoni di riferimento, è ovvio che se butta una Les Paul in un Marshall (per fare un esempio) si sente subito a casa. E non c'è nient'altro che potrà far sentire la stessa emozione.
Sono i suoni di riferimento per intere generazioni che piaccia o no.

Il tuo idolo è SRV? Il suono più bello che potrai mai sentire è una Strato in un Fender boostato da un TS9.
Ami Slash? Il massimo sarà una LP in un marshall a cannone.
Angus Young? BB King? Hendrix? Jimmy Page? Se hai dei riferimenti (e tutti li abbiamo) ci sarà un suono che, anche inconsciamente, è quello che aneliamo... e 9 volte su 10 risiede in uno di quei grandi brand.

Questo non toglie che si possa tirare fuori roba buonissima da combinazioni totalmente "nuove"... ma fare questa continua comparazione tra marchi per dimostrare che questo è meglio di quello è abbastanza stucchevole.

Tra l'altro il nuovo non ha mercato qui da noi... perchè?
Ti risulta che all'estero la situazione sia diversa?
A me pare di no... sarà che io amo il blues, il rock classico e la musica black in generale... ma gli artisti che seguo per la stragrande maggioranza rimangono saldi sui soliti marchi, non vedo sto gran fermento di strumenti "alternativi" ne in america, ne in Uk...
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 10:53:49
Basta guardare su Reverb.com e vedere il fermento che c'è su marchi da noi nemmeno considerati per soprammobili, anche costosi.
Da noi mi confermi che il mercato è anche provinciale e che moltissimi suonano con gli occhi..ti faccio un solo nome fra i tantissimi: Lorenzi Guitars. Ho la certezza che lo snobbismo che subiscono diverse Strato che suonano e sono fatte da dio, una American Traditional od una Professional II Fender non la riceveranno mai. A costo di tutto..
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 09/01/2024 ore 09:41:27
Ciao, lo spunto dell'articolo almeno per me era chiaro, come chiare sono state le conclusioni sempre per me.
Stiamo parlando comunque di uno strumento limitited editiion (la Tokai Crossroads) che può di listino costare come la R8 che ho preso io una decina di anni fa, quindi sì può suonare molto bene o meglio di una serie standard idi Gibson, mica hai paragonato una Harley Benton o una Squier.
Quindi anch'io ti direi tieniti quello strumento che comunque è un qualcosa di particolare nel panorama chitarra.
Poi di Mezzabarba che dirti sono usati da grandissimi artisti ed è riconosciuta la qualità del costruttore, e sì gli italiani lo sanno fare bene il loro lavoro.
Bella la storia comunque qualcosa hai portato a casa e qualcosa per fortuna ti sei tenuto (la chitarra) e spero che ti terrai alnche il Jubilee, anzi attaccaci quella Tokai e fallo suonare a volume decente che ne ha bisogno!
Ciao
Ale
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 03/01/2024 ore 11:38:12
Mah, se il senso non è stato compreso, forse l'articolo non era chiaro.
Da quanto ho capito io, la tua teoria è che ci sarebbero in giro oggetti di ottima qualità che vengono snobbati a favore di altri di qualità inferiore, ma di maggior richiamo commerciale. In parte è certamente vero, ma sembra che la colpa sia di chi acquista e questo è il primo errore: è risaputo che su certi articoli, provare è fondamentale e ci perdonerai se non tutti abbiamo sotto casa un Pippo (o un Topolino o chi pare a te) pronto a farci provare un Mezza Barba o una Tom Anderson. Piaccia o meno il mercato lo fa anche chi vende.
Inoltre sconsideri completamente il listino: hai portato a casa un amplificatore ottimo, che viene costruito a mano in Italia e venduto ad un prezzo certamente proporzionale, ma che nulla ha a che vedere con i prodotti commerciali. Nei tuoi interventi citi le Tom Anderson che prendono polvere; si tratta di chitarre da 6.000 euro; per essere molto chiari, il costo di un'utilitaria usata. Ecco allora che, forse e senza che tu te ne abbia a male, chi vive nella vita vera potrebbe preferire avere un mezzo per andare al lavoro o poratre i figli a scuola piuttosto che uno strumento da strimpellare due ore a settimana e per questo accontentarsi di una America Standard ed un Marshall Jubelee che poi così scarsi non saranno se fior di professionisti li usano ed hanno usati.
Ciao
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 11:59:36
Tom Anderson usate non vengono 6mila euro, in negozio vendono carrellate di Fender americane e pure Custom Shop in confronto, ed il Mezzabarba l'ho potuto prendere solo con la permuta.
Ho una Jackson indonesiana con cui mi trovo benissimo, ma ho anche una PRS americana che ho potuto acquistare dopo aver venduto l'inverosimile e fatto la formichina per un bel po'.
Non parlo di possibilità economiche, scrivo di opportunità e scelte che vedo tanti fanno a prescindere.
