di FBASS [user #22255] - pubblicato il 17 febbraio 2013 ore 18:36
I giovani musicisti di oggi, non per loro colpa, conoscono erroneamente la Epiphone come "Sottomarca della Gibson", con produzione prevalentemente nei paesi del "Sol Levante", ma non sanno che fino al 1957, anno in cui la stessa ditta fu acquistata, per conto della Gibson, dal suo grande e lungimirante manager Ted McCarty, ne fu la principale concorrente con l'unico neo di non aver creduto nella chitarra solid body "The Log" di Les Paul, che vide, ironia della sorte, la luce proprio nel laboratorio della Epiphone, a Manhattan, New York , negli anni 40's ( comunque la storia della Epiphone viene fatta risalire a molto prima, cioè al 1873, mentre quella della Gibson solo, si fa per dire, al 1894, cioè quando Orville aprì il suo piccolo laboratorio di liuteria a Kalamazoo in Michigan, con l'idea di produrre inizialmente solo degli ottimi mandolini, cosa comune anche alla prima "Brand", però più specializzata per i Banjo ).
La storia di Epiphone cominciò sulle montagne della Grecia e continuò, a suo modo, a Smyrne, città portuale in Turchia, poi attraversò l'Atlantico con l'ingresso negli USA di un immigrante di Kastania, ubicata proprio nelle montagne che circondano la antica città di Sparta, Anastasios Stathopoulo, poi proseguita dal figlio Epaminondas, cioè Epi Stathopoulos, laureato con lode all'Università di Columbia negli USA, anche nei "Night Club" dell'allora già "Grande Mela", lui che non solo si dedicò alla liuteria, specialmente riguardo ai mandolini ed ai banjo ( vedi prima immagine al centro in alto, con lui a sinistra ed il primo laboratorio della ditta a destra ) ma anche registrando in studi e radio da "cost-to-cost", trasmettendo dalla località di Manhattan, negli anni venti del XIX° secolo. Dal solo punto di vista liuteristico però è la storia di un'arte passata da padre in figlio e dell'incessante progresso, effettuato in America, per l'innovazione degli strumenti stessi. Ma è anche vero che solo una decade dopo che la stessa Epiphone aveva pubblicato un catalogo (enorme per l'epoca ) di circa 46 pagine ( stiamo parlando del periodo a cavallo degli anni 40's e 50's, in cui gli altri avevano poco più di una decina di modelli all'attivo ) con una vasta scelta di chitarre archtops, acustiche ed elettriche incluse, bassi anche acustici, chitarre elettriche solid body ( quest'ultime però solo verso la fine ), mandolini, banjos ed amplificatori, la società si trovò sull'orlo della bancarotta e fu venduta alla sua concorrente e da lungo tempo, cioè la Gibson che invece aveva creduto nella solid body Les Paul Model ( eccovi le foto dei modelli originali più richiesti, il basso Rivoli e la chitarra Granada, nella seconda immagine sottostante ):
Oggi, la Epiphone, ancora per una ennesima volta è ridiventata l'innovatrice che era nei tempi migliori, ma sempre con un occhio di riguardo al passato, della chitarra e nella costruzione dello strumento stesso ( riproponendo, ed in maniera fedele, proprio quelle sue chitarre che ne fecero la storia ai tempi del Rock e del Beat ), anche se dopo l'avvento in Gibson di Norlin, la produzione fu spostata in Giappone, nel 1969 ( Ted Mac Carty invece ne aveva oculatamente rimasta la stessa negli USA ), poi in Korea ed in Cina, più recentemente. Grandi nomi della musica si sono affidati al suono delle chitarre Epiphone, a cominciare da Al Caiola e da John Lennon, preceduti da altri da noi forse meno noti come George Van Eps, "country pioneer" , come pure Hank Garland, poi il bluesman John Lee Hooker, ma questo lo conosciamo tutti ( in tempi più recenti poi da Joe Bonamassa, Zakk Wylde, Machine Head, Dwight Yoakam, The Strokes, Slash, Jeff Waters, Paul Simon, Radiohead, The Waco Brothers, Lenny Kravitz e Paul Weller ), anche se da noi, negli anni 60's, le stesse furono poco propagandate, al massimo si videro usare dal Beatle John Lennon, ma niente di più, cosa che invece non accadde con la concorrenza. Però lo stesso fenomeno fu esteso, anche se di meno, alle consociata Gibson, all'epoca da noi ritenuta ingiustamente e per poca informazione, produttrice di chitarre per jazzisti e basta, in verità non erano ancora state esposte in molti negozi e si videro in giro e proposte solo con l'arrivo nei Juke Box dei Led Zeppelin e di Carlos Santana, a fine anni 60's; ma ecco le due più gettonate Epiphone da sempre, Casino e Sheraton, a seguire tre video ( dedicati ad Epi Stathopoulo, foto folcloristica dei soldati greci "Evzones" compresa e successivo video che li vede impegnati nella danza ) relativi al ballo più in uso in Grecia, sua patria, il Sirtaki di "Zorba il Greco", suonato con il "Bouzouki" greco: