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Blackstar HT Metal 5H: piccolina e cattiva
Blackstar HT Metal 5H: piccolina e cattiva
di [user #16167] - pubblicato il

Da diverso tempo gli amplificatori si stanno facendo sempre più piccoli. Piccoli wattaggi non sono sempre sintomo di alti livelli di guadagno, ma nel caso della HT5 in prova oggi la scritta Metal sul pannello frontale non lascia dubbi. Les Paul, gain a manetta ed ecco la voce della piccola Blackstar.
Da diverso tempo gli amplificatori si stanno facendo sempre più piccoli. Mini wattaggi non sono sempre sintomo di distorsioni enormi, ma nel caso della HT5 in prova oggi la scritta Metal sul pannello frontale non lascia dubbi. Les Paul, gain a manetta ed ecco la voce della piccola Blackstar.

La serie HT Metal è una delle più cattive che si possa trovare nel catalogo Blackstar, con combo e testate a partire da un solo watt fino a 100. Visto che la verità sta nel mezzo abbiamo deciso di testare la testata da 5 watt quella che offre una buona quantità di controlli a fronte di soli 14kg di peso. Una stazza non da peso mosca ma comunque super trasportabile, come un prodotto del genere deve essere. In meno di mezzo metro la HT5 Metal offre due canali footswitchabili con volume ed equalizzazione separati. Due soli controlli dedicati al clean, il volume e il tone. Il primo controlla l’output generale del canale mentre il secondo agisce sull’eq. Ruotandolo verso destra si enfatizzeranno gli alti, verso sinistra i bassi. Come si può intuire il pulito viene liquidato abbastanza in fretta nel progetto HT5 Metal, quasi a voler far capire fin da subito che è sul canale due che si è concentrato la maggior parte dello sviluppo della testata. 

Blackstar HT Metal 5H: piccolina e cattiva

L’OD Channel infatti annovera ben sei potenziometri. Oltre a gain e volume troviamo i classici alti medi e bassi che non hanno bisogno di spiegazioni. Il controllo ISF invece merita un piccolo approfondimento. L’Infinite Shape Feature è un controllo di tono sostanzialmente. Agendo però su tutto lo spettro sonoro promette di trasformare totalmente la voce del piccolo amp da 5 watt. Girando la manopola in metallo si può scavalcare in un secondo l’intero oceano atlantico, passando da suoni british a suoni american. Stiamo parlando di una testata votata al metal puro, quindi quando si parla di USA e Inghilterra probabilmente si sta restringendo il campo a Mesa e Orange. Abbiamo però imparato a diffidare di magici controlli che agiscono solo sull’eq, sapendo bene che la differenza tra una Rectifier e una Thunderverb non si nasconde nei controlli di alti medi e bassi. A differenza di molti altri amplificatori delle stesse dimensioni la Blackstar è dotata di riverbero, certo non l’effetto preferito dai metallari, ma una freccia in più nella faretra della versatilità, per quanto una testata con “metal” nel nome possa aspirare ad esserlo. Conclude la dotazione di bordo l'uscita bilanciata con simulazione di cassa 1x12 e 4x12, utilissima sia per la registrazione che per l'uso live. 

Blackstar HT Metal 5H: piccolina e cattiva

Il clean con due controlli lo si liquida in poche parole: è d’ordinanza. Anche il metallaro più incallito prima o poi dovrà suonare un arpeggio ed ecco quindi spuntare il canale pulito. Dobbiamo ammettere che ci aspettavamo molto peggio. Anche giocando con il tone però resta sempre un po’ spoglio, con poca headroom. In fondo però già da un ampli con soli 5 watt non si pretende un pulitone da Twin, il logo metal sul pannello poi non gioca a favore. Switchamo subito all’OD e facciamo incazzzare la HT Metal 5H come si deve. Schiacciando un semplice tasto sembra di aver collegato un amp completamente diverso. Ricompaiono l’headroom, la ciccia che mancava al pulito e sembra, almeno alle prime battute, avere una dinamica maggiore. Lasciamo tutti i controlli dell’equaizzazione in posizione centrale, quindi flat, per concentrarci sul guadagno. Anche una testata dedicata al metal ha bisogno di un crunch credibile e quello della HT5 lo è. Il sound in generale non risulta eccessivamente compresso, soprattutto a bassi livelli di gain. La spinta degli humbucker della Goldtop di Michele regala un’enfasi marcata sulle medie frequenze che non dispiace per nulla e che allontana dal classico suono scooped metallaro. Ottenibile in un attimo lavorando sui medi che, come gli altri controlli, sono molto sensibili alle regolazioni. Aumentando il guadagno aumenta la cattiveria e, inevitabilmente, la compressione. La cosa non risulta fastidiosa però, soprattutto se si stanno ricercando timbri che vanno ben oltre l’hard rock. La dinamica in questo caso va un po’ a farsi benedire, ma a un ampli da 5 watt con solo una 12BH7 e una ECC83 in grado di tirare fuori un metal sound così potente non chiediamo di più.

