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riserve agli sgoccioli
due righe, ma ne meriterebbe molte di più, le voglio spendere per il
problema dell'approvvigionamento del legname. a ben guardare, l'industria
dello strumento non consuma quantità tali da mettere in crisi le risorse
mondiali di alcuni tipi di legno ma dal momento che in minima parte concorre
anch'essa all'impoverimento delle foreste pluviali, vorremmo invitare da
queste pagine i costruttori a provare a costruire le chitarre con legni
alternativi. qualche buona sorpresa sta probabilmente ancora dietro
l'angolo. meglio che le generazioni future imparino a suonare chitarre dal
suono diverso o peggiore piuttosto che non suonino affatto.
legni per piani armonici
abete sitka (inglese: sitka spruce)
(gibson blues king l-00)
quando ancora giovane, fresco, questo tipo di legno è di colore chiaro. col
tempo generalmente si trasforma e assume sfumature dorate. fino a pochi anni
fa proveniva dagli alberi delle foreste costiere, o poste lungo i fiumi,
della zona nord occidentale degli stati uniti, in una fascia compresa tra il
livello del mare e i 700 metri di altitudine. attualmente di abeti molto
vecchi non ce ne sono più o non sono più disponibili per cui i costruttori
(non solo di chitarre, ovviamente) si stanno approvvigionando di legname
proveniente dalla costa orientale. l'abete sitka (picea sitchensis) è un
albero che raggiunge di norma i 70 metri di altezza e i due metri di
diametro e regala un legno leggero, soffice, relativamente forte e
flessibile, largamente utilizzato per la sue ottime proprietà acustiche
nella costruzione di tavole armoniche per pianoforti, chitarre e altri
strumenti acustici. la qualità varia di molto a seconda dei luoghi di
provenienza. solo il sitka ad alta gradazione (aaa, aa, ecc.) viene
utilizzato per gli strumenti. quando utilizzato come piano armonico nella
chitarra acustica con corde metalliche, la risposta tonale è molto buona e
in grado di soddisfare qualsiasi tipo di stile esecutivo.
abete "artiglio d'orso" (inglese: bear claw spruce)
é un particolare tipo di abete sitka che si presenta con figurazioni in
ordine casuale, come se un orso avesse artigliato l'essenza. é il più
compatto tra i legni utilizzati per i piani armonici ed è di conseguenza
molto ricercato dai liutai. come il sitka normale è anch'esso caratterizzato
da una ampia versatilità d'uso.
abete rosso o abete adirondack (inglese: red spruce, adirondack spruce)
simile al sitka, l'adirondack risponde bene sia a un tocco dolce che a un
tocco energico. in generale è più risuonante del sitka e lo si ritrova
utilizzato in molte acustiche martin pre-guerra e in altri strumenti
d'annata della stessa casa. interessanti variazioni cromatiche lo rendono un
legno molto desiderato. proviene dal nordest (monti appalachi) degli stati
uniti.
abete engelmann(inglese: engelmann spruce)
dotate di una notevole quantità di armonici, le tavole di abete engelmann
suonano più chiare di quelle di sitka e rispondono con bassi molto caldi.
risultano molto adatte agli stili esecutivi caratterizzati da un tocco
leggero. il legname proviene dal nordest del montana e dal canada.
abete europeo (inglese: european spruce)
le tavole armoniche in abete europeo risultano le più "campanellose", le più
tintinnanti, fra quelle in circolazione. regalano un suono estremamente
chiaro e risuonante e possiedono tutta la versatilità delle tavole in sitka.
questo legno è adatto, infatti, a produrre un suono eccezionale sia con
tocchi leggeri che energici. il colore è molto chiaro, si potrebbe dire
bianco e lo si ricava dagli alberi della germania, dell'ex yugoslavia, della
transilvania, delle nostre alpi. per la cronaca informiamo che nel nord
europa è possibile trovare alberi di abete sitka, recentemente (si fa per
dire) importati dall'america.
cedro (inglese: cedar) (taylor 514 c, cort deluxe, landola sd-9e, washburn 306)
molto usato per il piano armonico delle chitarre classiche, il cedro sta
attualmente conquistando il favore anche tra i costruttori di steel string.
le sue caratteristiche migliori sono l'attacco molto veloce, la "vivezza" e
il fatto di "maturare" dal punto di vista sonoro più velocemente dell'abete.