Il fatto che certi marchi vengano mostrati più di altri...invece mi lascia da sempre perplesso.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 03/01/2024 ore 15:18:00
Dalla tua risposta è evidente che hai intrapreso una crociata e che non può esserci dialogo: pretendi di elevare a regola la tua personale esperienza: per me l'ampli possono avertelo anche regalato, resta il fatto che è un combo da 20W che costa 1.800 euro e se ci vuoi aggiungere il master 1.950. Come ho scritto uno strumento assai valido e di gran pregio, ma non puoi certo biasimare uno che acquisti un Marshall dsl20 o studio classic a meno di un terzo di quel prezzo. D'altra parte non vedo che colpa abbia un consumatore se nel negozio in cui entra gli fanno provare un Marshall, un Fender, un Friedman un Engl o qualsiasi altro marchio di grande diffusione, ribadisco che non tutti hanno un Paperinix pronto a volargli in soccorso.
Quanto alle Tom Anderson è evidente che non hai saputo cogliere il mio riferimento: il problema non è solo il costo in se', che comunque resta più alto anche sull'usato rispetto ai prodotti che ritieni deprecabili; prezzi minini dell'usato: american standard 1.000 euro, Tom Anderson 2.6000. Ma il guaio vero è che stai sostenendo una catalanata come fosse un dogma di fede, ossia meglio avere una chitarra bella e di qualità che una meno bella e di qualità inferiore, però ti dimentichi di scrivere che la prima costa più del doppio della seconda. A questo punto direi che non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello. Tanto ormai nell'assurdo siamo.
Ciao
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 15:47:20
No.... Parlo anche di una Fender Custom ..ed è evidente che può essere paragonata ad una Tom Anderson per la pecunia.
I nomi non li ho messi a caso... Quando parlo di Lorenzi Guitars è evidente che può essere paragonata a livelli di prezzo ad una American Professional 2 od una Ultra, ma che però ha la qualità di un Custom Shop fenderiano. Od una Tele Nash, chitarra assoluta, che sull'usato viene quanto una nuova Fender americana, e non ha lo stesso appeal.
Non so dove leggi che ritengo prodotti deprecabili.. , il Jubilee costa e feci sacrifici ugualmente per prenderlo, perché invasato dalla sua leggendaria aurea slashiana.., salvo poi ricredermi. Idem di una Tele Player che suonava e vibrava da dio da spenta, che ho poi customizzato a mio piacimento rendendomi più felice dopo esser stato deluso da una Tele Professional 2 che presi con permute per un malsano attacco di Gas .
Questo scrivo. Questo è lo spunto di discussione.
Che evidentemente non è stato colto per niente.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 03/01/2024 ore 16:38:39
Quindi alla fine è il solito discorso che Gibson e Fender costano troppo rispetto a quello che offrono.
Nulla di nuovo... l'hai un po' infiocchettato ma è la solita solfa.
Tra l'altro io sono pure d'accordo... oggi giorno non spenderei mai quelle cifre per una chitarra nuova.
Cioè non toglie che sono chitarre che suonano splendidamente e la gente non le compra solo per il nome.
Le Lorenzi suonano bene? Immagino di sì... ma sono pur sempre copie sputate di modelli storici. Nulla di originale o "nuovo" (se il tema era quello) e costano comunque un botto.

Nel caso specifico, a me pare naturale che molti preferiscano avere una VERA Stratocaster piuttosto che una copia... già che spendono migliaia di euro...

Se parliamo di modelli originali invece il discorso è diverso... ma lì, come dicevamo, subentra il condizionamento dei nostri modelli chitarristici... se ami B.B. King probabilmente sogni una semiacustica Gibson non una pincopallino anche se suona benissimo.
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 18:04:5
Anche se probabilmente è un discorso trito e ritrito.. , (ma altrimenti accordo per come nasce come forma anche di discussione potrebbe chiudere), è sempre significativo portarlo alla luce perché le testimonianze sono e possono esser diverse per ognuno di noi.
Personalmente non capisco la differenza fra VERA Stratocaster solo se Fender invece di un altro marchio, così solo la Les Paul Gibson meriti una spesa di migliaia di euro..., (o nel caso dell'amplificazione la mia esperienza anche con Mezzabarba in rapporto al Marshall), beh..per me non sta in cielo.
Ma evidentemente sono quasi l'unico a vedere ed a leggere il tono dei commenti...
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 03/01/2024 ore 18:43:37
Sarebbe più interessante leggere le tue motivazioni sul cambio col Marshall. Anche perché stiamo parlando di 18 contro 50 o 100 watt 'non facili' da far suonare. Quindi potrebbe essere un prodotto più adatto alle tue attuali esigenze (di volume o stilistiche). Ciascuna scelta spiegata è interessante come opinione, anche quella di dire prendo una Fender che se non mi piace la rivendo facile. Ti posso giurare che una Blade non suona come una Stratocaster. È meglio o peggio a seconda di quel che si vuole. Per me è diversa e ottima, ma non posso dire meglio o peggio. E la mia Strato 'classica' ha una serie di parametri che in Fender si trovano solo su modelli molto costosi. E credo sia una cosa voluta per far spendere. Però ci son semplici american standard che ho avuto per le mani o comprato per amici che suonavano dannatamente bene. Bisogna cercare e provare con mente aperta, però bisogna anche saper un po' quel che si cerca. Se non si sa, può aver un senso il suggerimento di prendere la cosa più costosa e rivendibile che ci si può permettere. È una strategia per limitare le perdite (che non condivido ma ci sta).
