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Vi racconto di me della dea Musica in generale
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di fustfust [user #2577] - pubblicato il 08 agosto 2004 ore 21:03
Ricordo che il primo nastro che ho mai ascoltato è stato Nord Sud Ovest Est degli 883. Avevo 13 anni e c' era NOn E' La Rai. Di seguito ricordo mi piaceva la musica Italiana, le robe che passavano in Tv. Poi sono passato alla disco brutta brutta, proprio da DJ Time. Dopo un annetto di disco mi sono accorto di come un genere durasse si e no 3 messi, mentre invece io ero fisso: ricordo che un periodo andava di moda la battuta veloce sui 160-180, poi la cosa è sfumata, poi andava la trance, che pure mi piaceva, ma il mondo della musica da disco non mi allettava, perchè i progetti erano tutti vuoti, ed i nomi duravano si e no 1-2 pezzi. Quando è iniziata la moda del latino ho detto basta, perchè mi sono accorto che in quel mondo non esiste fedeltà e coerenza. Mi buttavo sui primi gruppi esteri come Oasis, Blur e quello che passava su Mtv. Poi fui attratto da Marilin Manson, e mi sorbettai Antichrist Superstar per diverso tempo, e questo mi avvicinò alle sonorità sature del metal, ma anche del punk. Ci ho messo quasi un anno a rendermi conto che era una merda, tipo appena è uscito il disco dopo. Nel frattempo mi affezionavo a Nirvana, Green Day, Soundgarden. Iniziai a farmi la controcultura col Metal serio: specializzandomi in powermetal, epic-metal, ma anche Black metal e new sensation tipo: Korn, Limp Bizkit. Decisi che era necessario ascoltare molta roba anni '70 per comprendere il rock di oggi, mi orientai sui Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple e più tardi Pink Floyd a pacchi. Nel frattempo ero diventato un discreto strumentista. Ora molto è cambiato, ascolto prevalentemente Jazz/fusion, ma le reminiscenze adolescenziali rimangono e ascolto molto i Blind Guardian, deep purple, ma anche roba di nicchia tipo Porcupine tree, balckmore's night e altro ancora che non elenco. Alla luce di questo viaggio nei ricordi passati che mi sono fatto, mi rendo conto che non è da stare a giudicare chi ascolta cosa, ma al limite chi si rende superficiale e non approfondisce la conoscenza delle cose.
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Ricordo che il primo nastro che ho mai ascoltato è stato Nord Sud Ovest Est degli 883. Avevo 13 anni e c' era NOn E' La Rai. Di seguito ricordo mi piaceva la musica Italiana, le robe che passavano in Tv. Poi sono passato alla disco brutta brutta, proprio da DJ Time. Dopo un annetto di disco mi sono accorto di come un genere durasse si e no 3 messi, mentre invece io ero fisso: ricordo che un periodo andava di moda la battuta veloce sui 160-180, poi la cosa è sfumata, poi andava la trance, che pure mi piaceva, ma il mondo della musica da disco non mi allettava, perchè i progetti erano tutti vuoti, ed i nomi duravano si e no 1-2 pezzi. Quando è iniziata la moda del latino ho detto basta, perchè mi sono accorto che in quel mondo non esiste fedeltà e coerenza. Mi buttavo sui primi gruppi esteri come Oasis, Blur e quello che passava su Mtv. Poi fui attratto da Marilin Manson, e mi sorbettai Antichrist Superstar per diverso tempo, e questo mi avvicinò alle sonorità sature del metal, ma anche del punk. Ci ho messo quasi un anno a rendermi conto che era una merda, tipo appena è uscito il disco dopo. Nel frattempo mi affezionavo a Nirvana, Green Day, Soundgarden. Iniziai a farmi la controcultura col Metal serio: specializzandomi in powermetal, epic-metal, ma anche Black metal e new sensation tipo: Korn, Limp Bizkit. Decisi che era necessario ascoltare molta roba anni '70 per comprendere il rock di oggi, mi orientai sui Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple e più tardi Pink Floyd a pacchi. Nel frattempo ero diventato un discreto strumentista. Ora molto è cambiato, ascolto prevalentemente Jazz/fusion, ma le reminiscenze adolescenziali rimangono e ascolto molto i Blind Guardian, deep purple, ma anche roba di nicchia tipo Porcupine tree, balckmore's night e altro ancora che non elenco. Alla luce di questo viaggio nei ricordi passati che mi sono fatto, mi rendo conto che non è da stare a giudicare chi ascolta cosa, ma al limite chi si rende superficiale e non approfondisce la conoscenza delle cose. |
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