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Pickup tridimensionali: Pauls 3Dxy
Pickup tridimensionali: Pauls 3Dxy
di [user #17844] - pubblicato il

Da sempre il suono della chitarra elettrica è conosciuto e amato grazie a dei pickup che leggono la vibrazione delle corde da un unico punto di vista. Ma se ciò non fosse sufficiente? Pauls 3D System si è posto la domanda e si è dato una personale risposta.
Da sempre il suono della chitarra elettrica è conosciuto e amato grazie a dei pickup che leggono la vibrazione delle corde da un unico punto di vista. Ma se ciò non fosse sufficiente? Pauls 3D System si è posto la domanda e si è dato una personale risposta.

È passato quasi un secolo da quando qualcuno ha pensato di lavorare sull'idea di microfonare uno strumento a corda con un trasduttore composto da un magnete e una bobina, ma da allora poco è cambiato: sebbene i modelli di pickup presenti sul mercato ormai non si contino più, a livello progettuale sono poche le varianti sopravvenute da quando, nel 1937, George Beauchamp realizzò il primo pickup per conto di Rickenbacker.
È stata introdotta la doppia bobina, i disegni sono stati standardizzati e ci si è specializzati nei materiali e nei metodi costruttivi fino ad arrivare ai pickup attivi, con preamplificazione on board, ma il concetto di base resta immutato: un cilindretto metallico per corda, una base, una bobina.
Di tanto in tanto, però, capita che qualche visionario decida di ragionare fuori dagli schemi e cominci a chiedersi come potrebbe suonare una chitarra elettrica se si decidesse di compiere un balzo tecnico in avanti utilizzando le tecnologie ormai rodate dai grandi della liuteria elettrica insieme a concetti solitamente distanti dagli standard del settore.
Il laboratorio spagnolo Pauls 3D Systems è uno di questi, e il suo pickup tridimensionale segue una filosofia tutta sua.

Pickup tridimensionali: Pauls 3Dxy

Abituati come siamo ad ascoltare musica proveniente da pickup tradizionali, spesso non consideriamo che il segnale captato da tali apparecchi rappresenta solo una minima parte della struttura del suono generato da una corda vibrante su una chitarra.
Senza considerare componenti progettuali come legni, forme e dimensioni, basta concentrarsi sul movimento della corda per rendersi conto che, in realtà, le variazioni del campo magnetico registrate dal pickup si riferiscono unicamente alle vibrazioni sull'asse verticale, mentre tutte quelle che interessano l'asse orizzontale non implicano grosse variazioni di campo magnetico - o non lo fanno per niente - e quindi non influiscono sul segnale risultante.
Per analizzare obiettivamente quanto illustrato dal produttore spagnolo bisognerebbe possedere nozioni tecniche che chi scrive, ahimè, non possiede. Tuttavia, che si tratti di reali concetti legati alla fisica del pickup o giri di parole per offrire al chitarrista l'ennesima soluzione a un problema che non si è mai posto, il discorso costruito intorno ai pickup 3Dxy non fa una grinza.

3Dxy è il nome di un pickup brevettato da Pauls 3D Systems che, diversamente dai comuni modelli, sarebbe in grado di costruire un'immagine stereofonica tridimensionale del suono mediante l'uso di due bobine per ogni corda appositamente posizionate.

La composizione dei pickup 3Dxy è piuttosto articolata nella realizzazione, ma estremamente semplice nel concetto: sotto ogni corda ci sono due piccoli pickup, ognuno col proprio magnete e la propria bobina, inclinati tra loro di 90 gradi a mo' di ascissa e ordinata in un grafico. Grazie al loro piazzamento, i due trasduttori raccolgono informazioni diverse e complementari dalla vibrazione della corda. L'uno riesce a vedere ciò che l'altro non vede, il risultato sarebbe un segnale completo capace di rispecchiare al 100% il suono emesso dalla corda.