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 03/01/2024 ore 11:23:42
Trovo il discorso davvero sterile, sta assumendo le sembianze della battaglia tra digitale ed analogico. Chi usa i grandi marchi si sente più figo e più furbo perché solo quello suona bene ed ovviamente gli altri sono deficenti, chi usa roba economica che suona bene o roba di nicchia si sente più figo e più furbo perché sa ottimizzare quello che gli altri non sanno, perche ovviamente sono deficenti. Siamo alle solite. Se uno ama gibson e può permetterselo fa solo che bene a coccolarsi così. E se uno trova meglio una tokai ben per lui. Ultimamente c'è così poca musica in giro che ci si fa mille pippe su stupidaggini. Non trovo nulla di sbagliato nell'elogiare uno strumento che ti ha colpito, ma andare a fare paragoni ed assumere posizioni piuttosto estreme mi fa sorridere.
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 11:40:30
Perlomeno hai risposto allo spunto di discussione, cosciente che possa esser sterile o meno, (dipende anche dal punto di vista , negoziante , appassionato, professionista), in modo coerente, e sempre contestualizzandolo al panorama italico.
Rispondi
di melonstone [user #55593]
commento del 03/01/2024 ore 11:57:31
Mi sono dilettato, qualche giorno fa, ad ascoltare un godibile incontro su youtube con i fatidici "youtubers" nostrani, ovviamente esperti di chitarra. C'erano Fanton, Milieri, Barbetti (The GasTube, Vibly) e Riccardo (Febbre da Chitarra). Milieri (che tra l'altro è quello che ha il tocco chitarristico che maggiormente apprezzo) ha detto una cosa che mi trova completamente d'accordo. Per noi musicisti, ed in special modo per i chitarristi, lo strumento ed il desiderio che c'è dietro il suo acquisto viene rappresentato anche dal nostro immaginario rispetto a quello strumento. Quando acquisti una Gibson Les Paul sai anche di avere tra le mani un suono ed una chitarra che, se sei un fan dei Led Zeppelin ad esempio, rimandano direttamente a quella storia. Io la vedo anche come un messaggio di presentazione: quando salgo sul palco con la mia Gibson 335 sto anche comunicando il mio amore per il blues, per quel blues.
Ma poi sono anche un Hendrixiano, e proprio ieri ho ordinato il Mini Fuzz Face Jimi Hendrix Model, non solo e principalmente perchè cerco quel suono, ma perchè averlo in pedaliera mi fa sognare e mi fa dire "guardate, io sono un Hendrixiano". Vorrei fare un esempio con altri hobbies, tipo la moto. Ho un fratello appassionato di moto che per Natale si è regalato una Honda CB 1000 limited edition usata. Io non sono un biker, e quindi gli ho chiesto perchè di tanto investimento, e lui mi ha risposto che è un amante del mondo Honda e di ciò che la Honda rappresenta nel panorama motociclistico. Insomma, nel mondo degli amatori, l'oggetto del desiderio rimanda anche al nostro immaginario...
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 15:32:07
Capisco bene quello che scrivi, ma dagli altri commenti mai avrei pensato che il tasto premuto fosse così suscettibile a diversi lettori ed appassionati, che non hanno risposto certo in questi termini, ma con il forte sospetto di esser quasi provocati ... 🤷 😉
Rispondi
di ludusus [user #2549]
commento del 03/01/2024 ore 16:06:52
Quanto il suono può dirsi senza fama a tanti? Quanti di noi si compiacciono di possedere un Marshallone rispetto a un ampli Custom italiano e ascoltano guardando? Così come per le chitarre, eccetera.

quindi chi compra custom shop italiano (o straniero) ha un suono migliore? Non capisco.

Ho sentito diversi musicisti con suoni bellissimi e strumentazione più che ordinaria... forse il segreto è saperla usare!

E non per buttare m..da sul custom shop, te lo dice uno che ha due ampli boutique italiani e elettriche di liuteria...
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 16:42:48
quindi chi compra custom shop italiano (o straniero) ha un suono migliore? Non capisco.

Ti rispondo subito.. ed il senso è questo : No , non ha un suono migliore. Puoi averlo con strumentazione ordinaria, o con strumentazione di alta gamma ad un costo comunque inferiore perché con meno appeal .
Importante è saperla usare.
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 03/01/2024 ore 16:52:59
Sebbene, come ho già scritto, ritengo che ogni strumento vada provato e anche capito (e purtroppo non sempre è possibile) non vorrei sminuire il discorso del 'marchio'. Ha di per se un valore intrinseco che non si può far finta non esistere, piaccia o no. E oggi come oggi non è facile diventare uno dei marchi 'famosi'.
Racconto una storiella. Dieci anni fa su queste stesse pagine c'è stata una 'invasione' del made in italy. Se non usavi i pickup 'italiani', le 'casse leggere italiane' e gli amplificatori M italiani, non avevi capito nulla, regalavi i soldi etc. Dei tre non sono riuscito mai a provare nulla (mea culpa) ma ora vedo che i pickup forse non esistono più, le casse boh, e la M è diventata Mezzabarba, a dire che la M precedente era un po' così così e questa è il nuovo top di gamma. Mosse assolutamente deleterie per costruire un brand. Il risultato netto è un mercatino innondato di M usate a prezzo di realizzo. Nel frattempo un altro liutaio criticatissimo è riuscito a metter i suoi strumenti in mano a più o meno famosi e si ritrova a vendere (bene) anche negli States. Quel che voglio dire è che fare e VENDERE son due cose diverse, non ha senso criticare chi sa vendere bene. Ha senso solo approfittare di chi non sa vendere per prendere ottimi strumenti a buoni prezzi. Se i prezzi son troppo altri, entri in competizione con chi oltre al prodotto ha pure il marchio dalla sua. Se non ho capito male hai rientrato la Jubilee? E' ancora in negozio? O è già stata venduta?
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 17:08:15
Non è una critica per chi sa VENDERE ma un punto di vista su chi sa comprare o sa cosa comprare. L'articolo voleva essere uno spunto in merito, per discuterne in questa comunità, per chi ha saputo coglierlo....
La Jubilee non saprei se è ancora in negozio, sono passati già diversi giorni ma ci sono state le feste di mezzo
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 03/01/2024 ore 19:09:45
Capisco bene il ragionamento che hai fatto (anche se comprendo anche il punto di vista di RedRaven). Sono una persona fortunata, posso permettermi cospicui acquisti online e sono pieno di chitarre famosissime e di ampli famosissimi, selezionati attraverso vari tentativi (perché poi l'orecchio migliora sempre più e nella lotta chitarra blasonata vs chitarra blasonata a volte vincono entrambe e a volte c'è una perdente). Accanto a questi strumenti più famosi ne ho sempre altri che a mio parere sono fantastici eppure nel mercato sono di nicchia, poco conosciuti e a volte li vedo svalutatissimi sul mercato dell'usato. Personalmente me ne frego tanto io me li godo ugualmente, non li devo mica vendere e li alterno con gli strumenti più blasonati.
Però da osservatore neutro vedo magari lo youtuber che introduce uno strumento e il giorno dopo qualcuno va subito a cercarlo per comprarlo solo perché gli è stato ben impacchettato. Poi magari vedo una Schecter Traditional custom shop a un prezzo ridicolo e nessuno la calcola, anche se è un chitarrone. Stessa cosa con le Tom Anderson, in Italia poco considerate e infatti giacciono in un angolino dell'usato. Oppure lo youtuber parla dei tali pick up e poi magari nessuno si calcola i Monstertone che a mio parere se godessero di qualche marketing venderebbero a quintalate.
Gli amplificatori Brunetti svenduti non sono, anzi sono ben considerati nella nicchia, ma se godessero di una spinta avrebbero una considerazione dieci volte maggiore vista la qualità notevolissima.
E però non mi dispero mica, anzi sono serenissimo, perché è ovvio che il mercato va principalmente in due direzioni: lì dove ci sono i nomi che hanno fatto la storia del rock e lì dove ci sono dei bravi comunicatori vengono assoldati da qualche marchio e riescono a creare un certo clamore momentaneo (una bolla) su qualche strumento.
P.s. comunque il discorso dello sverniciare lo trovo molto personale e anche svilente per quello che è il messaggio soggettivo del post.
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 03/01/2024 ore 19:41:55
Mi dite dove trovate tutte queste Tom Anderson impolverate e invendute? A 3000 euro allora sì ne vedo anche io
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 03/01/2024 ore 20:02:03
Infatti non le vendono. Devi vedere da quanto tempo stanno lì.
Ti dico solo che in questo momento una Tom Anderson HSS viene venduta su un gruppo FB a 1600 euro. E mi ricordo di una Tom Anderson qualche anno fa a cui il povero proprietario per la disperazione ritoccava il prezzo di mese senza mai trovare acquirente. A un certo punto, dopo due anni, stavo quasi per comprarla a 1800 per compassione, ma poi non lo feci perché avevo altre priorità. Sempre in un mercatino ce n'era una rossa marezzata a un prezzo bassino e penso sia ancora lì, anche se il venditore dopo qualche anno si è scocciato di tenerla invenduta a un prezzo basso e l'ha rivalutata. Le due Tom Anderson che ho comprato (nuove) le ho pagate un botto (adesso costano ancora di più, hanno raggiunto prezzi bestiali) e so già che se le mettessi sul mercato dell'usato non le venderei facilmente anche abbassando il prezzo. Grazie al cielo non ho necessità di vendere e me le godo alla grande perché sono fantastiche. Una delle due è un capolavoro, a mio parere.
Ma non vorrei fissarmi su un marchio. Cerco piuttosto di cogliere invece il discorso di Cantrell. Dico solo che ho venduto in cinque secondi a prezzi fantastici chitarre che avevo comprato e da cui non ero rimasto molto impressionato, solo perché c'era un certo nome celebre sulla paletta ad accompagnare il nome del marchio (non sto parlando male delle signature in genere, perché ce ne sono di superlative). Un paio di volte ho persino sconsigliato qualcuno di comprare lo strumento che vendevo in cambio del suo strumento, perché ritenevo il suo strumento migliore del mio ma il mio era più desiderato solo perché qualche youtuber ne aveva improvvisamente parlato o perché c'era il nome magico sopra.