é, però, più debole di quest'ultimo ed è soggetto a incurvarsi quando
"stressato" appena sopra i limiti. per esempio, maggior attenzione si dovrà
fare quando si voglia aumentare il calibro delle corde in una chitarra con
top in acero.
cedro rosso dell'ovest (inglese: western red cedar)
anche da nuovo, quando si sia iniziato da poco a suonare lo strumento, un
top in cedro rosso suona già molto bilanciato, con bassi caldi e una buona
ricchezza di acuti. risponde bene sia al tocco leggero che al tocco molto
energico. la colorazione va da un colore chiaro, simile al quello dell'abete
sitka, a un marrone scuro rossastro. negli stati uniti proviene dalla costa
pacifica del nord ovest.
sequoia (inglese: redwood)
il legno di sequoia (sequoia sempervirens) risponde eccezionalmente bene
alle "sottigliezze" esecutive mettendo in luce tutta la dinamica di una
esecuzione. va, di conseguenza, molto bene per i chitarristi che praticano
il fingerstyle. il suono è ben bilanciato, con bassi rotondi dotati di
attacchi pianistici. proveniva dal nord della california ma attualmente le
tavolette che servono per i piani armonici vengono ricavate da legname
riciclato.
koa (inglese: koa, koa wood)
generalmente utilizzato per il fondo e le fasce, il koa, appartenente alla
famiglia delle acacie, viene a volte impiegato anche per il top. quando è
nuovo suona come "legato", poi, dopo qualche anno di uso regolare dello
strumento, il suono si fa dolce, bilanciato, risuonante. spesso si cerca di
utilizzare la stessa tavoletta sia per il fondo che per il piano armonico in
modo che le venature siano le stesse. proviene dalle isole hawaii.
noce (inglese: walnut)
di solito si usa una tavola armonica in noce su di un corpo ugualmente in
noce. come per il koa anche in questo caso si cerca di ricavare il tutto da
una stesso pezzo di legno. i bassi, in uno strumento tutto in noce, sono
ricchi e caldi e c'è abbondanza di medi e di acuti. vengono normalmente
utilizzate tavole in noce altamente figurato in modo da aumentarne l'impatto
visivo. il risultato è sorprendente ma a un prezzo sensibilmente inferiore a
quello di uno strumento in legno hawaiano (koa). il colore è marrone scuro,
cioccolato, con svariati tipi di figurazioni e fiammature. viene considerato
un legno poroso, duro, molto secco e di lunga durata. é un legno di qualità.
pino e larice i legni derivanti da queste due conifere sono largamente usati dai
costruttori russi e dell'europa orientale. il pino viene usato diffusamente
anche nel sud america e nel messico. le prestazioni non sono niente male ma
non così buone da renderli ricercati dai costruttori americani, giapponesi o
europei che preferiscono alternative migliori.
legni per fondo e fasce
palissandro (rosewood) (takamine santa fe, washburn 306, guild dv52 s)
palissandro brasiliano (inglese: brasilian rosewood) (manson kingfisher style ii)
il legno ricavato dalla dalbergia nigra, il palissandro brasiliano, è stato
per secoli una delle essenze più richieste. con tristezza dobbiamo informare
che sta diventando un legno molto raro e che l'embargo posto dal governo
brasiliano a sua protezione è stato sicuramente tardivo. il palissandro
brasiliano, a cui si associa per caratteristiche il palissandro onduregno
(dalbergia stevensonii), regala un legno che possiede grande forza,
resistenza, che stagiona molto lentamente, che è lavorabile senza grandi
difficoltà e che è incollabile, data l'oleosità, solo con l'utilizzo di
adesivi epossidici. negli stati uniti viene chiamato anche palissandro di
bahia o di rio (bahia o rio rosewood) mentre nel paese di origine viene
chiamato comunemente jacaranda. alla vista il palissandro brasiliano ha una
colorazione di un marrone variegato con striature che vanno dal dorato al
marrone cioccolata, dal violetto al quasi nero, con aree color crema. gran
varietà di colori, davvero, con figurazioni molto mosse, facilmente
distinguibili da quelle molto più lineari del palissandro indiano. una
chitarra costruita con fondo e fasce in palissandro brasiliano è
caratterizzato da un suono armonicamente ricco, con bassi profondi e "fat",
potente, con grande attacco e con caratteristiche quasi metalliche. esso è
altamente desiderato per la costruzione di chitarre classiche di alto pregio
per la necessità di maggior volume che hanno gli strumenti con corde in
nailon rispetto alle acustiche con corde metalliche.
