Il loadbox o dummy load è un carico, di solito resistivo, che può sostituire la cassa di un amplificatore per chitarra o basso, permettendo all'amplificatore di funzionare correttamente, come se avesse il cono attaccato. Nell'articolo visibile a erano state proposte alcune possibilità di utilizzo all'interno del routing del segnale, mentre nel presente vedremo come procedere per costruirci il nostro loadbox artigianale a basso costo.
Iniziamo dal procurarci una lamiera di almeno 1mm per costruire il contenitore che conterrà il loadbox, oppure comprate uno scatolato di alluminio o metallo di generose dimensioni. Le dimensioni dipendono anche dalle parti che comprerete, per cui prima di prendere o fare la scatola aspettate di avere tutti i componenti così da dimensionarla in modo corretto.Non c'è una regola precisa, ma affidatevi al buon senso e lasciate uno spazio sufficiente tra i componenti. Non è un pedalino, gli elementi non devono toccarsi, i cavi non devono appoggiarsi sulle resistenze che possono diventare calde e danneggiare il rivestimento del cavo.
Sostanzialmente bisogna fare dei buchi per fissare i resistori con dei bulloncini e i buchi per le prese jack di ingresso e quella del lineout. Bucare il metallo è semplice con un trapano e una punta per metallo, l'importante è fare un segno al centro del cerchio con un bulino di modo che la punta non scivoli quando si appoggia. Per tagliarlo invece basta un seghetto alternativo da venti euro con la lama per il metallo adatta allo spessore che state tagliando e una morsa o morsetto per bloccare la lamiera. Una volta costruito il case potete passare al circuito.
Quello serve sono quattro resistenze di . Quelle che vi ho indicato sono da 8 ohm/50watt ciascuna e servono a ottenere una resistenza totale di 8 ohm, se vorrete costruirne uno da 16ohm basterà prendere quattro resistori da 16ohm dello stesso tipo. I quattro resistori si rendono necessari per ottenere una potenza complessiva di circa 200watt. Potreste prendere anche una sola resistenza da 200w/8 ohm dello stesso tipo, ma costerebbe qualche centinaio di euro.
Apriamo una parentesi sulle resistenze: queste sono a filo avvolto (wirewound - in inglese) hanno un tolleranza dell'1%, quindi il valore reale di ogni singolo resistore, così come quello medio totale, sará compreso tra 8.08 ohm - 7.92 ohm, fatto salvo della resistenza di contatto dovuta a cavi, saldature, contatti, etc. Per un totale di, supponiamo, altri 0.02ohm avremo un valore medio al jack d'ingresso compreso tra circa 8.1 - 7.94 ohm, questo a 20°C. I resistori in oggetto hanno però un coefficiente di temperatura di + o - 50ppm/°C (ppm significa part per million). Tradotto in soldoni, la resistenza varierà al massimo di 0.00005 ohm per ogni grado centigrado, quindi possiamo stare tranquilli da questo punto di vista. Anche la temperatura d'esercizio è ampia, da -55°C a 250°C, chiusa parentesi.
Continuiamo nella costruzione. Come cavo per connettere i resistori ho usato del cavo di rame ad anima piena da 1mm di diametro, senza guaina, smaltato in argento, che si trova da Leroy Merlin (incredibile!).
Qualsiasi cavo decidiate di usare, verificate prima che il diametro non sia troppo grosso per passare nei fori di connessione dei resistori, per il resto del circuito invece usate cavo con guida di sezione 1mmq ad anima piena (sezione, non diametro) o quello che avete, basta che non sia troppo sottile. Per non avere successivi problemi di mancanza di spazio, prima di montare i cavi sul pannello inserite nei reofori la parte più lunga del cavo argentato che collega tutti e quattro i resistori da 8 ohm, senza saldare. Montate i componenti sul pannello dello scatolotto e procedete a saldare seguendo il semplice schema elettrico sovrastante.
Parentesi sul saldatore: per fare questo tipo di saldature agevolmente bisognerebbe avere un saldatore decente, tipo i Weller da novanta euro, che hanno all'interno un sistema di regolazione che mantiene costante la temperatura della punta. Con oggetti come questi che hanno ampie superfici metalliche con un saldatore qualunque farete molta fatica, perché appena la punta tocca la zona da saldare tutto il calore viene disperso dalle parti metalliche e quindi la punta si raffredda e non salda. Avrete giá incontrato questo problema se avete mai provato a saldare il cavo di massa che dal fronte del body va sulla piastrina di ancoraggio delle molle del ponte nel retro della chitarra. Un buon saldatore è un buono e poco oneroso acquisto.
Il partitore di tensione per il line out potete saldarlo su un ritaglio di basetta di bachelite su cui farete dei fori, o una basetta millefori, e unirlo al resto del circuito fissandolo al case con dei distanziali e due bulloncini. Volendo potrete attaccare un dissipatore di calore passivo di metallo sulle resistenze e aggiungere una ventolina da 9V simile a quelle che si trovano all'interno del PC alimentabile a batteria.
Una volta finito avrete un loadbox da 8ohm che potrete collegare direttamente all'uscita cassa da 8ohm del vostro ampli tramite l'input e un line out sul loadbox da cui esce il segnale che arriva direttamente non filtrato dal vostro ampli, abbassato a livello di linea per poter essere utilizzato, per esempio, da una scheda audio o riamplificato.
Sulle testate per chitarra di solito ci sono due uscite per collegare le casse per cui potete comunque usare una cassa per sentirvi se volete, senza dover aggingere un'uscita thru sul loadbox. Il line out può essere superfluo se il vostro ampli ha già uno slave out di serie, ma il loadbox vi può sempre servire se volete usare lo slave out senza che vi si senta, usando il loadbox come semplice carico al posto della cassa.