Preciso, non ritengo scandalose queste cose, anzi sono naturali e comprensibili. E penso che questo volesse essere l'obiettivo del post di cantrell: farci una chiacchierata su questo fenomeno.
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 22:18:31
Finalmente. Ti Lovvo.😉
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 03/01/2024 ore 19:20:31
Secondo me è l'impostazione del discorso che fa acqua. Io al posto tuo invece di fare tanti giri di parole e denigrare qualcosa in favore di qualcos'altro avrei detto: ho questo equipaggiamento che mi fa impazzire - è composto così - me l'ha consigliato tal dei tali - vi faccio sentire come suona e via. Poi si poteva aprire una riflessione sul costo dei grandi marchi e sul fatto che ci sia roba altrettanto buona o meglio a meno soldi o circa per le stesse cifre. L'avrei trovato più interessante e meno "antipatico" come approccio. Così sembra molto: " sono più furbo degli sprovveduti che prendono Marshall e Gibson". Poi probabilmente non era il tuo intento ma è quello che ho percepito io.
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 03/01/2024 ore 21:03:4
Sono d'accordo: l'articolo è scritto in maniera molto equivocabile e non si capisce bene dove voglia andare a parare con questa specie di "rivelazione miracolosa" molto sterile....

sembra una confessione di scelte sbagliate avute in passato...
sembra un inno al negozio reale VS gli shop online
sembra un "la copia a meno Euro è meglio dell'originale costosissima"
sembra un "meglio l'artigianale del prodotto in serie"
sembra un "svegliatevi gente!"
...boh sembra tutto e niente....
(ma la redazione non legge gli articoli prima di pubblicarli?)

Cantrell se sei contento della tua Tokai nel Mezzabarba molto bene così: suonaci bella musica e ti ascolterò sempre volentieri
Rispondi
di Krippo [user #752]
commento del 03/01/2024 ore 20:32:0
Personalmente (e con la dovuta cautela) trovo che la vera differenza tra il marchio blasonato e diciamo chitarre (copie o meno) più economiche non stia tanto nel "suono".
Un ampli decente ed un uso consapevole degli effetti possono veramente "avvicinare" i due mondi.
Quello che ho potuto constatare personalmente è che lo strumento di rango a livello di "ergonomia", quindi peso, maneggevolezza, rifinitura e setup è ancora parecchio superiore, il che non vuol dire che strumenti più economici non possano esserlo, ma che lo sono solo episodicamente e dopo interventi mirati.
Esemplifico: una Volkswagen può fare i 300 e 0/100 in 4 secondi, ma guidare una Maserati resta un'altra cosa.......
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 03/01/2024 ore 22:38:24
Ok, ma il tema dell'articolo è un altro. Non è blasone contro copia, ma nome celebre contro nome meno celebrato. Perché fa l'esempio della Tokai sì, ma fa anche il nome Mezzabarba. Se ci troviamo di fronte a Mezzabarba, quanti la sceglierebbero rispetto alla concorrenza estera (ad esempio Bogner)? Ci sono tante ragioni per cui potremmo non sceglierla, alcune legittime e comprensibili, tipo che Steve Lukather usa Bogner (l'acquisto emotivo è alla base di tante nostre scelte e non è una brutta cosa); o perché le concorrenti sono più rivendibili; oppure perché abbiamo un orecchio di cui non ci fidiamo. Non penso che l'articolo riveli alcuna verità, però è uno stimolo a riflettere sulle nostre scelte, niente di più e niente di meno, se non ho frainteso.
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 22:48:45
Finalmente. Ti Lovvo come Francescod, davvero.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 03/01/2024 ore 22:50:23
Sì, ma so sempre io. :))
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 03/01/2024 ore 23:23:48
Ah ..ecco 😂 😉
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 04/01/2024 ore 16:49:40
anche io sono di questo avviso; la mia gibson è la migliore chitarra che ho, e forse la migliore provata, e quasi esclusivamente per manico e tastiera. Mi sento a casa, quando la suono!
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 04/01/2024 ore 01:01:2
Ciao ragazzi l’articolo è provocatorio e lo sarò anch’io.
Prima di tutto a svergognare se mai è il chitarrista, visto che ci si sente sempre in competizione. Gli strumenti molto meno visto che spessso siamo noi a non saperli valorizzare.
Per quanto riguarda il Mezzabarba non è nulla di speciale, è uno dei tanti. Uno dei tanti amplificatori ottimi che non è così tanto conosciuto. Girando tra vari paesi ho visto ottime realizzazioni dovunque. Il difficile è fare crescere il marchio e farsi apprezzare globalmente. Anche perché chi ci riesce è da decenni che ci lavora.
Volevo dire solo che non se ne può più degli articoli che dicono che le harley Benton suonano come le Fender custom shop. Finiamola. Io credo che ognuno dovrebbe prima di tutto fare solo una cosa: comprare solo chitarre da tremila euro in su e basta. Se gli piacciono le chitarre belle, altrimenti è uno di quelli a cui le chitarre belle non piacciono. Scuse sul valore / prezzo non ne voglio sentire. Le chitarre non si comprano a “euro al chilo” si spendono tutti i soldi che servono a comprarle, per me 100 euro o 3.000 euro non conta: compra quella che più ti piace. E voglio vedere quanti mi diranno: lo la HB a me piace di più della Gibson Custom Black Beauty.
Non voglio nemmeno sentire quelli che mi dicono “non ho soldi”. Balle. Ce li avete. Comprano la HB da 100 euro e poi vanno in vacanza e spendono 2.000 euro d’estate e 1.000 euro d’inverno. A voi non piace la chitarra, a voi piace andare in vacanza.
Basta. Ho finito. Adesso ditemi se ho torto.
Saluti e buon anno.
Per quanto riguarda invece l’unica cosa che conta (suonare) qualunque chitarra va bene.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 04/01/2024 ore 21:53:3
Posso essere d'accordo su tante cose che hai scritto ma quando affermi "Per quanto riguarda il Mezzabarba non è nulla di speciale, è uno dei tanti. Uno dei tanti amplificatori ottimi" ti contraddici da solo, per il semplice fatto che gli amplificatori ottimi costruiti in un certo modo con certi componenti sono una nicchia del mercato, una forte minoranza numerica, quindi tutto è tranne uno dei tanti.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 05/01/2024 ore 16:08:35
Sono completamente d'accordo. Anche sulla parte del "non ho soldi". Non devi comprare 400 chitarre, se ne vuoi una di qualità risparmi, la trovi usata, aspetti. Può dirlo solo chi già non va in ferie, non beve, non fuma, non va in sala prove, non ha un cellulare da centinaia di euro etc etc.
Rispondi
di geoffmostoes [user #35723]
commento del 04/01/2024 ore 07:31:06
È un vero peccato che tu veda il suonare come un sentirsi sempre in competizione ...
Poi quando dici che bisognerebbe comprare solo chitarre da 3000 euro in su per avere chitarre belle mi hai fatto morire...
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 04/01/2024 ore 10:39:46
commento forte e provocatorio, da considerare come caso estremo. ma non leggo falsità...forse non c'è davvero necessità di spendere quelle cifre per tutti i marchi, ma a volte sì. E ci sono priorità in gioco.
Rispondi
di geps [user #37612]
commento del 05/01/2024 ore 08:50:19
In italiano?
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 05/01/2024 ore 16:12:23
Quando si parla di chitarre, ampli, ma anche microfoni e simili, si parla di tecnologia vecchia che è rientrata della progettazione spesso da decenni. è ovvio che chi è arrivato prima ha preso il grosso del mercato.

Basta ricordarsi che si tratta sempre di roba fatta in serie in gran parte con macchine CNC, che tagliano uguale che siano in corea, canada o USA, e che non c'è nessuna magia dietro.
Rispondi
di nicostop [user #19313]
commento del 05/01/2024 ore 18:05:16
Provo a fare una analisi logica di quanto scritto nel post originale.
1- Lo strumento va provato.
Non si può non essere d’accordo.
Poi può non essere possibile provarne più d’uno uno dopo l’altro con la medesima catena del suono perché a- si acquista online, b- non ci sono uguali strumenti in negozio o non ci sono “antagonisti” c- non abbiamo con noi il nostro strumento.
Ovviamente il test di confronto diretto aiuterà, ad esempio, a meglio apprezzare un outsider ben riuscito rispetto a un presunto primo della classe che suona poco e male (vedi punto 3).
2- il feeling col manico è altrettanto importante. E qui non mi pare ci sia da discutere: ognuno ha le proprie impressioni e preferenze.
3- il setting ha la sua importanza: si sono viste Gibson che pur con le regolazioni del ponte a fine corsa non riescono ad avere un setup accettabile per errori nell’angolazione del manico, solo per fare un esempio. Ormai il Pleck viene utilizzato anche su entry level, quindi differenze sul posizionamento corretto dei tasti sono un ricordo di anni fa. Nondimeno alcune chitarre di marca hanno note che non suonano bene, sono “mute”, e si stoppano subito per problemi di risonanza e frequenze che si elidono.
Per quanto può valere, racconto una mia esperienza con Telecaster. Entro in un famoso negozio di Milano con il budget per una American Standard, e dopo aver provato 18 chitarre, me ne esco con una Squier Classic Vibe 50 e ancora 1.200€ in tasca. A parte due Custom Shop (delle 4 presenti…) e una Thinline (che avevo già), era quella più risonante, coi pick-up più bilanciati e rispondenti in frequenza e con un sustain infinito. Degno complemento della mia AVRI 52 cui si è ispirata la Fender nel far confezionare in Cina quella che non riesco a definire semplicemente una “copia” low-cost.
In conclusione: concordo con l’autore del post, forte anche del fatto che dopo 30 anni di caccia e almeno 40 chitarre provate, tre anni fa ho trovato finalmente la Firebird che mi suona sotto le dita. Buona musica a tutti quelli che ce l’hanno fatta a leggermi fino in fondo, e che non saranno necessariamente d’accordo con me.