palissandro indiano (inglese: indian rosewood) (martin d-42)
il palissandro indiano, conosciuto anche con altri nomi (east indian
rosewood, bombay rosewood, bombay blackwood, shisham, biti, ecc.) proviene
dall' india e cresce a una altezza inferiore rispetto al palissandro
brasiliano. come questo è considerato un legno dalle eccellenti
caratteristiche e come questo ha proprietà che lo rendono adattissimo a
costituire il fondo e le fasce delle chitarre acustiche. per certi versi
alcuni lo ritengono superiore al brasiliano ma quest'ultimo, vuoi per
l'effettiva bontà vuoi per la sopravvenuta rarità, è diventato una specie di
sacro graal. dei corpi in palissandro indiano si apprezza l'equilibrio
tonale e la maggior dolcezza della risposta in gamma acuta. i colori vanno
da un marrone a un quasi nero delle striature al giallo pallido-crema delle
rimanenti zone. le striature sono abbastanza regolari e uniformi con
andamento parallelo. ciò lo fa distinguere facilmente dal palissandro
brasiliano. annotazione: più di qualcuno asserisce di non aver mai notato
una avvertibile differenza di suono tra chitarre costruite con i due più
rinomati tipi di palissandro. sulla base di ciò reputano ingiustificata la
costruzione da parte delle case e la ricerca da parte dei chitarristi di
chitarre con fondo e fasce nell'ormai rara essenza brasiliano. giudicano,
ovviamente, insensato anche il pagamento del maggior prezzo richiesto.
noce (inglese: walnut)
un corpo in noce regala un suono bene aperto sugli acuti, alla stregua del
mogano, anche nei pianissimo. diventa potente e con attacco prontissimo, in
qualche modo simile a quello generato da un corpo in palissandro, quando
sollecitato con vigore.
acero (inglese: maple)
(la mitica gibson j200, la nuova gibson ec20 at, la storica guild f-50) per il fondo e le fasce si utilizza normalmente il legno derivante dall'acero afoglia larga (big leaf maple). in generale, se non accompagnato da una
provvidenziale catenatura, il corpo in acero tenderebbe a suonare abbastanza
povero in zona bassa e con poche risonanze. molto buona, invece, la
ricchezza delle frequenze acute (con la tendenza a enfatizzarle) e
l'intelligibilità che queste regalano a ogni singola corda. la risposta è
molto veloce e così pure il decadimento. un corpo in acero è perfetto per lo
strumming, per accompagnare ballate e rock acustici. generalmente molto
buona la proiezione. dal punto di vista estetico l'acero offre una miriade
di bellissime figurazioni. ricordiamo l'acero quilted (cucchiaiato), il
bird's eye (occhio di pernice), il flamed (fiammato), il tiger (tigrato), il
curly (riccioluto).
mogano (inglese: mahogany)
(cort sj-5 sn, washburn andrea braido, gibson blues king l-00) si tratta di
un legno di una certa porosità, diffusamente utilizzato, di prezzo
abbastanza elevato e considerato, comunque, un gradino sotto, in quanto a
prestazioni, al palissandro e all'acero. finiture al naturale o verniciature
trasparenti rendono il giusto onore alla bellezza delle sue venature. ne
esistono di due tipi, quello africano e quello dell'honduras. il più
pregiato è sicuramente quest'ultimo che mostra una colorazione marrone
dorata mentre quello africano ha un colore marrone rossastro. le
caratteristiche principali sono la stabilità, la buona durata, la durezza,
la poca tendenza a restringersi, l'ottima lavorabilità. c'è da fare una
precisazione. sul mercato del legname vengono spesso usati impropriamente
due nomi, e cioè mogano africano e mogano filippino. molti dei legni così
denominati appartengono spesso a una delle tante specie (sono più di
duecento) che vengono spacciate per vero mogano. il mogano, quando
utilizzato per il fondo e le fasce di una chitarra acustica, regala un suono
molto chiaro e dolce sia alle frequenze acute che quelle medie. più dolce
dell'acero e ugualmente pronto nella risposta, risulta ideale anche per quei
chitarristi che usano il bottleneck. in questo stile esecutivo un corpo
fatto di questa essenza risponde con una incredibile e desiderabilissima
"lamentosità".
mirto (inglese: myrtlewood) (northworthy carsington)
molto poco usato, il mirto regala a un corpo di chitarra acustica la potenza
di voce del palissandro e la chiarezza, la brillantezza dell'acero. il mirto
offre una colorazione alquanto varia. si va da colore chiaro, assomigliante
a un biondo-mogano fino a un giallo-verde con fiammature. forte la
personalità del suono che sa esprimere. date le caratteristiche ci chiediamo
il perchè di un così scarso utilizzo.
