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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

The Golden Gibson Era!

di FBASS [user #22255] - pubblicato il 16 dicembre 2012 ore 19:15
Voglio parlarvi di un tempo lontano che però comprende più di un mezzo secolo abbondante, ma cosa strana, il così detto periodo d'oro della Gibson,




Voglio parlarvi di un tempo lontano che però comprende più di un mezzo secolo abbondante ( cioè dal 1919 al 1969 ), ma cosa strana, questo così detto "Periodo d'oro della Gibson" è invece datato storicamente all'incirca tra le dirigenze di due grandi presidenti, Lloyd Loar e Ted McCarty, e non nel breve periodo di presenza in ditta del suo fondatore. La Gibson, una "Brand" nata nel 1894 e fondata da un ex garzone di calzolaio con il pallino della liuteria, Orville Gibson ( 1856 - 1918, ma nato e morto nella stessa giornata del 21 agosto), a Kalamazzo in Michigan, avendo nella testa inizialmente la volontà di costruire buoni mandolini ( che è stato poi l'unico strumento registrato a suo nome e nel periodo di artigianato indipendente, da lui svolto, prima che diventasse solo un semplice stipendiato nelle stessa ditta da lui fondata, come risulterebbe dai libri paga del 1908, anche se con uno stipendio altissimo per l'epoca, circa 500 dollari, oggi equivalenti a circa € 12mila. Infatti quel mondolino, che poi diventò il modello F 5, è ricordato come "The Orville Bluegrass Mandolin" ), conobbe il periodo del suo massimo splendore produttivo proprio in quel mezzo secolo ( datato tra l'anno iniziale della dirigenza del primo dei due grandi succitati manager, Lloyd Loar, presidente dal 1919 al 1924, e l'ultimo del secondo, Ted McCarty, presidente dal 1949 al 1966, più i tre anni conosciuti come pre-Norlin ), però con buone produzioni intermedie negli stessi anni e poi, in seguito come ho citato, fino alla fusione di CMI (Chicago Musical Instrument che possedeva il marchio Gibson all'epoca), con presidente Maurice Berlin, e da The ECL Corporation, una ditta importatrice di birra dall'Ecuador(?), con presidente Norton Stevens, diventando una nuova società che prese il nome di Norlin, nel 1969. Ma eccovi il mitico mandolino di Orville Gibson :



Eccovi la storia del periodo : Orville Gibson aveva avuto, nell'ultimo periodo di esistenza, problemi di salute e morì in ospedale, a New York nel 1918, ma il vero successo della Gibson è merito del suo primo grande manager, Lloyd Loar ( 1886 - 1943 ) che sviluppò il mandolino facendolo diventare lo strumento al vertice della produzione, chiamandolo F 5, ma contemporaneamente creò la chitarra da jazz più conosciuta, la L 5, con le buche ad effe invece della rosa ( idea presa dagli strumenti facenti parte della famiglia del violino ), in più anche un Banjo Tenore, il K 5, da cui voleva poi sviluppare la prima chitarra basso della storia, ma non fu preso sul serio dagli azionisti ed andò via dopo soli 5 anni di collaborazione. Nella foto sottostante eccovi  il simbolo dei suoi splendidi 5 anni in Gibson, la chitarra L 5 di Eddie Lang  ( al secolo Salvatore Massaro ), proposta al pubblico nel 1922 ( c'erano state altre chitarre Gibson, anche sotto Orville, ad esempio la Chitarra-Arpa, ma erano derivate dal disegno del mandolino e non indipendenti da esso come fu invece la L 5 ), mentre lui è quello in alto a destra, nell'immagine d'apertura, ove è ritratto proprio con in braccio il mandolino F 5 :



Negli anni trenta ( ed anche quaranta ), cioè nel priodo intermedio ai due presidenti , Gibson fece da seconda, sia nella creazione della chitarra elettrica intesa come tale, anche se era una Lap Steel solid body denominata EH 150, che anche dell'amplificatore ad esso dedicata, portante la stessa sigla. Fu infatti preceduta, ed in entrambi i casi,  dalla Rickenbacker, ma fu invece la prima a produrre la chitarra elettrica "Hollw Body" da jazz, la ES 150, nel 1937 ( fu chiamata ES = Electric Spanish, più la cifra 150, perchè tale ne era il suo costo in dollari, mentre nel 1938 produsse la Super  400, che costava 400 dollari, per l'appunto ), sono riuscito a trovare alcune foto tratte dai cataloghi di quegli anni gloriosi :