Pickup tridimensionali: Pauls 3Dxy

La particolare struttura a magneti e bobine indipendenti, che chiaramente dà vita a un circuito humbucker, è di dimensioni pressoché standard e i pickup 3Dxy non richiedono alcuna modifica alla chitarra per essere montati, se non l'aggiunta di un output stereofonico o di un secondo jack d'uscita per raccogliere separatamente i segnali raccolti dalla fila di magneti "x" e quelli a loro opposti, gli "y".
La somma dei due segnali è quella che i produttori chiamano "natural stereo", in quanto sarebbe né più né meno una ricostruzione del comportamento tridimensionale dello strumento nell'ambiente.
Mediante un fader tra i due canali è possibile privilegiare una fila di magneti all'altra, ma Pauls sconsiglia di farlo in quanto il risultato sarebbe quello ottenuto con un pickup tradizionale, o "vecchio", come il laboratorio si riferisce ai comuni single coil e humbucker "bidimensionali".

Naturalmente, le chiacchiere da sole non valgono nulla, quindi i progettisti hanno diffuso anche alcuni video dimostrativo, che ritraggono l'analisi all'oscilloscopio del segnale prodotto dai 3Dxy.
Il segnale di un pickup monofonico apparirebbe sullo schermo come una linea, mentre il prodotto del pickup tridimensionale di Pauls è un insieme di curve. È un po' come guardare le animazioni di un vecchio player musicale per PC.
Ancora una volta delle competenze in merito farebbero molto comodo, ma soprattutto tornerebbe senz'altro utile avere un confronto diretto con un pickup tradizionale.


