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Perché la ASAT non è un semplice clone Telecaster
Perché la ASAT non è un semplice clone Telecaster
di [user #116] - pubblicato il

Non una banale “chitarra in stile Telecaster”, la ASAT è l’evoluzione del classico americano plasmato dalle mani dello stesso Leo Fender. G&L ne illustra le unicità in un video ufficiale.
G&L è uno di quei marchi fortemente supportati dai professionisti e dagli appassionati di lunga data, ma che raramente si espone ai riflettori con modelli inediti o stravolgimenti del catalogo. Tra l’altro, l’eredità che si porta dietro è impegnativa: l’azienda è stata fondata da Leo Fender insieme al socio George Fullerton, e rappresenta l’ultima avventura del creatore delle bolt-on californiane per eccellenza.
In casa G&L, Leo ha continuato il suo percorso di studio ed evoluzione sullo strumento elettrico, a volte mettendo a punto shape nuovi, altre volte applicando accorgimenti quasi invisibili all’occhio ma sostanziali sulla base di strumenti per lui storici, come la single-cut ASAT e la double-cut Legacy.

La ASAT in particolare può apparire come una delle tante chitarre ispirate alla più antica delle solid body Fender, ma nasconde in realtà delle innovazioni tecniche esclusive, che sono divenute nel tempo dei capisaldi per tutta la produzione.
G&L mette ora al centro della scena proprio la ASAP, in versione Special, per un approfondimento ravvicinato delle caratteristiche che Leo ha pensato per lei quasi quarant’anni fa e che ora la rendono unica rispetto alla concorrenza.



Tra gli elementi distintivi della ASAT spicca il ponte Saddle-Lock, creazione di Leo con la visione di donare un sustain superiore e una risonanza acustica importante.
La caratteristica “cornicetta” tutto intorno, con due viti sui fianchi, ha lo scopo di tenere le sellette al loro posto e vicine tra loro, così da fornire maggiore stabilità alla struttura e ottimizzare la trasmissione delle vibrazioni. Allo stesso modo, la base del ponte ha una sorta di prolunga che “entra” in parte all’interno del body per massimizzare la trasmissione attraverso l’intero strumento.

Non da meno è il comparto elettronico, che ruota intorno a due pickup Jumbo MFD.
La sigla sta per Magnetic Field Design e rappresenta un brevetto G&L che si differenzia dai classici single coil per la presenza di un unico campo magnetico rivolto in una sola direzione contro il doppio campo che, nei pickup convenzionali, viaggia dalle espansioni polari verso la barra magnetica alla base.
Ciò permette un output consistente e dettagliato con un buon rapporto segnale/rumore senza dover ricorrere a doppie bobine né ad avvolgimenti importanti e risultando così in pickup dalla struttura schiacciata, sottile e larga che può ricordare l’estetica dei pickup in stile soapbar realizzati alla fine degli anni ’50 per le Fender Jazzmaster, con una purezza sonora in grado di tenere testa a modelli assai più recenti.

Perché la ASAT non è un semplice clone Telecaster

La ASAT Special è uno dei modelli più rappresentativi del catalogo G&L, in grado di conservare lo stile classico di uno strumento vintage da manuale e infondervi innovazioni tecnologiche che ancora oggi risultano all’avanguardia sul mercato. Sul sito G&L è raccontata a questo link, con approfondimenti su tutti gli accorgimenti tecnici che la distinguono.
asat special chitarre elettriche g&l
Link utili
ASAT Special sul sito G&L
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di Sykk [user #21196]
commento del 21/04/2024 ore 08:04:16
Leo Fender non ha mai smesso di voler migliorare i suoi strumenti, ritengo le G&L progettualmente superiori alle Fender, anche se chiaramente la fascia di prezzo ha il suo peso.. una strato Ultra è meglio di una G&L coreana.
Ma volendo restare in fascia sotto i 1000 ho preferito una Legacy Tribute per il tremolo, il controllo toni, e anche il colore che su Fender non trovavo.
Pickup sostituiti solo perché volevo i noiseles.
Forse se avessi trovato l'usato giusto però avrei preso una player plus, non voglio fare l'ipocrita, il blasone ha sempre il suo fascino.
Rispondi
di vilorenz [user #2546]
commento del 21/04/2024 ore 10:14:10
Sono felice possessore di una Legacy tribute series da oltre un decennio. Nei mesi scorsi ho trovato una Asat special sempre tribute usata del 2005 in ottime condizioni. Chitarra ottima, che mi diverte molto. Il Suo pregio più grande è l'escursione dinamica. Dal pulito al crunch solo dosando le pennate. Spettacolo!
Rispondi
di allisonguitar [user #52659]
commento del 21/04/2024 ore 10:38:00
Qualcuno mi sa dire qualcosa della Fallout? Mi ha sempre incuriosito...
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 21/04/2024 ore 21:37:32
le G£L hanno secondo me cose belle e cose meno belle. le cose belle sono: cura nei dettagli, costo corretto, manico corposo, comodo, tasti posati bene, shape perfetto, insomma un manico sempre straordinario, peso dello strumento bilanciato, originali ed eleganti quanto basta, tranne alcune colorazioni un po' demode'.
l'unica cosa meno bella è il tiro eccessivo dei pickup. ma a qualcuno che tira parecchio l'amplificatore cio' fa piacere.
Rispondi
di malamax [user #14352]
commento del 02/05/2024 ore 11:10:13
Ho avuto un’ ASAT Classic Semihollow “ceduta” a mio figlio, è una chitarra eccezionale, sia per il suono che per costruzione. Comoda, leggera e versatile. I MFD fanno la differenza.
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