Rispondi
di milianomassi [user #18789]
commento del 05/01/2024 ore 19:00:12
Non ho capito quasi niente del post...comunque, tra i miei ampli (italiani e non) ho un Silver Jubilee dell'87 e una Masotti monocanale. Splendidi entrambi, con sonorità diverse che uso a seconda del suono di cui ho bisogno.
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 05/01/2024 ore 22:04:17
Mi scuso con Mezzabarba se non sono stato chiaro e ringrazio il lettore che mi ha corretto. Grandi ampli, di nicchia. Volevo solo dire che anche se di nicchia ci sono comunque abbastanza produttori per soddisfare noi tutti. Buon anno a tutti ancora
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 05/01/2024 ore 22:06:41
Se posso ancora aggiungere, senza tediarvi troppo, a volte in negozio quello che frega è:
- dal lato soggettivo la strumentazione collaterale che usiamo (ampli, pedale…), l’ambiente (stanza o open door) e il volume permesso
- dal lato oggettivo un differente setup dei vari strumenti che usiamo (fatto bene, fatto male)
Rispondi
di lolloguitar [user #48123]
commento del 06/01/2024 ore 21:32:10
Solite storie... fantomatiche chitarre da 300 euro che suonano meglio delle custom shop. Prego, compratele pure tutte!! Sono li proprio per questo, per ammiccare alle chitarre vere e tra qualche anno essere smontate a pezzi o diventare legna da ardere per il camino. Fender, gibson, prs, etc.. paghi la qualità, il marchio, la tenuta di valore ma soprattutto l'affidabilità negli anni rispetto a strumenti fatti con materiali pessimi che solo sulla carta e agli occhi (o nelle mani) di persone inesperte sembrano la stessa cosa! il suono dipende da centinai di fattori... non ha senso stare qui a parlare del nulla! ci sono liutai che fanno ottime chitarre? certamente! ci sono anche liutai che fanno dei comodini e le vendono per chitarre... le paghi 2000/3000 euro e quando le vai a rivendere il negoziante ti mette una bella mano sulla spalla e dopo averti guardato con compassione ti dice di riportartela a casa o di lasciarla in conto vendita. Altrimenti puoi sempre mettere un annuncio sul mercatino a prezzi ridicoli e scrivere "solo per chi veramente se ne intende"! Una custom shop, ad esempio, ti segue serenamente per tutta la vita! vale 5000/7000 euro? dipende!! è come la storia dell'elettricista che ti cambia il fusibile... 1 euro per il fusibile e 99 euro per farlo bene, sapere quale era da cambiare, aver messo quello giusto, essere venuto a casa etc... I grandi marchi paghi tante altre cose oltre ai materiali, se ti interessano bene altrimenti una bella tokai o una bullet e sei in pace!
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 06/01/2024 ore 23:01:53
chapeau
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 07/01/2024 ore 19:00:47
Tutto condivisibile, anche se la Tokai in oggetto è una signora chitarra da 2.700 euro, non proprio una Bullet. :)
Rispondi
di fab-for [user #62742]
commento del 08/01/2024 ore 11:38:
è una mezza verità pure questa. Le chitarre non suonano, sono suonate, infatti uno come @OliverJR da 300 euro di HB+pickup Gibson, ben settati e ben suonati ti tira fuori della gran bella roba. Se sei scarso, inutile buttare soldi in strumenti, meglio spenderli in lezioni di chitarra. Ovviamente non mi riferisco a te in particolare.
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 08/01/2024 ore 12:55:57
Non voglio assolutamente entrare nel discorso ma ci tengo molto a ringraziarti per questo commento, mi sento veramente onorato. Grazie veramente ❤️
Comunque la HB è un b-stock da 160 € 😁 quel modello li nuovo di pacca viene 199€ se non hanno cambiato i prezzi
Rispondi
di fab-for [user #62742]
commento del 08/01/2024 ore 13:04:50
però non hai messo in conto il pickup Gibson 😁
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 08/01/2024 ore 13:12:2
Giusto, pensavo ti riferissi solo alla chitarra 😁 la quotazione di quello non la conosco perché lo avevo già a casa, ma credo che stiamo dentro ai 300 euro totali ;)
Rispondi
di cantrell [user #5157]
commento del 08/01/2024 ore 14:03:5
Confondere la Tokai Crossroad con una Squier , vuol dire non interessarsi al panorama "strumentale" che offre il mercato. E nemmeno interessarsi a leggere l'articolo visto che l'eventuale confronto sarebbe con una Les Paul standard in relazione al costo ed al blasone...
Evidentemente dai commenti non solo si suona con gli occhi , ma si legge però anche con le orecchie..
Totalmente fuoristrada rispetto alla pulce che ha dato l'articolo
Quando diversi addetti ai lavori mi parlano di mercato provinciale in Italia , beh da tutti questi commenti non posso dar ragione..
