Sono riuscito a vedermi il discorso d'inaugurazione sul sito del NY Times e confesso di essere rimasto - acnora una volta - colpito dall'eleganza e dalla forza dell'eloquio di Obama. Un discorso lagrime e 'ssangue, tiratevi-fuori-la-paglia-dal-culo come dicono qui in isvizzera. mai un accenno di polemica, il piede mai a pigiare sul tema della paura e del terrore. Cazzo.
Poi mi faccio male. Cerco il discorso inaugurale di Bush Jr del 2001. Che pena. Fa paura immaginare che un popolo abbia potuto eleggere un individuo simile. Parla come parlerebbe il presidente del circolo ricreativo, con un accenno di un sorrisino di autocompiacimento (incredulità?) sulle labbra. Ogni tanto consulta il foglietto degli appunti. Che pena, appunto.
Se poi vai a paragonare le inquadrature della folla - non c'è paragone che tiene. Il campo lungo sui sostenitori di Obama, alcuni (molti) arrivati anche dall'estero (!) è impressionante. Il che fa pensare che forse gli USA potranno davvero iniziare a voltar pagina. Lo spero.
Il fatto invece che le borse scendessero non vuol dire nulla - non sono eventi collegabili tra di loro. L'unica cosa che mi fa paura è che la "bella faccia" di Obama possa essere quella che serve per far digerire al mondo la notizia di un'eventuale "chapter 11" sul debito americano, già ora di fatto ingestibile. Vuoi mettere doversi sorbire quel genere di annuncio - "dear friends...!" - da un McCain?
Paul