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Native Instruments - Abbey Road Vintage Drummer
Native Instruments - Abbey Road Vintage Drummer
di [user #116] - pubblicato il

Si aggiunge alla già interessante miniera sonora della serie Abbey Road realizzata da Native Instruments, una nuova libreria dalle sonorità vintage. Ben 46.000 samples capaci di soddisfare 27 velocity layers che a loro volta dispongono ciascuno di quattro varation.
Si aggiunge alla già interessante miniera sonora della serie Abbey Road realizzata da Native Instruments, una nuova libreria dalle sonorità vintage. Ben 46.000 samples capaci di soddisfare 27 velocity layers che a loro volta dispongono ciascuno di quattro varation. Per semplificare il concetto, due colpi sferrati con la stessa intensità - qundi a parità di velocity - non produrranno mai lo stesso suono. Questo per garantire realismo specialmente nelle rullate. La libreria sonora, consiste in 7,56Gb (19,71Gb non compressi).

Oggetto della traduzione nel dominio digitale, due kit. Nello specifico, James Blades ebony kit e Slingerland Radio King ivory kit. Non è certo come avere tra le mani alcuni tra gli strumenti più significativi prodotti tra il 1920 e il 1940, ma la possibilità di poterne sfruttare le sonorità non è cosa da poco. Ogni kit, offre la possibilità di scegliere tra tre differenti rullanti. Il kit in Ebano, con pelli in vitello, produce sonorità tipiche del Jazz e delle Big Band anni '50. Il secondo kit è un Slingerland Radio kit proveniente dall'inizio degli anni '40. Anche in questo caso le pelli sono in pelle di vitello. Il suono prodotto riulta più caldo rispetto al precedente kit.

Native Instruments - Abbey Road Vintage Drummer

Attraverso la sezione Mixer, l'utilizzatore ha la possibilità di rendere più personale - in funzione dei propri gusti - il suono prodotto interagendo, oltre che con i volumi di ogni singolo elemento, con il compartimento effetti. Anche questi sono adeguati al contesto con un buon bilanciamento tra vintage e moderno. Chi non volesse perdersi in configurazioni di precisione, potrà comunque contare sui preset.

Abbey Road Vintage Drummer include inoltre le brush articulations. In buona sostanza, si potrà riprodurre il suono del tamburo percosso dalle spazzole. Novità quindi, in quanto nelle precedenti librerie non era previsto.

Ogni singolo elemento che compone i due kit scelti, è stato registrato agli Abbey Road Studios di Londra, studio che dal 1931 a oggi è stato un vero e proprio punto di riferimento che ha visto alternarsi artisti del caibro di Beatles, U2, Kate Bush, Oasis, Kanye West, Radiohead e tantissimi altri.

Native Instruments - Abbey Road Vintage Drummer


James Blades ebony kit
  • Kick: 26” Leedy Kick - 1940
  • Snare 1: 14” x 5” Ludwig Black Beauty Gut Snare - 1920s
  • Snare 2: 14” x 6.5” Leedy Broadway - 1940s
  • Snare 3: 14” x 5” George Laurence Stone – 1920s
  • Rack Tom: original calfskin 12” tom tom - late 1930s
  • Floor Tom: original calfskin 16” tom tom - late 1930s
  • Cymbals: Zildjian First Stamp - dating from 1929 to 1939

Slingerland Radio King ivory kit

  • Kick: 22“ Slingerland Radio King Kick - 1940s
  • Snare 1: 14” x 4” Ludwig Black Beauty - 1920s
  • Snare 2: 13” x 3” Ludwig Tango - 1920s
  • Snare 3: 14” x 5.5” Slingerland Radio King - 1940s
  • Rack Tom: 13” Slingerland Radio King original calfskin tom tom - 1940s
  • Floor Tom: 16” Slingerland Radio King original calfskin tom tom - 1940s
  • Cymbals: Zildjian Trans Stamp – manufactured in the 40s

I non batteristi potranno contare sulla libreria MIDI di cui dispone il programma.

