Ieri ho fatto una gita fuori porta al Museo dell’Olio della Sabina.
Il Museo e’ ospitato nel cinquecentesco Palazzo Perelli di Castelnuovo di Farfa, vicino alle mura antiche, e fra torchi antichi e strumenti del lavoro contadino, c’e’ un singolarissimo strumento musicale: l’Oleophona di Gianandrea Gazzola.
Occupa due sale ed e’ composto da cilindri ed orci del 1700, dove l’olio extravergine circola goccia a goccia riempiendo gli orci e producendo suoni poi amplificati e rielaborati digitalmente; nell’altra sala il tronco di un olivo fissato al pavimento ed al soffitto ruota lentamente su di un grande perno ed e’ accarezzato da lunghe asticciole che ne rilevano la superficie trasformando le caratteristiche sonore della gocce. La “musica” che ne scaturisce e’ comunemente detta “la voce dell’olivo”.
Purtroppo l’Oleophona era in manutenzione e non ho potuto ascoltarlo e quindi neppure registrarlo. Mannaggia. Ma ci ritornero’ con lo Zoom per riportarvi un contributo audio perche’ sono molto curioso. Nel frattempo guardatevi le foto e lo schema qui sotto.