Nel 1949 entrò, prima con la qualifica di vice-presidente poi, l'anno successivo, assumendo quella di presidente,  un grande, Ted McCarty ( 1910-2001, nella stessa immagine d'apertura in basso a destra ), con la mente aperta e disponibile a rischiare con delle novità in assoluto ( non dimentichiamoci che proprio in quel periodo Leo Fender aveva prodotto la sua Braoadcaster ), contattando un chitarrista, nel 1951, e poi recandosi di persona a presentargli il prototipo, nel 1952, cioè Les Paul e la sua Les Paul Model, una solid body derisa dai vertici della brand in cui l'idea era nata, la The Log in Epiphone. Ma volle anche la produzione del primo basso Gibson, nel 1953, dopo il successo del Precision della concorrenza, nacque così l'Electric Bass, diventato nel 1958 EB 1, il primo basso a violino della storia, ed il "Colpaccio", l'acquisto della stessa Epiphone nel 1957, lasciandone oculatamente però la produzione negli USA. Ma non basta, sotto la sua dirigenza fu prodotta anche la semi-solid body ES 335 e modelli similiari ( anche la seconda chitarra baritona della storia, la EB 6 ),  che entranbi hanno visto la luce durante quello splendido periodo. Mi fermo quì perchè di lui ne ho già parlato in un mio diario recente ( in verità poco commentato e visitato, come pure, ed anche meno, quello sull'ammiraglia delle Gibson da Jazz, la Super 400 CES, forse interessano di più i "Pedalozzi), ma voglio solo ricordare che, sempre durante la sua presidenza, si ebbero anche due grosse novità molto rivoluzionarie, la nascita delle Korina e la trasformazione di buona parte delle chitarre e dei bassi nelle nuove SG ( Solid Guitar ), nell'anno 1961, salvo le Melody Maker che furono trasformate in SG Melody Maker durante l'ultimo suo anno in Gibson, cioè nel 1966. Infine voglio proporvi un video relativo al mandolino blue grass :















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la gibson..
di GiovanniEJohnson [user #34968]
commento del 16/12/2012 ore 21:38:55
la gibson è riuscita a mantenere la produzione USA non come la fender che ha fatto made in china e mexico. Però si iniziano a sentire epiphone migliori di gibson e questo non è rassicurante! Poi se si vanno a vedere le vecchie Epiphone by gibson (le vere by gibson non come adesso) si sente la migliore qualità delle "OLD epiphone".

