Ciao Accordo!! Per questa volta lascio da parte chitarre e amplificatori per parlare di un argomento attuale che credo possa interessare molto: la sanità!!
Si parla spesso di malasanità e si sentono di continuo alla televisione solo notizie tragiche che dipingono la nostra sanità come se fosse la peggiore del mondo...ebbene non credete a tutto ciò che sentite!! Come quasi medico ci tengo a spiegare qual'è la verità, e spero che Jeb e tutti i medici accordiani contribuiscano a dire la loro in questo post.
In un recentissimo studio condotto in 25 paesi europei si facevano ad un campione casuale di cittadini le seguenti domande:
1)Qual'è la qualità del servizio sanitario del proprio paese?
A questa domanda il 94% degli Italiani ha dichiarato di non avere fiducia nel servizio sanitario. L'Italia ha registrato il punteggio più alto in tutta europa.
2)Nella vostra esperienza di paziente, avete mai avuto paura di ricevere danno anzichè giovamento?
A questa domanda la percentuale di Italiani che ha detto di sì scende al 63%. Siamo sempre un po' sopra la media europea.
3)Ha mai ricevuto personalmente danno da una prestazione medica?
A questa domanda, la più mirata e importante, gli Italiani che hanno risposto di sì sono perfettamente in linea con la media europea!!
Questo ci fa capire quanto sia importante e deleterio il terrorismo psicologico della televisione e dei media, che pur di avere una notizia a volte distorcono la realtà o nascondono cose importanti, noncuranti delle conseguenze che queste cose possono avere.
Negli anni si è visto un grosso mutamento del rapporto medico-paziente: 50 anni fa era sbilanciato a favore del medico...il dottore comandava e il paziente ubbidiva senza il diritto di sapere o chiedere nulla. Ora siamo nella situazione opposta: il paziente non ha fiducia nel medico e vede la medicina come una scienza esatta, che non può fallire. E questo non trova riscontro nella realtà. Per questo i medici hanno adottato quella che viene chiamata la medicina di difesa, ossia il medico per dimostrare di aver fatto tutto il possibile e per paura di un'eventuale sanzione civile o penale, si adagia sulle linee guida, prescrivendo alle volte esami inutili e invasivi che vanno ad incidere negativamente sulla qualità del servizio erogato e sui costi per la società. Questo ha portato ad una deprofessionalizzazione del medico, il quale dovrebbe usare la sua cultura per creare una terapia adatta al paziente che ha di fronte, seguendo le linee guida quando bastano e uscendone quando ritiene ce ne sia bisogno, e utilizzando esami diagnostici congrui con il sospetto clinico. A mio parere l'obiettivo sta in mezzo alle due situazioni descritte: il medico è tenuto a trattare il paziente alla pari, informandolo e spiegandogli ogni esame o accertamento, e nel caso ci fossero più strade da seguire(perché la medicina non è una scienza esatta), decidere assieme al paziente la soluzione per lui migliore. Quindi è auspicabile da parte del medico che lavori a stretto contatto col paziente in un reciproco scambio di informazioni e in un ambiente di lavoro confortevole e sereno senza dover pensare alla costante spada di Damocle della denuncia che pende sulla propria testa; da parte del paziente una maggiore fiducia e collaborazione con il medico e la comprensione che anche nella medicina si può sbagliare (ovviamente entro certi limiti). Probabilmente la colpa di questa sfiducia generale nella sanità che abbiamo in Italia, non è da imputare né ai medici né ai pazienti, ma ad un sistema sbagliato basato sulla ricerca della colpa del singolo, invece che sul superamento degli sbagli compiuti, il quale porta ad un circolo vizioso che si autoalimenta, insieme ovviamente all’allarmismo creato dai media.
Scusate se sono stato un po’ lungo, un saluto,
Ciao!!