di barbiani315 [user #38786] - pubblicato il 19 dicembre 2013 ore 12:30
Continuiamo a lavorare sull’impostazione della tecnica per suonare la chitarra slide. Oggi ci occupiamo della mano destra. La stra grande maggioranza dei chitarristi slide suona a dita. Capiamo i vantaggi di questo approccio, sperimentando però anche con il plettro.
Nella prima lezione abbiamo parlato del muting della destra e di come appoggiare lo slide in relazione ai tasti della chitarra per suonare in maniera intonata.
Oggi ci occupiamo in maniera approfondita della mano destra.
Iniziamo dicendo che per i chitarristi davvero dentro la slide l’argomento è piuttosto ovvio: la maggior parte dei chitarristi che usano questa tecnica suonano con le dita!
Viceversa trovo sia importante prendere in considerazione anche l’utilizzo del plettro. Un chitarrista già esperto che si avvicina alla slide probabilmente troverà più comodo servirsi del plettro all'inizio.
E bene quindi valutare serenamente i pro e contro di questi due approcci, osservando però alla fine quanti più vantaggi riservi il fatto di suonare a dita.
Osserviamo al microscopio le due differenti modalità di suonare.
A dita ci serviremo sempre del pollice e dell’indice della destra. Il pollice suonerà la corda più bassa e l’indice strapperà la sottostante, più alta.
Eseguiamo una piccola frase concentrandoci sui movimenti delle dita.
Ora suoniamo la stessa frase con il plettro.
Il primo vantaggio che balza gli occhi è che l’uso delle dita facilita l’appoggio della mano sulle corde che non devono suonare e quindi agevola il muting e la pulizia di suono.
Di fatto, essendo più vicini, e davvero più semplice appoggiarsi e avere un approccio più diretto sulle corde. Questa è probabilmente una delle ragioni principali che hanno fatto diventare le dita la maniera più diffusa di suonare slide.
Il plettro garantisce un maggiore attacco sulle note e magari maggiore velocità.
Allo stesso tempo però, per suonare fraseggi più articolati bisogna ricorrere a un grande lavoro del polso della destra per gestire i movimenti del plettro attraverso i cambi di corda. Invece, suonando a dita, questo movimento è azzerato vista che la mano sta appoggiata e si muovono solo le dite.
Serviamoci di un lick in D7 per sperimentare con entrambi gli approcci.
Ma non dimentichiamoci per sempre del plettro: ricordiamoci di un chitarrista di classe sopraffina come Mick Taylor, con i Rolling Stones dal 68 al 73 che il plettro lo usava spesso con la slide.
Merita poi di essere valutata anche una terza opzione, quella del thumb pick
utilizzato per esempio da fenomeni come Johnny Winter o Eric Sardinas: questo è un sistema molto interessante, soprattutto per quelli che usano più di due dita per suonare.
Io personalmente uso esclusivamente le dita: probabilmente col plettro potrei essere essere un po’ più veloce ma con le dita sento lo strumento più vicino e la pulizia delle note sicuramente migliore…