--
smookkkeee on the waterr!
a fire in the skyy!
Rispondi
Re: la gibson..
di FBASS [user #22255]
commento del 16/12/2012 ore 21:50:35
Ciao, le vere Epipohone da ricercare sono quelle del periodo 1961-1969, anno quest'ultimo in cui la Norlin spostò la produzione in Giappone, io ne ho la 12 corde Texan Dodici di quel periodo; poi ho posseduto la EA 250, hollow body ma simile alla Sheraton con due humbucker, rossa, sempre Norlin Japan e non era male, la usava anche Ivan Graziani, ne ho parlato nei miei precedenti diari. Ho avuto di recente la Epiphone SG modello 310, non malaccio, ma ho sempre fatto il paragone con la mia Gibson Standard with Bigsby Vibrola del 1973, che ora non ho più ( ma ho una ES 335 Gibson, modello Studio black del 1989, ed una Les Paul Special TV del 1996 ), la Epiphone ne usciva malaccio dal paragone. Ciccio il Napoletano.PS) le Epiphone by Gibson erano prodotte in Korea, non è che mi abbiano molto entusiasmato, ho avuto il basso acustico El Capitan 5 corde, fretless, del periodo e ora ho, ma rilevatosi molto migliore, il mio attuale Takamine EG 512 C, sempre Made in Korea.
Rispondi
Che bello questo articolo! È ...
di helloween [user #27122]
commento del 17/12/2012 ore 10:41:08
Che bello questo articolo! È sempre un piacere leggerti. Hai da consigliare un libro sulla storia della gibson? Preferibilmente in italiano, naturalmente se non ce ne fossero anche in inglese. Ciao Ciccio lo storico :-)
Rispondi
Ma la Lp....
di robogg [user #204]
commento del 17/12/2012 ore 11:18:20
...tutto ok, ma perche' Les Paul nel progettare la sua chitarra non ha tenuto conto che magari qualcuno avrebbe voluto suonarla da seduto? Avete mai provato a tenere sulle ginocchia una LS senza la strap? avete mai provato a suonarla stravaccati sul divano con le gambe accavallate? Impossibile.
Comunque viva la Gibson. Sono stato tutta la vita un assiduo frequentatore di Tele, Strato etc ma da quando ho provato una 335 mi sono convertito sulla via di Damasco.
Rispondi
Re: Ma la Lp....
di stefano53 [user #26833]
commento del 17/12/2012 ore 12:13:20
La 335 è un padellone,sul palco,va giù di manico suonata in piedi (specialmente con meccaniche grover pesanti),si ribalta se la suoni seduto,copre qualsiasi altra chitarra se si suona con 2....ma resta una delle più belle invenzioni del secolo scorso,al pari di strato,tele,LP (+ Ric e Gretsch).Ha personalità,versatilità,carattere e suono unici!!
Rispondi
Re: Ma la Lp....
di FBASS [user #22255]
commento del 17/12/2012 ore 22:06:02
Come ben sai ti ho sempre considerato un esperto in materia, dovuto alla lunga militanza nel campo, hai solo tre anni meno di me e noi quei periodi relativi agli anni 60's ed inizio 70's, li abbiamo vissuti; ti do ragione sulla sproporzione tra il corpo semisolid della ES 335 , abbastanza invadente e pesante, ed il manico, che è una vera e propria "Autostrada a 5 Corsie", di gran lunga il più abbordabile tra tutti i manici che ho provato ( io, oltre a suonare la chitarra da solista dal 1967, ho suonato da sempre, cioè dal 1968, il basso e resto sempre dell'opinione di quei tempi : basso Fender, Precision o Jazz Bass, ma io ho anche il Telecaster Bass 1968, invece chitarra Gibson, Les Paul o ES 335, le ho entrambi, anche se per me la Les Paul è nata con i P 90 e ne ho la Special che usa questi pickup ), però sono anche dell'idea che il chitarrista che si rispetti deve avere sia la Gibson Les Paul che la Fender Stratocaster, Ciao da Ciccio il Napoletano.
Rispondi
Infatti mi considero un fender/gibsoniano:lascio ...
di stefano53 [user #26833]
commento del 18/12/2012 ore 15:39:59
Infatti mi considero un fender/gibsoniano:lascio la faziosità alla politica e al calcio! Un chitarrista che si rispetti dovrebbe avere :2 Lp(una '54-'56 con P90 e una burst '58-'59),almeno un paio di strato (una in frassino e acero,diciamo una '55-'58, e una in ontano/palissandro ma con manico più grosso delle normali '60,almeno una C larga),un paio di tele (non può mancare una '52-'53 blackguard...ma anche le custom '60,quelle col binding non quelle con l'humbucker ,sono fantastiche).Poi viene la 335,meglio se rossa,non fiammata e con segnatasti a block.Confesso poi il mio amore antico per Rickembacher e Gretsch,nato prima ancora di quello per Fender e mai morto,sicuramente legato ai primi concerti che ho visto dal vivo: i Beatles nel '65 e gli Who nel '66,quando Pete e JohnE erano equipaggiati di Ric 360 e 40001,John L di 325 nera e George di 360 12 suonate negli orrendi Vox 100 watt subito per fortuna abbandonati.
Anch'io suono il basso e da tempo immemorabile.Ho avuto di tutto.Da anni sono fermo a 5: 2 Fender P (un '66 riverniciato nei '70 e un '72 tutto originale),2 Fender J (un custom shop modello '64 bianco e il Fretless JP del Cs,una piuma...fantastico) e ,naturalmente, un Ric 4003, più moderno e versatile del 40001,suona bene persino jazz/rock/fusion.
Per le donne,almeno alla nostra età,ne basta invece una sola!
Ciao Ciccio..Auguri!
Rispondi
Re: Infatti mi considero un fender/gibsoniano:lascio ...
di FBASS [user #22255]
commento del 18/12/2012 ore 15:55:45
Delle ultime bazzico con 3/4 minimo, e ed è un periodo un po' in ribasso, però i miei 8 bassi sono, un Telecaster Bass 1968, un Precision 1970, un Jazz Bass mapple con rettangoli e 4 viti del 1974, un Gibson Grabber 3 1978, un Music Man Sterilng fretless del 1993, un Hofner Violin Bass 1967, un OLP Sting Ray V nuovo ed un Takamine Acustico EG 512 C nuovo, ma sapessi quanti ne ho venduti e permutati, rimpiango solo un Gibson EB 0 del 1970 ed un autentico Violin Bass Hofner Cavern del 1961, forse (ma non troppo) il Rickenbacker 4001 del 1971, no assolutamente il Musician 940 Ibanez ed il G&L 2000 E, entrambi del 1983. Di chitarre ne ho 18, ma oltre alla Les Paul Special TV 1996 ed alla ES 335 studio 1989, ho una Stratocaster Standard fine anni 80's, una Strat HSS rosa fuxia del 1991, due Fender giapponesi, la Telecaster Pasley 1987 e la Mustang 1999, ma recentemente ho acquistato una squier Strato Standard indonesia ed una Telecoustic Flowers China; di molto vecchie ho la pre-CBS Fender Stringmaster 8 Lap Steel, la Hofner mod 169, la Framus ad un pickup mobile del 1961 e dello stesso anno la Silvertone Amplicase, più molte acustiche e la chitarra del primo corso serio. la Di Giorgio Signorina 16, Ciccio il Napoletano.
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