di FBASS [user #22255] - pubblicato il 27 aprile 2014 ore 12:45
A partire dalla prima chitarra solid body, tra la fine degli anni 40 ed inizio degli anni 50, anche se la stessa nel 1950 fu chiamata Telecaster al posto del nome inizialmente scelto di Broadcaster per una nota vertenza legale con le Gretsch, per poi proseguire con il primo basso del 1951, che fu chiamato Precision poichè era dotato di 20 tasti onde centrare le note sulla tastiera in maniera precisa, si può notare che entrambi avevano il body squadrato e simmetrico e che solo con la terza nata, la Stratocaster, fu cambiato nel contoured che oggi conosciamo bene, ma rimanendo sempre simmetrico, anzi contoured fu scritto poi in un piccolo logo circolare anche sulla paletta che aveva assunto una forma diversa per merito di un certo Freddie Tavares, mentre la stessa terza chitarra di Fender, a parte la doppia spalla mancante ereditata proprio dal basso Precision, fu dotata di tre pickups monobobina ma inseribili sempre singolarmente, scelta fatta su suggerimento di un chitarrista country, Bill Carson, divenuto poi consulente, mentre il basso fu dotato di body contoured solo nel 1956, rimanendo però della stessa forma del primo:
Poi il Precision nel 1957 assunse la forma che conosciamo tutti e fu dotato del pickup split, paletta simile alla sorella Stratocaster e mascherina in alluminio anodizzato, a destra nell'immagine d'apertura, con manico a tastiera in acero, il tutto poi evolutosi nel 1959 nel modello che compare al centro della stessa immagine, con mascherina tartarugata e tastiera in palissandro. Però qualcosa bolliva in pentola in quell'ultimo scorcio degli anni 50s in casa Fender, oltre alle economiche Musicmaster e Duo-Sonic I° :
Nel 1958 nacque una chitarra solid body completamente diversa, realizzata per far avvicinare i chitarristi jazz al mondo delle solid body, fu proprio per questo motivo che fu chiamata Jazzmaster, aveva però il corpo asimmetrico ed era dotata di due pickups a "saponetta" con un circuito superiore che inseriva il solo pickup al manico con potenziometri di tono e volume indipendenti dai due generali e manople a taglio, seguita a ruota nel 1961 da un basso rivoluzionario a 6 corde, con scala 30,5 pollici, inizialmente dotato di tre pickup Stratocaster inseribili mediante 3 switch e dotato comunque di vibrola simile alla Jazzmaster, il Fender VI, che solo due anni dopo con l'avvento della terza chitarra con body asimmetrico, ma questa volta con scala 24 pollici anzichè 25,5 della sorella capostipite e con i pickup monobobina di nuovo slim però schermati ai lati, poi per tutto il resto simile alla prima, cioè la Jaguar che fu realizzata nel 1962, passò ad esserne l'evoluzione come basso a 6 corde dotato di 4 switch e 3 pickups Jaguar, privo però ( come pure il primo modello ) del circuito superiore in dotazione alle due chitarre elettriche da cui era derivato. Contemporaneamente nel 1962, su richiesta di alcuni bassisti, nacque un basso a 4 corde tradizionali dotato questa volta di due pickups monobobina indipendenti tra loro e con 8 magneti, due per corda, prima con controlli di tono e volume coassiali ed indipendenti per entrambi i pickups, sostituiti poi definitivamente da due volumi, uno per ogni pickup, ed un solo tono generale con la manopola più piccola, questo circa solo un anno dopo. Fu Chiamato Jazz Bass e come tutti e quattro questi strumenti citati ( insieme nella foto sovrastante ) avevano il body asimmetrico ma countured, giustificato dallo stesso Leo Fender come un mezzo per renderli "più indossabili e centrati ergonomicamente", per affaticare cioè di meno i musicisti che li adoperavano in posizione eretta, in piedi. Invece le arch-top e le semi-hollow body del successivo periodo CBS non subirono tale modifica del body rimanendo tassativamente simmetriche ad eccezione di una sola, realizzata sul finire dello stesso periodo nel 1977, la Starcaster che fu una delle tanti "meteore" di casa Fender ma dotata dei pickups humbuker Wide Range di Seth Lover, come le Telecaster DeLuxe che era una delle più costose in quegli inizi anni 70s, cioè più della Stratocaster. Poi tre video su uno dei primi bassisti ad utilizzare il Jazz Bass, John Rostill degli Shadows, ed il bassista precedente, Jet Harris, che fu invece uno dei primi ad utilizzare il Fender VI da solista mentre con il succitato gruppo usò un Precision Fiesta Red: