VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Lick it: “Pentadorian” di Giacomo Castellano
Lick it: “Pentadorian” di Giacomo Castellano
di [user #116] - pubblicato il

La parola d’ordine di Lick It oggi è contaminazione: in "Pentadorian" affronteremo fraseggi e intervalli jazzaroli, sparati con suono metal e snocciolati in vorticose soluzioni solistiche shred! A guidarci in questo studio impegnativo e modernissimo, Giacomo Castellano, una delle migliori chitarre rock italiane di sempre.
La parola d’ordine di Lick It oggi è contaminazione: in "Pentadorian" troveremo intervalli jazzaroli, sparati con suono metal e snocciolati in vorticose soluzioni solistiche shred! A guidarci in questo studio impegnativo e modernissimo, Giacomo Castellano, una delle migliori chitarre rock italiane di sempre. L'occasione del lancio del lick è anche il pretesto per farci raccontare da Giacomo come ha lavorato alla produzione del materiale didattico per Lick It, suggerire qualche dritta per  studiare le sue lezioni al meglio e aggiornarci sulle sue attività musicali solistiche.

Per la sessione di registrazione di Lick It che strumentazione hai utilizzato?
Ho usato due chitarre: prevalentemente un Ibanez ICT 700 con DiMarzio D-activator di serie e, per le cose più crunch, una Ibanez AT 100. Per quanto riguarda l’amplificazione una Testata MasottiI X100M con casse Dragoon. Nessun pedale nel mezzo, solo il cavo Reference rosso.La cassa era microfonata con uno Shure SM57 che finiva dentro un preamplificatore Focusite. Per gli effetti, in mandata c’era l'Axe FX II, giusto per quel poco di ambiente e delay presente in qualche esempio.Le solite cose che uso da tempo!

Come hai lavorato alla composizione dei Lick? Conoscendo il tuo stile e la tua didattica sembrano tutte idee e fraseggi inediti, che mostrano una chiara evoluzione del tuo stile...
Sì, sono tutti lick assolutamente inediti e provengono da studi relativamente recenti che sto tutt'ora approfondendo. La semplice richiesta di produrre degli esempi per questa rubrica ha funzionato da stimolo per avviare il processo creativo!Ho cercato di fare qualcosa che mi divertisse e che allo stesso tempo non fosse solo un insieme di esercizi.

Lick it: “Pentadorian” di Giacomo Castellano

La tua storia ha un percorso particolare: parti giovanissimo con il rock pesante e lo shred; poi lavori nel pop di serie A, affinando un chitarrismo raffinato, a tratti vintage. Ora sembri nuovamente orientato verso lidi più cattivi, rock con digressioni punk ed elettroniche…
Si, confermo! Ma ti dico anche che non si è trattato di cambiamenti lineari. Piuttosto li considero mondi musicali paralleli che si sono intersecati tra loro in vari momenti e che saltano fuori all'occorrenza prendendo il sopravvento. In tanti anni è stato impossibile prevedere dove mi sarei spostato: sia musicalmente che fisicamente! Mi sono adattato cercando di imparare e comunque mantenere identificabile il mio contributo sonoro. Ho avuto la fortuna di sperimentare approcci musicali diversissimi che si completano a vicenda, fornendo esperienze a volte opposte ma sicuramente utilissime! In sostanza, mi piacciono diversi stili musicali ma ci sono principalmente due approcci sonori che utilizzo per la solista: uno più moderno, forse più shred; uno più' tendente al sound bluesy: pick-up al manico della strato, per intenderci. Suono che si combina perfettamente con la Ibanez AT 100.

Ci descrivi in generale la rosa di lick che hai scritto per Lick It? C’è un’utenza particolare di chitarristi a cui li consiglieresti?
In realtà ogni lick è strutturato su una particolarità che talvolta può riguardare la tecnica usata, talvolta la "geometria" del fraseggio mentre altre volte riguarda il "sound" globale del fraseggio stesso, da questo punto di vista credo che questi licks potrebbero interessare a chitarristi provenienti da diversi mondi musicali, ma non saprei esattamente a chi consigliarli! Posso solamente suggerire come farei io: tutto ciò che mi piace cerco di impararlo; se non mi risulta immediato, lo modifico adattandolo alle mie possibilità, cercando di mantenere però lo stesso effetto finale.

Quando s'impara un lick la difficoltà è spesso riuscire poi usarlo: calarlo nel contesto musicale effettivo di un'improvvisazione o di una canzone. 
Da sempre adotto lo stesso metodo: comincio imparando bene il fraseggio e la sua tecnica d'esecuzione. Cerco di essere sicuro di non lasciarmi note per la strada, altrimenti poi non torna il profilo ritmico. Successivamente, provo a eseguirlo in contesti ritmici diversi, adattandolo magari a quartine e sestine se possibile. Il metronomo rimane per me la "medicina" migliore per curare la ritmica di un lick articolato. Parallelamente, dedico del tempo all'improvvisazione, cercando ripetutamente di inserire il lick trovandogli uno spazio all'interno di un assolo. Improvviso utilizzando basi in diverse tonalità e a diverse velocità. Puo' anche essere d'aiuto trovare al lick un inizio e una fine musicali: sempre ovviamente che il fraseggio che stiamo studiando non ne sia già provveduto.