Per entrare in possesso di Abbey Road Vintage Drummer, sarà necessario disporre di €99.

abbey road vintage drummer native instruments software virtual instruments
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vade retro ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 08/12/2012 ore 12:02:35
vade retro
Rispondi
Re: vade retro ...
di Foglio [user #19480]
commento del 08/12/2012 ore 19:46:46
Perchè???
Rispondi
Re: vade retro ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 08/12/2012 ore 23:18:54
perche' per me se uno usa la batteria fatta con l'elettronica deve trattarsi di suoni elettronici dichiarati e spiattellati.. non imitativi della batteria "vera"...
Rispondi
Re: vade retro ...
di Foglio [user #19480]
commento del 09/12/2012 ore 05:16:04
Vabè, ma una batteria vera cosa un sacco di soldi... E fa pure un sacco di baccano... Direi che la comodità ci sta tutta...
Rispondi
Re: vade retro ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 09/12/2012 ore 08:58:02
certo la comodita' c'e'... ma mancano a mio parere arte e creativita' (infatti sebbene il prodotto di cui sopra sia spacciato come se si trattasse del non plus ultra del professionale, il suo utilizzo e' ai margini della professione e del mercato.. ), allo stesso modo mi sembrerebbe terrificante, che so, se uno, per comodita', facesse le chitarre con le tastiere....

comodo.. ma i risultati?


Rispondi
Re: vade retro ...
di gabriele bianco [user #16140]
commento del 09/12/2012 ore 09:46:09
Ma non è come fare le chitarre con le tastiere. Questo lo installi sul computer, connetti la batteria elettronica e suoni. Nonostante io sia per l'acustico, con queste librerie ho ottenuto ottimi risultati.
Poi, vuoi mettere il piacere di studiare con un suono che non sia quello "finto" di una batteria elettronica di fascia bassa ;)
Rispondi
Re: vade retro ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 09/12/2012 ore 12:01:50
fratello... e' uguale a suonare la chitarra, il sax e la tromba ecc. ecc. con le tastiere..
trattasi del classico "vorrei ma non posso"... Vado a mettere gli alettoni alla Panda, cosi' corro in formula uno...
Rispondi
Re: vade retro ...
di lucafriso [user #1405]
commento del 14/01/2013 ore 08:41:0
Secondo me il discorso è un altro. Nel considerare strumenti come questi bisogna capire in che contesto si inseriscono. O meglio, bisogna saper distinguere il valore che hanno in senso pratico assoluto e non semplicemente riferito alla propria esperienza. Se hai un concetto personale di lavoro in studio posso capire che tu sia portato a fare delle scelte e delle esclusioni in merito a quello che il mercato offre e propone. Ma bisogna pensare che c'è anche tutto un mondo di professionisti che lavorano in studio (su produzioni anche di un certo livello) che trovano estremamente utile lavorare con suoni diversi che non hanno come fine la purezza dello strumento in se, ma la ricerca di un suono globale che spesso non passa per la disponibilità di collaboratori con una strumentazione sempre idonea al risultato che si vuole ottenere. C'è tutto un sottobosco di produttori che non può permettersi di scegliere ogni volta un musicista diverso in base al tipo di strumentazione o semplicemente non può permettersi un musicista in carne ed ossa in ragione del budget che ha a disposizione. E oggi, anche nelle produzioni nazionali, il budget è quello che è perchè si sono ampliate le possibilità grazie anche strumenti come questi. Non credo si tratti di una rivisitazione al ribasso della qualità musicale, credo piuttosto si stiano rivoluzionando i modi con cui la musica può essere prodotta. Un neofita che oggi inizia a produrre con questi strumenti riesce ad ottenere risultati che noi negli anni '90 con i registratori a 4 tracce su cassetta manco ci sognavamo. E secondo il mio personale parere tutte queste maggiori opportunità e facilità di fruizione della musica registrata, non fanno altro che amplificare il talento potenziale che un tempo poteva essere soffocato dalla difficoltà di accedere a una determinata qualità audio e di risultato finale.
Rispondi
Re: vade retro ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/01/2013 ore 09:40:59
ho letto tutto con attenzione, ringraziandoti della risposta.. scelgo di isolare due punti per me particolarmente significativi:



