Grand Funk Railroad, la risopsta U.S.A. allo strapotere Made in England!
di FBASS [user #22255] - pubblicato il 13 settembre 2011 ore 00:18
Originari di Flint, un città satellite di Detroit, seconda città come importanza del Michigan, dopo la capitale Lansing, ma anche la più popolosa ed 11° degli Stati uniti, devono al loro produttore Terry Knigth, ex D.J. di una radio di Detroit, morto poi tragicamente nel 2004, il fatto che riuscirono a vendere circa 20 milioni di dischi solo nel quinquennio 1969-1974, cioè fino a 2 anni prima del primo scoglimento del gruppo avvenuto nel 1976, loro che erano espressione di un genere, L'Hard Rock, che aveva i suoi maggiori interpreti in quegli anni nei Led Zeppelin, Deep Purple, Uriah Heep e per iniziare con i Rolling Stones, e che aveva la vera patria sul territorio inglese tanto da attrarvi anche un chitarrista, Jimmi Hendrix, statunitense di nascita anche musicale, ad essere quello che poi diventò, proprio in quella Inghilterra, ove trovò anche la morte nel 1970. Erano tre componenti, Mark Farner alla chitara ( usava prevalentemente una Messenger con il manico in alluminio tutto fuori del body ), Mel Schacher a basso e Don Brewer alle percussioni, ma qualche volta anche un quarto elemento alle tastiere , Craig Forst, ingaggiato almeno in un album, "We're an American Band"; ma se si chiede ad un vecchio ragazzo degli inizi anni 70, musicista o non, e mi ci metto anch'io che li possiedo entrambi, quali sono gli album più significativi per lui, vi sentireste rispondere : "Tarkus" degli Emerson, Lake e Palmer ( quello con l'armadillo con i cingoli ) ed "E Pluribus Funk" ( la moneta dei Grand Funk Railroad del 1972 ). Erano anche il gruppo preferito dai cartoni animati "Simpson" ( che citano l'anno 1976 del loro scoglimento come la fine del rock ) e dal chitarrista Axe Rose dei "Guns N'Roses" , ma vi furono anche due tentativi di ricostruire il gruppo, nel 1981 e nel 1997, sentiamoli, erano molto validi "Live" :