di redazione [user #116] - pubblicato il 27 aprile 2014 ore 08:00
L'uso di accordature alternative può tornare utile anche con un repertorio di pezzi pop o solitamente eseguiti in accordatura standard. I nuovi voicing e la possibilità di sfruttare corde a vuote in modo diverso danno ai brani un sound tutto da approfondire.
L'uso di accordature alternative può tornare utile anche con un repertorio di pezzi pop o solitamente eseguiti in accordatura standard. I nuovi voicing e la possibilità di sfruttare corde a vuote in modo diverso danno ai brani un sound tutto da approfondire.
L'accordatura Open G è forse la preferita tra i musicisti country e blues, specialmente gli amanti del bottleneck. Eppure anche i chitarristi rock e pop possono trarre vantaggio dalle diverse sonorità che un'accordatura aperta è in grado di offrire. Brani come "Time After Time" di Cindy Lauper possono essere riarrangiati e adattati alle geometrie di una Open G. Le forme degli accordi, sicuramente semplificate rispetto alle diteggiature dell'accordatura standard, danno vita a sonorità diverse, più aperte e sospese. Fanno la loro parte anche le corde a vuoto che, finché si resta in tonalità di G, "root" dell'accordatura, possono risuonare creando un tappeto armonico in grado di riempire il mix senza difficoltà.
Armonizzare la scala di G maggiore sull'accordatura di Open G è semplice e intuitivo. Ariberto Osio lo spiega in questo articolo. Nel video che segue, invece, applica le conoscenze acquisite per la sua versione di "Time After Time".