forse è proprio l'imperfetto equilibrio di pesi e di misure in un apparato valvolare che accresce in noi musicanti l'amore e la sviscerata passione per questi tipi di circuiti che presentano sempre una caratteristica instabilità di tensione da aggiungere ad una incontrollabile emissione di calore che spesso ne provoca il precoce deterioramento
diciamo che ne siamo consapevoli e che ne accettiamo di buon grado le conseguenze godendo nel frattempo del loro suono meraviglioso e subendone l'indiscutibile fascino, accudendo e preservando l'integrità di ogni singolo tubo per farlo esprimere al meglio in un lasso di tempo relativamente lungo ma che comunque rappresenta tutta la sua vita
dopo le lodi e la strana vaghezza di queste parole assolutamente non condivisibili da chi non riesce a sentire e considera il suono solo come alternativa al silenzio vorrei presentarvi un circuito di cui ancora non riesco a valutare la validità e che avevo disegnato per l'eclettico amico Oliver, splendido musicante in questo momento affaccendato con filigrane e dentelli
si tratta di un piccolo pre di sapore fenderiano che, in configurazione a tubi, affidava a due soli triodi, quindi una sola 12ax7 o 12ay7, l'intera funzione di accogliere il segnale, modellarlo a dovere con un controllo di toni e poi amplificarlo ulteriormente per inviarlo ad un finale, sia esso costituito da una sola valvola per un single ended o ad altre tre, una sfasatrice e due di potenza in push pull
una 12ax7 o una 12ay7 contengono due triodi distinti e separati e nel progettino si è cercato di emularle con due comunissimi FET che svolgono le stesse funzioni addirittura usando valori di resistenza e capacità molto simili a quelli usati in originale
il disegno nella foto che rappresenta lo stampato definitivo da me montato e funzionante contiene tutte le componenti in maniera che non vi siano filature da effettuare inglobando l'ingresso, tutti i potenziometri, l'uscita ed un comodo loop seriale inserito strategicamente per facilitare l'andamento delle piste
ll'unico dato che mi lascia dubbioso à la possibilità di una probabile rumorosità nel collegamento dell'unità ad un apparecchio esterno a cui si potrebbe ovviare bilanciando il segnale in uscita ma questa soluziene richiede un trasformatore il cui costo sarebbe pari a quello dell'intero circuito
il progetto funziona con una batteria da 9 volts come quelle usate per i pedali ed avrebbe più o meno la durata di un concerto oppure si potrebbe utilizzare un piccolo alimentatore da 100 mha per stare sicuri e per non avere, magari a metà serata, quel fisiologico calo dovuto ad una tensione non più idonea causata dal normale esaurimento della fonte di energia
riguardo al suono non so esprimermi, non reputo questo il momento di sottoporvi un ascolto perchè mi piacerebbe leggere un'approvazione o un diniego ma non al fatto in sè circoscritto al progettino in questione, ma all'idea di uno sviluppo futuro, di un perfezionamento che potrebbe sfociare in un pedalino magari disponendo diversamente i pot ed eliminando il loop e devo confessare che mi attizza l'idea di una scatolina che emuli un Blackface da inviare direttamente al mixer per poi stupire del suono prodotto
concludo dicendo che certamente funzionerà, che forse sarà idoneo, che godrà di una estrema tascabilità e non avrà sicuramente peso ma che comunque sempre e solo le vavole sapranno accendermi il cuore