Domani le previsioni meteo hanno messo nuvole e nebbia sul delta del Po. Per la sera non c'è problema: vado ad una cena di 30 persone alla Trattoria la Vidara a Mazzorno SX (se capitare nella bassa polesana non potete mancarla, bisogna però prenotare 3 settimanane prima) dove mi strafogherò di porchetta, risotto ai carciofi, costata di cavallo e vino rosè...
Per ammazzare il pomeriggio stavo pensando, oltre all'immancabile partita a carte con pensionati, ad un pomeriggio con il saldatore in mano: Stavo pensando di costruire un pedale con all'interno due fuzz selezionabili: il primo sarà sicuramente il Roger Mayer Axis Fuzz (il vero must-have se si deve suonare Hendrix periodo Isle of Wight), sull'altro sono indeciso: ho 4 transistor al germanio, quasi quasi ci scappa un Fuzz Face, anche se il circuito, semplicissimo, è assai difficile da far suonare bene perchè bisogna "accordare" i componenti. Altrimenti me lo faccio con i soliti transistor al silicio, sarà più acido e meno rotondo, ma di sicuro esce al primo colpo (o quasi).
Boh, ho ancora mezza giornata per pensarci...
E' un periodo che i fuzz mi intrippano; sarà che si sta materializzando nella mia mente malata l'insana idea di comprare un'ampli Plexi-like. Anzi, mi sa che mi compro una pedalboard tipo BCB-6 e ci infilo dentro tutti i miei fuzz e distorsori, cominciano ad essere parecchi: il Fuzz Factory, il Seven (un Tone Bender al silicio con 7 potenziometri 7), e poi ci metto pure il mio Rat ed il Big Muff Triangle. Ho voglia di suoni vecchi e di vecchio rock'n'roll; la tecnologia è seducente ma fa allontanare dalla radice del problema, ovvero scrivere grandi canzoni e pensare a suonare bene.