korina (inglese: korina wood, limba wood)
il legno di korina (vedi tra i legni per solid body) è diventato quasi
leggendario tra i legni risuonanti. lo è diventato non tanto per il suo
prezzo quanto per la sua rarità è per il poco utilizzo che se ne fa in altri
settori. d'altronde il mogano, del quale potrebbe essere un degno sostituto,
si trova abbastanza facilmente, costa relativamente poco, e regala
prestazioni molto soddisfacenti.
ebano striato (inglese: striped ebony)
un corpo di acustica costruito in ebano striato possiede maggior profondità
e ricchezza di suono di un corpo in palissandro indiano. molti lo
considerano per le sue eccezionali caratteristiche simile al palissandro
brasiliano e, in effetti, la sua densità e le doti di riflessione del suono
lo pongono sullo stesso piano della tanto ricercata essenza sudamericana. lo
si distingue per le sue caratteristiche strisce verticali. i colori variano
da un marrone scuro al nero, al verde scuro. l'ebano striato proviene dalle
foreste della nuova guinea e il taglio degli alberi è controllato
dall'autorità governativa. eccezionale per la costruzione di strumenti a
dodici corde.
koa (inglese: koa wood)
é un legno molto costoso, con caratteristiche di porosità e con colorazione
che va da un rosso scuro a un quasi marrone. tra i legni risuonanti viene
considerato quello con minor densità e compattezza. quando al meglio regala
un suono di bella chiarezza, separazione tra le note e buon bilanciamento.
inizialmente aperto sugli acuti, il suono si approfondisce e si addolcisce
con il passare del tempo. ricercato anche per le sue bellissime figurazioni
non se ne fa però un uso molto diffuso. esempi di utilizzo si possono
trovare nelle chitarre della serie k della martin e su qualche recente
esemplare della guild. utilizzato anche in qualche strumento taylor,
breedlove, ecc.
betulla (inglese: birch)
diffusamente utilizzato dai costruttori del nord europa e dai russi in
particolare (mandolini, balalaike), questo tipo di essenza si riconosce,
quando al naturale, dal caratteristico biancore. quando è al meglio, il
suono che sa dare è abbastanza equilibrato, con bella apertura sugli acuti
ma a volte (nei casi peggiori) manca di definizione e risulta un po'
confuso. tra i produttori, la finlandese landola è quella che lo utilizza
per quasi tutti i suoi modelli. (landola j-80) annotazione: i mandolini
gi-bson a buca ovale del periodo della prima guerra mondiale erano costruiti
con fondo e fasce in betulla. a questi si riconosce di essere, in quanto a
dolcezza di suono, tra i migliori in assoluto.
ciliegio (inglese: cherry)
recentemente lo abbiamo trovato utilizzato come laminato nel corpo e nelle
fasce delle acustiche canadesi art&lutherie e norman. regala un suono molto
aperto sugli acuti (anche troppo, a volte) e carente di bassi profondi. il
timbro, in alcuni casi aspro e sferragliante, fa sì che gli strumenti con il
corpo in ciliegio (laminato o solido) vadano molto bene per esecuzioni in
ambito blues o con l'uso di bottleneck.
sapele (samick sct 450ce)
si tratta di un legno africano della stessa famiglia del mogano di colore
marrone rossastro. in africa assume nomi diversi (aboudikro, penkwa, muyovu,
ecc.) e viene considerato un legno duro, più duro del mogano del quale, come
detto ne ha l'apparenza. ha una grana fine e intrecciata, venature sottili
con andamento rettilineo e ha un profumo molto simile all'essenza di cedro.
stagiona abbastanza rapidamente, ha tendenza a curvarsi ma si lavora, lo si
finisce e lo si incolla molto bene.
Ovangkol
molto utilizzato nelle produzioni giapponesi e dell'est asiatico. il suono
dato da una chitarra con fondo e fasce in ovangkol è abbastanza simile a
quello di una chitarra in koa.
nyatoh (nato) (samick lw025, yamaha apx-6a, yamaha dw4)
molto utilizzato nelle produzioni giapponesi e dell'est asiatico.
quercia (inglese: oak)
per le caratteristiche si rimanda ai "legni per i corpi delle solid
body". in questa sezione voglio solo dirvi che trattandosi di un legno
molto duro ed essendo la durezza una caratteristica dei legni riflettenti,
stiamo aspettando di vederlo usato per il fondo e le fasce.
cipresso (inglese: cypress)
utilizzato per la sua ricchezza in frequenze acute per i corpi delle
chitarre flamenco. il suo colore biondo fa facilmente distinguere questo
tipo di chitarre dalla gran parte delle altre, generalmente utilizzanti
fasce e fondo di colore scuro, o comunque non così chiaro.