Solamente oggi ho letto l'articolo ed i commenti sull'articolo, pubblicato su accordo, inerente ad un factory tour fatto alla fabbrica della Behringer, in Cina.
Alcune considerazioni:
Considerazione 1: tutti hanno notato i combo a valvole, ma nessuno ha notato che ci sono due testate, con adesivo "British bite", che sembiano copie spudorate del JCM900 (bleah!) e della Plexi (e qui mi viene un po' di bava alla bocca...). Quindi, se una testata a tre canali da 120 watt costa 430 euri, una monocanale da 50 watt a quanto verrà? 300 euro? Sarà mia, anche perchè, in caso di componentistica sgrausa, si può sempre intervenire con modifiche su ogni componente, complice il fatto che il circuito della Plexi è semplicissimo.
Io ho pensato un sacco di volte di costruirmi una Plexi, ma ci servono 500 euro di componenti, senza contare le ore di lavoro, e, soprattutto, la possibilità di mandare tutto a puttane per assoluta mancanza di know-how.
Considerazione 2: i discorsi sugli operai cinesi, sulla mancanza di diritti umani, e sul mercato, sono assolutamente fuori luogo, per una notevole serie di motivi:
- E' inutile che ci atteggiamo a paese civile, bollando la Cina come terzo mondo. Gli operai italiani sono quelli con gli stipendi più bassi d'Europa (almeno dei paesi europei "seri"), e la vita in Italia è diventata carissima, molto più di Austria, Germania, Olanda etc... (esperienze fatte, 10 anni fa la Germania era inavvicinabile, adesso costa tutto meno, alimentari, case, affitti, assicurazioni, libri, dischi etc...)
- Le sicurezze? Le sicurezze??? in Italia muoiono 1000 lavoratori 1000 all'anno, una strage quotidiana.
- Fanno turni di 15 ore. E perchè in Italia no? Tutti gli operai che conosco fanno gli straordinari spesso, e sono condannati a farlo perchè con quei 1000 euro che gli cacciano in busta senza straordinari non ci mantieni i figli e non ci paghi il mutuo e le bollette. Altrimenti non fai figli e stai in casa con tua madre, così mangi e dormi gratis, scaricando i problemi su persone che hanno lavorato una vita.
In Cina non c'è libertà d'espressione? E in Italia c'è? I giornali sono tutti asserviti ai poteri forti, le TV pure (se non sono direttamente di proprietà...), in politica ci si accede solo se si è raccomandati, così come nel mondo universitario e della ricerca.
La Cina si avvicina...