Questo è il post di ieri:
http://people.accordo.it/journals/dilettanteprofessionista/2011/01/46816/musica-politica-e-attivismo-sociale.html#comment-473432
Ringrazio anzitutto coloro che sono intervenuti, a parte un intervento,una gran minc**ata di intervento che comunque mi aspettavo.
Ho letto l'espressione "musicisti dichiaratamente politici".
In parte potrei concordare con quest'espressione,ma vado oltre e allo stesso tempo concludo.
Prima che musicisti,attivisti sociali o persone in vista che lanciano messaggi politici,siamo,tutti noi,anzitutto cittadini.
Siamo cittadini cui diritto inalienabile è la liberta' di espressione pensiero e azione purchè non si leda il diritto altrui. Alcuni hanno detto che puo' essere una trovata commerciale fare musica che nei testi è schierata o prende a cuore questione di ordine sociale. Non condivido questo punto di vista,ma tutto puo' essere,fatto sta che se una canzone ha smosso qualcosa nel cervello di un ragazzo,ha risvegliato in lui la capacita' di dire no se non è umano,la capacita' di indignarsi e il coraggio di dirlo.... Allora è un gran risultato.
Molto meglio e umanamente piu' costruttivo di una malinconca ballata alla pink floyd di 12 minuti o di un classico pezzo hard rock sul tema figa.
In quest'ottica certa musica punk la considero umanamente piu' nobile di Zeppelin,Floyd,Stones,Mozart,Vivaldi etc...
Siamo cittadini,tutti. Essere consapevoli di avere il diritto di dire: "Fuck you I won't do what you tell me" è sacro santo tanto quanto il pane che non deve mancare in nessuna casa del mondo.
Siamo cittadini prima che musicisti o persone politicamente schierate.
E se la musica,di qualunque genere ti fa questionare le vicende,ben venga. io dico Amen,avanti cosi' ragazzo, a un 15enne che pensa,un ragazzo che mette in discussione e non è spettatore passivo. Metter in discussione, porsi delle domande,non accettar tutto per oro colato è sacrosanto e giusto. Ed è pericoloso. Io credo ancora che il rock,ma la musica in genere, siano pericolosi. PErchè fanno pensare,ed è proprio cio' che molti governi e colletti bianchi non vogliono che si faccia.