Per affrontare il materiale didattico che spiegherai su Lick it, quali sono gli argomenti tecnici e teorici che ritieni sia necessario un allievo ripassi prima?
I modi, l'armonia base! Senza di questo ci si affida solo all'orecchio. Magari può anche andare bene, perché poi rimane sempre l’orecchio il nostro giudice finale. Credo però che per capire la struttura armonica di una frase, sia necessario comprenderne il suo legame con l'armonia sulla quale è eseguita. Alla fine la musica è fatta da 4 elementi: melodia, armonia, ritmo e dinamica; tutti e quattro questi elementi permeano ogni nota che produciamo: più riusciamo a padroneggiarli e più facilmente sapremo come utilizzare in diversi contesti i vari fraseggi che assimileremo. Mettendo invece in evidenza l’aspetto tecnico sono esempi spesso strutturati su legato, hybrid picking e tapping: rispolverare i rudimenti di queste tecniche aiuterà a ottimizzare gli studi.

Sappiamo che al momento sei totalmente calato nelle produzione della tua musica!
Premetto che mescolare i propri progetti con l'attività di turnista è stato per me sempre difficile; spesso mi trovo a dover rimandare la realizzazione della mia musica dando la priorità alla necessità del lavoro. Così, talvolta alcuni progetti vedono la luce dopo tempi piuttosto lunghi! Quest'anno, sembra finalmente arrivato il momento per me di mettere carne al fuoco e ne sono veramente contento!

Lick it: “Pentadorian” di Giacomo Castellano

Al momento sono impegnato nella promozione della ristampa del mio primo cd intitolato Cutting Bridges, album recentemente ripubblicato da due diverse etichette che lavorano in tandem: la Red Cat Records di Firenze, che si occupa principalmente della zona italiana ed europea, e la Muso Entertainment, capitanata da Thomas Lang con il quale collaboro a diversi progetti. Quest’ operazione ha principalmente lo scopo di far conoscere le mie produzioni anche in altri paesi, preparando un terreno necessario per i prossimi lavori. La nuova edizione di Cutting Bridges è stata ri-mixrata e ri-masterizzata completamente e include una bonus track dal titolo “Naked Sun”, un brano non nuovo ma che non aveva mai conosciuto una produzione definitiva. Ho deciso di includerla per dare un ulteriore valore aggiunto alla ristampa. Purtroppo la capacità del cd non permetteva di aggiungere altri brani ed è per questa ragione che Naked Sun appare solo nella versione digitale del disco. A Thomas Lang è sempre piaciuto molto questo brano e così lo ha registrato realizzando anche un video! Le riprese video servivano soprattutto per far vedere la microfonazione, il setup e il pan dei microfoni… ma non avevo ancora pensato alla realizzazione di un footage completo delle sessioni di registrazione! Nella versione dell’album ho risuonato le ritmiche, un paio di temi e la parte finale in tapping che è inedita; Dado Neri ha rifatto il basso mentre ho tenuto le parti di chitarra solista originali: nella prima versione avevo trovato un suono che mi piaceva molto e non volevo rifarle. Nel video invece ho risuonato tutto il brano, non volevo che fosse un playback… così via da capo di nuovo! Nel video c’è quindi un’esatta corrispondenza tra ciò che stiamo effettivamente suonando e le riprese video. Non è un live, non abbiamo suonato nello stesso momento e ci sono dei punch e doppiaggi. Specialmente sulle ritmiche i doppiaggi sono stati necessari a dare la giusta dimensione stereo. Quel che è certo, è che non è mai un video in playback: quello che si vede è incluso nella registrazione. Le tastiere sono rimaste le originali, così come le poche programmazioni e suoni aggiuntivi. La strumentazione usata è la stessa per le due versioni,video e album. E’ un set up minimale: Masotti X100M, chitarre Ibanez, un wah e delay settati in modo diverso a seconda della sezione del pezzo. Nella versione dell'album ho usato in un paio di punti anche un chorus Ibanez, dettato con il rate altissimo. Anche le riprese e il montaggio sono opera mia. Non avevo alternativa ma non nego di essermi divertito a farlo e il tutto voleva avere un'aria informale "home made". La prossima volta spero di poter delegare per ottenere risultati migliori!Dopo la promozione di questa ristampa, affronterò finalmente dopo molti anni di attesa (specialmente per me) il mio secondo cd ed altri due progetti molto interessanti ma dei quali preferisco non rivelare alcun particolare! 

giacomo castellano interviste lezioni
Mostra commenti     2
Altro da leggere
Lick It: "Open String Shuffle" di Enrico Crivellaro
Lick it: “Funky Bluesy Groovy” di Davide Mangano
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964