La notizia dei Pauls 3Dxy risale al 2010. Da allora poco altro si è saputo dell'ambizioso progetto made in Spain, se non che il vecchio sito ufficiale è attualmente inaccessibile e il nuovo si riduce a una pagina di blog con delle FAQ.
Se l'avventura sarà finita così l'avventura o qualche facoltoso produttore deciderà di credere nell'idea del pickup tridimensionale e investirà sulla produzione del 3Dxy, solo il tempo potrà dirlo.
curiosità pickup
Link utili
Pauls 3D System
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a me è venuto il ...
di mcmir75 [user #23593]
commento del 21/12/2012 ore 10:56:59
a me è venuto il mal di testa solo a guardarli
Rispondi
mi sembra una buona idea ...
di superloco [user #24204]
commento del 21/12/2012 ore 11:01:48
mi sembra una buona idea e poi finalmente una variazione ai soliti pickup.
Rispondi
Re: mi sembra una buona idea ...
di davo [user #31664]
commento del 21/12/2012 ore 14:39:13
Magari l'idea è buona (bisognerebbe davvero sentirli per bene e poterli comparare), però non è mica necessario reinventare ogni volta la ruota...
In questo campo il lavoro di Kinman e i noiseless della Fender mi pare siano quelli che hanno davvero aggiunto un tassello al discorso, almeno negli ultimi anni.
Rispondi
Re: mi sembra una buona idea ...
di superloco [user #24204]
commento del 21/12/2012 ore 15:10:25
certo, sarebbe bello comparare.
Kinman non lo ricordavo ma ricordo Entwistle che si è dato molto da fare per togliere il rumore e lasciare il suono (almeno così dice)
Rispondi
... e gli occhiali??? ...
di DadeB [user #34034]
commento del 21/12/2012 ore 12:31:23
... e gli occhiali???
Rispondi
Mah...
di pumba [user #158]
commento del 21/12/2012 ore 12:45:3
Personalmente credo sia l' ennesima trovata commerciale per fare cassa ... E poi scusate la mia vena polemica facciamo suonare le demo a chi sa ' suonare decentemente o piu' propriamente a chi ha un tocco sullo strumento come si deve ... manca il contraddittorio cioe' la forma d' onda di un microfono tradizionale
Rispondi
Re: Mah...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 21/12/2012 ore 12:56:11
Credo che il clip sia suonato dallo stesso inventore dei pickup. Dall'assenza totale di altri clip più recenti o di prove comparative è lecito pensare che il progetto sia finito nell'oblio.
Purtroppo temo non sapremo mai se è un'innovazione sensata o una trovata pubblicitaria, e sicuramente non avremo mai un confronto A-B.
Per quanto io sia scettico riguardo questi aggeggi per più di un motivo, è un peccato.
Rispondi
Re: Mah...
di superloco [user #24204]
commento del 21/12/2012 ore 15:11:26
verissimo! la demo è terribile
Rispondi
Oblio
di pumba [user #158]
commento del 21/12/2012 ore 13:08:26
Hai deto bene tu : oblio direi che sara' il triste epilogo di questa storiella... Ciao
Rispondi
Mi viene da fare un ...
di il_bufo [user #36107]
commento del 21/12/2012 ore 13:44:37
Mi viene da fare un puntualizzazione sull'articolo, così di getto e spero di non sbagliarmi con le nozioni di fisica: i due magneti in realtà "assimilano" lo stesso suono identico, non complementare o contro-fasato, visto che a quelle distanze si può paragonare il sistema corda-magnete come se fosse nel vuoto, ergo l'onda vibrazionale che si espande nell'aria sarà la stessa a destra e sinistra della corda in questione. Ripeto, non sono un luminare di questi concetti, ma i miei insegnamenti tecnici mi dicono questo.
Sul resto non commento, se da decadi si usa un pickup "mono" ci sarà un motivo...
Rispondi
Re: Mi viene da fare un ...
di gigius [user #32013]
commento del 24/12/2012 ore 09:24:21
non sono d'accordo. Assolutamente i due magneti sono sensibili a spostamenti differenti della corda e presi singolarmente avranno suoni diversi, anceh se di poco.
Rispondi
viene da chiedersi più che ...
di mcmir75 [user #23593]
commento del 21/12/2012 ore 13:51:12
viene da chiedersi più che altro cosa vi vuole ottenere, dove si vuole andare a parare: si vuol superare alcuni limiti fisici del pickup comvenzionale ? Quali? Vi vuol ottenere la stereofonia? Si vogliono ottenere sfumature timbriche particolari? Direi che il mercato è già saturo di proposte per tutti i gusti e tutte le tasche.
Rispondi
Re: viene da chiedersi più che ...
di ponefb [user #33567]
commento del 21/12/2012 ore 14:50:03
nfatti, cosa si vuole ottenere? l'idea della registrazione "3D" non e' una gran novita', e si puo' ottenere facilmente utilizzando due microfoni posti alla stessa distanza di due orecchie umane, col risultato che si riesce a distinguere se il suono viene da destra sinistra, dietro davanti...se non ricordo male ne ho letto proprio su accordo.
In questo caso quello che uno potrebbe apprezzare, e' se la corda vibra in una posizione o in una direzione privilegiata rispetto al pickup, e non all'ascoltatore/suonatore, il che lo rende praticamente inutile al fine di aggiungere del realismo alla registrazione...
per le sfumature timbriche particolari, ascoltando la clip, qualcuno ha notato qualche differenza sostanziale nel suono rispetto a quello ottenibile con un pickup tradizionale?...io sinceramente no...
Rispondi
Secondo me è una bufala, ...
di iopartoaddio [user #27211]
commento del 21/12/2012 ore 18:35:00
Secondo me è una bufala, uno scherzo, credo che quel attrezzo neanche esista realmente, avete sentito la demo?
Rispondi
potremmo provare a fare
di valerio62 [user #30656]
commento del 22/12/2012 ore 01:05:23
quelli contrapposti... e magari ammortizzati o che si avvicinano e si allontanano in funzione di quanto alzi il volume e di quanto meni con il pletto... oppure potremmo farli che roteano in un verso con il blues o in un altro con il funky...
è bello complicarsi l'esistenza a volte :P !
Rispondi
Io sento solo un suono ...
di waterdog [user #12638]
commento del 22/12/2012 ore 11:53:20
Io sento solo un suono orribile (a parte il giro di do suonato male), non so se sia quello che si deve sentire o solo una semplificazione, ma manca di corpo e di sustain e non ha nessun senso.