=== Un neofita che oggi inizia a produrre con questi strumenti riesce ad ottenere risultati che noi negli anni '90 con i registratori a 4 tracce su cassetta manco ci sognavamo===
non e' vero... o meglio, una registrazione inaccurata di una batteria fatta qualche anno fa, e' comunque la registrazione di una batteria.. e quindi batte per autenticita' e feeling qualsiasi accrocco fatto oggi con l'emulazione. Dal punto di vista delle "frequenze" della regolarita' della dinamica ecc. ecc. il plug in di cui sopra batte anche le registrazioni di ringo starr e di billy cobham.. pero' non c'e' paragone.
Personalmente sono un quotidiano utente di batteria virtuale, elettronica ecc. ecc. .. ma non faccio alcun tentativo di imitare la batteria "acustica", piuttosto, cerco di trovare al mezzo elettronico, una dignita' a se stante... (e non sono nemmeno chissa' quale genio dato che la stragrande maggioranza della musica che "gira" oggi e' dichiaratamente elettronica e la cosa e' cominciata agli inizi degli anni ottanta)

====C'è tutto un sottobosco di produttori che non può permettersi di ..===
io infatti, sopra, ho parlato di "vorrei ma non posso" ...

e c'e' un aspetto in piu' che per me contribuisce a definire il prodotto di cui sopra una "sola"... :

ammesso e non concesso che l'imitazione della batteria "vera" sia qualcosa di lecito o interessante artisticamente, cio' che conta e' al 99.99999999999999999% il "manico"... Nel senso che con una certa perizia di esecuzione e programmazione si puo' certamente arrivare ad offrire una pallida imitazione della batteria "acustica", ma il suono che si usa non conta praticamente niente, usare il set general midi o la libreria da millemila giga, per il perseguimento del realismo non fa alcuna differenza...

per cui una casa produttrice, che, invece, vuol convincermi che otterro' risultati emulativi migliori usando il suo software pieno di opzioni e zeppo di giga e giga di campioni, piuttosto che farlo con una sound font da due mega scaricata gratuitamente, semplicemente sta cercando di darmi il classico fumo negli occhi...


...

quindi si tratta di una (citandoti) "una rivisitazione al ribasso della qualità musicale" e di una fregatura, dato che tale operazione potrebbe essere fatta con identica efficacia, con minor dispiego di forze e minor spesa (=gratis)
Rispondi
va bene, però...
di bladder [user #29447]
commento del 13/12/2012 ore 10:04:40
premetto che uso abitualmente pad e centraline elettroniche...per cui, viva l'elettronica!...se però è usata da "chi la deve usare"...la batteria la deve usare il batterista! e l'elettronica deve essere un mezzo per aiutare la musicalità, la creatività del batterista! e/o percussionista che sia...sempre più spesso queste applicazioni (molto belle ed efficaci!) sono usate in studio e da tastieristi...questo mi può anche stare bene in fase di pre-produzione, ma poi "la musica" deve cambiare
Rispondi
Re: va bene, però...
di yasodanandana [user #699]
commento del 14/01/2013 ore 09:49:32
personalmente ritengo "triste" l'operazione dell'imitazione della batteria "vera" in se e per se.. per cui che lo strumento di cui sopra sia suonato da un batterista o da un tastierista mi sembra faccia poca differenza...

Per quanto riguarda l'efficacia dell'imitazione della performance di un batterista vero, quando mi e' capitato di doverlo o volerlo fare, ho lavorato al 99% in editing, ovvero mettendomi sugli editor a spostare millimetricamente i colpi in modo che la cosa fosse a tempo ma non troppo.. o meglio, c'e' da fare un cosi' gran lavoro di "fino", che l'immissione iniziale delle note conta, per me, quasi zero..
Rispondi
Ottimo prodotto come tutte le altre librerie della NI
di VittorioPetrina [user #26295]
commento del 14/01/2013 ore 01:14:18
Io collego sempre la mia YAMAHA DTX550K al computer e uso le librerie NI: Pop Drums, 80s Drums, Modern Drummer e adesso anche questa e il risultato è stupefacente.
Poi apro Cubase, Nuendo o Pro Tools e comincio a incidere su multitraccia!!!!

Grazie NI!!!
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