Rispondi
di frankpoogy [user #45097]
commento del 07/01/2024 ore 14:29:33
Concordo con l'autore del post, la prova pratica della strumentazione può fare vacillare le iniziali intenzioni di acquisto (che possono anche essere condizionate dall'immaginario inevitabilmente associato a certi marchi) e dirottarle in modo inatteso e sorprendente.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 08/01/2024 ore 20:22:07
Non ho capito un granché....alla fine comunque credo che il senso del post sia che con un ampli buono suona bene anche una Tokai!!!
Scherzo ovviamente, ma non credo di esserci andato troppo lontano... cioè su un Mezzabarba o comunque un ampli di ottima fattura (Carr, Milkman, Tone King, Victoria e chi più ne ha più ne metta) è piuttosto facile far suonar bene una chitarra. L'ampli è molto importante nella catena del suono, soprattutto su suoni puliti.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 09/01/2024 ore 17:06:28
...quello che è sfuggito ai più è che la Tokai in questione è una MIJ da quasi 3000 euro... ci manca solo suonasse male!
Comunque nella qualità del suono finale l'ampli conta almeno un 70 - 80%... non di rado ho visto suonare chitarre da migliaia di euro in ampli da 4 soldi con risultati terribili...
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 10/01/2024 ore 10:56:4
infatti l'ho scritto ieri più su, ci son modelli che costano quanto ho pagaro la mia R8... è cetamente un'ottima chitarra su di un ottimo ampli, e come dovrebbero suonare assieme se non bene?!?!?
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 10/01/2024 ore 12:19:57
Sono d'accordo con te. Le tokai MIJ sono strumenti eccelsi e per quella cifra come direbbe Lillo "e falla pure suonare male?!" Al di la di questo credo che la discussione principale è stata legata al fatto che i marchi blasonati vanno sempre di moda a cifre assurde per una sorta di effetto placebo che danno i grandi nomi mentre marchi meno famosi (vedi Tokai) spesso vengono snobbati.
Su questa discussioni io personalmente penso che in parte sia vero, ma che in parte certi marchi hanno una storia così forte e radicata che è difficile non cedere al fascino e spesso nel prezzo della chitarra paghi anche un pò questo. E per me ci sta.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 10/01/2024 ore 14:56:57
Si hai ragione, non avevo colto che la Tokai era una chitarra di questo valore.
Quindi chitarra da 3000 euro su Mezzabarba...ovvio che suona bene. Quindi mi sfugge ancora di più il significato dell'articolo.
Che si può aver un bel suono senza ricorrere ai brands noti?
Certo, metti una Pensa su un Milkman e avrai un bel suono!
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 09/01/2024 ore 19:28:06
Ennesima conferma della vecchia regola, l'ampli e' la parte piu' importante in una catena. Una chitarra eccelsa con un ampli mediocre suona mediocre; una chitarra mediocre su un ampli eccelso suona come minimo molto bene.
Ottima scelta.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 10/01/2024 ore 12:15:11
Più vado avanti e più questa cosa la vedo confermata. Infatti sto valutando sempre più di investire su ampli piuttosto che accumulare chitarre che, anche se eccezionali, se le attacchi ad un ampli scarso te le puoi pure dare in faccia.
Però molti noi chitarristi sembra che non riusciamo ad afferrare questa cosa.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 11/01/2024 ore 11:31:20
Sì, ma qui abbiamo un ottimo ampli e ANCHE una super-chitarra: non è la Tokai da 500€, questa se la gioca con le Custom Shop americane :)
Se questa coppia di strumenti di razza (e costosi) non suonasse più che bene, allora sì che sarebbe una notiziona!
Il fatto è che l'articolo non è molto chiaro e ha generato molti malintesi.
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 11/01/2024 ore 17:15:18
Infatti. Quelli della regola sono gli estremi, con tutte le sfumature possibili nel mezzo. Un altro modo di leggere il tutto è, nel dubbio sul suono, partire sempre dall’ampli.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 10/01/2024 ore 19:18:
Credo che il senso dell' articolo non sia :Chitarra economica che suona come quella costosa, ma chitarra meno famosa vs soliti noti.
I giapponesi ( e altre nazionalità) sanno fare ottime chitarre.
Per qualcuno magari potranno risultare asettiche, con meno carattere o più "leccate" rispetto a quelle con il " carattere" , qualsiasi cosa questo voglia dire.
Ma sono ottimi strumenti da lavoro.
Non hanno il mito, in questo in America sono maestri nel crearlo... Come le Harley Davidson, moto per chi non ha idea di cosa voglia dire andare in moto se non a passeggio ( scherzo, ma rende l'idea).
O iPhone meglio di tutto il resto...e ti fanno credere di avere acquistato un gioiello invece di un telefono perché ti danno l'esperienza del packaging da scartare...
Le chitarre non le sanno fare solo in America...
Solo che se vedi una F, una G o una Prs a 3000 euro ti convinci che è normale e che stai pagando " lo strumento".
Se vedi una Giapponese allo stesso prezzo , invece di provare a capire cosa offre, la stai già pagando troppo...
Senza entrare nel discorso rivendibilita', lì sappiamo già come gira il mondo...
Rispondi
di carlaccio [user #6262]
commento del 12/01/2024 ore 06:36:29
Interessante, purtroppo non ho decifrato i numerosi messaggi di Radio Londra che contiene , ma interessante.
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