Inoltre vedere degli ologrammi che si agitano non mi pare molto utile. Quando avrò in mano uno strumento che suona come si deve, anzi meglio dei tradizionali, allora si potrà parlare di innovazione utile, per il momento una qualsiasi Squire per me suona meglio.
Rispondi
E se invece di accoppiare ...
di Flow [user #27360]
commento del 22/12/2012 ore 12:4
E se invece di accoppiare due magneti alla stessa altezza della corda si sfasassero di qualche millimetro?
Rispondi
L'IDEA A ME SEMBRA BUONA ...
di bend_it [user #29446]
commento del 24/12/2012 ore 00:31:41
L'IDEA A ME SEMBRA BUONA E SENSATA, nella mia ignoranza.
E la terribile demo, forse influenzandomi attraverso le immagini, effettivamente sembra restituire quelle micro variazioni tonali dovute alla vibrazione irregolare della corda (soprattutto sulle note iniziali, il "giro" è da arresto immediato!!).
Ma probabilmente è solo suggestione.
Rispondi
A me l'idea sembra buona, ...
di gigius [user #32013]
commento del 24/12/2012 ore 09:31:45
A me l'idea sembra buona, ma decisamente macchinosa... un pickup a lama è più che sufficiente per avere uno spettro timbrico (in riferimento alla corda) più ampio. Il punto è che non ne vale la pena e lo sappiamo. Inoltre come ricreare un suono paf d'annata o un bel single strato da uno di questi congegni? Mettiamoci in testa che il chitarrista ha quei riferimenti e non vuole sentire altro.
Inoltre... quanto può influenzare il suono finale questa presunta stereofonia? un segnale stereo che differisce di pochissimo che passa dentro una catena infinita di pedali e che (ammettendo di avere un'ampli stereo) va in PA con due sm 57? Insomma... Siamo nei concetti utopici.
Rispondi
Uscita Stereo
di Claes [user #29011]
commento del 27/12/2012 ore 13:19:04
Congratulazioni per l'idea - questa mi pare utile, dato il pick-up Stereo :) Lo vedrei...

- usato in studio, con suoni separati su due pre-ampli con effetti differenti, si ha un sound da "chitarra doppiata" perfetta per un missaggio. Questa mi pare l'unica situazione congeniale.

- dal vivo, è ovviamente molto meglio un pick-up Mono amenochè si disponga di ampli con due canalii si potrebbe (forse) usarlo, agendo sulla dinamica della chitarra.

- avendo i mezzi dela caso, due ampli sarebbero interessanti. Uno vicino al chitarrista (EQ perfetto per chitarra), l'altro come referenza-chitarra per il bassista (EQ più chiaro). Il chitarrista potrebbe avere i soliti pedali per sè stesso, sul proprio ampli, mentre il bassista ascolta la sua referenza totalmente pulita. Questo non sarà Stereo puro.

- Stereo inequivocabile sarà solo tramite impianto voce - un send in Mono andrà a ascolti o ampli per il chitarrista.

Domandona: su che tipo di chitarra è al meglio? Vi è una versione dimensione pick-up Strato? Versione per dog-ear P90??? Infatti lo metterei su una Epi Casino o SG Junior da pochi soldi.

La Pauls sembra defunta - possono vendere il brevetto. O magari arriva un modello da parte di uno dei soliti bigs. Vi potrebbe essere un fattore moda - "l'ultimo grido"...

Grazie per l'articolo - davvero interessante!!!
Rispondi
Stereo?
di ale1953 [user #12441]
commento del 27/12/2012 ore 15:33:53
Stereofonia? Riferita ad una chitarra, che per ovvi motivi è una sorgente molto concentrata nello spazio, la stereofonia può essere solo pura invenzione tecnologica. Seduti al pianoforte è facile distinguere che le note più gravi suonano a sinistra e quelle più acute suonano più a destra. Con la chitarra per "allargare" il fronte sonoro si deve ricorrere a delay e modulazioni (chorus, phaser, doubler etc.) o ad un vero doppio "trattamento" (un suono di qui ed un suono molto diverso di là).
Alcune chitarre hanno i pickup divisi a metà (tre corde left, tre corde right).

Questo sistema per la prima volta distingue tra diversi modi di far vibrare la corda. Avrete notato che la pennata in giù appare da un lato e la pennata in su appare dall'altro.

Oltre a questo dettaglio, per il resto sembra che l'effetto stereofonico non sia particolarmente appariscente.

Quindi metterei in discussione l'effettiva utilità pratica di questa "prestazione" che pare più un effetto di auto-pan intelligente piuttosto che un effetto di allargamento del fronte sonoro.

Comunque il creatore è persona decisamente geniale.

Nota: il video è fuorviante. Quelle mostrate a schermo sono le "figure di Lissajous" che visualizzate sull'oscilloscopio ci permettono di confrontare la fase e la frequenza di due segnali (nel nostro caso L e R). Se i due segnali sono uguali si vedrà un cerchio perfetto. Sono mostrate solo per dimostrare che il segnale dei due canali non è mai identico.

Ciao

Alessandro
Rispondi
colpito..
di ultraviolet [user #18627]
commento del 30/12/2012 ore 19:29:44
Sono emotivamente colpito dal brano eseguito....davvero struggente.......
Rispondi
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