di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 23 marzo 2012 ore 09:09
I ricordi sono come le ciliege : ne assapori uno e subito ne chiama un altro , magari legati da fatti particolari oppure solo per un motivo anagrafico , o anche nulla di tutto questo , perchè la nostra mente spesso fa giri incomprensibili( o almeno ci sembra....).Sapevo che cominciando a parlare degli anni '70 avrei scoperto un vaso di pandora pieno zeppo di cose collegate alla musica e non solo , magari potrei evitare di rompere ancora mettendo un bel tappo a chiusura ermetica , o magari posso assecondare il flusso di ricordi cercando di dare un senso al tutto , unendo a fatti vissuti in prima persona uno sguardo al vasto panorama musicale che allegramente proliferava in quel periodo.E proprio nei commenti agli altri diari , si è parlato dei gentle giant , gruppo mai troppo citato del progressive ,formidabili , che ho avuto la fortuna di vedere dal vivo.E mi sono ricordato della band che aprì il concerto , gli Acqua Fragile.Originari del parmense , dopo esperienze beat intrapresero la nobile via del prog con il nome "Immortali ".Le loro sonorità chiaramente ispirate al sound britannico di gruppi come genesis e gentle giant , li portò all'attenzione della PFM , che convinse il loro manager a tenerli d'occhio.Anche Battisti , occhio lungo e sempre alla ricerca di ottimi esecutori , li prese sotto la sua ala protettiva scritturandoli per la numero uno .Mutato il nome in Acqua Fragile , nel 1973 incisero il loro primo album , in lingua inglese , cosa non usuale all'epoca , dato che i maggiori esponenti del progressive italiano , a parte alcune cose destinate ai mercati esteri , cantavano orgogliosamente nella nostra lingua.Tra i componenti spicca il nome di Bernardo Lanzetti , voce che poi finirà , per un breve periodo , proprio tra le fila della Premiata.La sua voce , molto , forse troppo , simile a quella di Gabriel fu un'arma a doppio taglio , che forse alla fine li penalizzò più che farne un vanto.Il secondo album fu pubblicato anche in america , che nel frattempo aveva aperto le braccia anche alla PFM , piccoli sogni di gloria poi naufragati.....nel frattempo in italia fecero i supporter nei concerti di band di successo come soft machine ,curved air , uriah heep e , appunto , gentle giant .C'è da dire che avevano appreso molto bene la lezione sul progressive , mancò loro il tempo , e forse la capacità di trovare una propria strada .In altri tempi una band come i Marillion fece lo stesso percorso , riuscendo però , in altri paesi e altri mercati , a poter raggiungere un loro stile preciso , mai rinnegando la matrice ma evitando lo scimmiottamento ad oltranza.Comunque , riascoltandoli tenendo a mente il periodo e le giuste prospettive , risultano piacevoli e buoni musicisti ,comunque degni di restare a pieno titolo tra i protagonisti delle armate prog che invasero i palchi d'Italia nei primi anni '70.Alla prossima.....