Blackstar HT Metal 5H: piccolina e cattiva

Veniamo infine al misterioso controllo ISF, sperando sia veramente un transatlantico, ma non il Titanic. Potrete ascoltarlo in diretta alla fine del video test. In poche parole, nonostante le promesse, agisce come una sorta di presence control. Siamo sicuri che il circuito a cui è collegato sia quanto più diverso possibile da quello di un normale controllo di presenza, il risultato però non si discosta molto da una maggiore incisività delle medie se lo si ruota a destra, per un suono più acidello e british, medie che diventano più scavate andando verso gli USA. Lungi da noi affermare che il cambio di continente sia completo. Sicuramente aggiunge colori utili per sfaccettare il suono al meglio. Pensando a un uso live, avere un controllo che lavora un po’ trasversalmente sullo spettro delle frequenze permette di intervenire al volo sull’eq senza perdersi un intero chorus del brano. 


La HT Metal 5H si è dimostrata una vera arma da metal compressa in un formato trasportabile e leggero, ben lontano dalle gigantesche forme delle classiche testate da 100 watt. Il sound da queste per forza di cose si discosta un po’. In un uso casalingo, o da registrazione/sala prove sicuramente la piccola Blackstar può diventare una compagna inseparabile. Collegata magari alla 4x8’’ disponibile a catalogo. Il prezzo per la testata si aggira tra i 350 e i 400 euro, cifra che riteniamo azzeccata e in linea con il mercato. 

Blackstar è un marchio distribuito da Backline
amplificatori blackstar ht metal 5h
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Blackstar è un marchio distribuito da Backline
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Strano...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 16/12/2014 ore 09:39:21
Strano che la fotografia e l'immagine con la descrizione dei comandi siano invertite e speculari da sinistra a destra.
Errore dei grafici o cambio di progetto?
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Bella
di smilzo [user #428]
commento del 16/12/2014 ore 10:01:56
Mi piace il clean, il lead è più un rock tirato che metal... forse proprio per questo mi piace! ;)
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Secondo me...
di magheggio [user #10968]
commento del 16/12/2014 ore 10:15:52
Secondo me 5 watt sono troppo pochi.
E' vero che è da casa e sala prove... lì può andare, secondo la mia esperienza, ma se poi serve un po' di potenza in più dove la si prende?
Sarebbe meglio 10/15 watt e buona notte!
Io suono metal ed ho un sistema tutto diverso, stereo: una pedaliera con 3 pre (i favolosi legend AMT), un pitch factor ed un riverbero a pedale, un pre valvolare a rack ed un finale 20/20 (sempre rack) con 2 casse 1X12.
Tutto ridotto al minimo ma non molto trasportabile, per la verità.
Il suono mi soddisfa!
Per me l'amplificatore/testata ideale per metal, dovrebbe essere ovviamente valvolare, magari avere più percorsi per le finali (per esempio delle valvole molto calde e definite sul pulito e delle valvole un po' meno calde ma aggressive sul distorto), avere 3 canali con equalizzazione indipendente su ognuno (per: pulito, ritmico, solista) e max 15 watt di potenza...
non c'è nulla in giro al momento di simile...
Ci sono alcuni 3 canali con eq indipendente con limitatori di potenza... e questi non ho mai avuto modo di provarli...
Tutte queste testatine ormai non sono delle novità, e spesso sono noiose a lungo andare.
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HT5 Metal o Normale ?
di Puce [user #14037]
commento del 16/12/2014 ore 15:18:47
Sono molto incuriosito dai prodotti Blackstar, soprattutto dalla testata in questione e dalla sua versione "normale".
A tal proposito volevo pareri sulle sostanziali e apprezzabili ad orecchio differenze che avete riscontrato.
Come dice Magheggio forse 5w sono un po' pochini in un pub e forse anche in sala prove con batterista metallaro dentro, e un qualcosa da 10/15 w sarebbero ideali.
In sostanza sono alla ricerca di un piccolo ampli valvolare ad uso domestico/sala prove da max 20w e utilizzabile all'occorrenza con headphone come il blackstar se non sbaglio.
Suggerimenti ben accetti
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Sfiziosa ma...
di endyamon [user #35616]
commento del 16/12/2014 ore 17:33:02
Ammetto di essere un fan della Blackstar da quando ne ho provato e comprato uno con cui mi trovo molto bene. Queste testate piccoline mi incuriosiscono sempre, ma purtroppo le trovo troppo limitate per l'utilizzo che dovrei farne io. In sala prove non mi basterebbe (con il batterista che mi ritrovo, a volte devo avere volumi da live) e a casa ho una soluzione digitale che per lo studio va benissimo. Forse avrebbe senso per le registrazioni casalinghe, ma a sto punto direi che sono più versatili quelle testate con il wattaggio selezionabile (1, 5, 20) e magari una bella uscita con simulazione di cassa.
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a mio avviso gli HT5 ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 17/12/2014 ore 07:12:11
a mio avviso gli HT5 tutti, come un po' tutti i Blackstar, sono dei fedeli e tosti ciucci di fatica che non ti abbandonano quasi mai. Il suono è molto particolare. Personalmente non lo digerisco, ma solo per miei gusti personali. Effettivamente anche i modelli dal prezzo contenuto hanno un bel suono grosso, gonfio, tronfio e spavaldo molto bello e convincente. Secondo me tutti i Blackstar sono piuttosto votati al metal. Non sono d'accordo col fatto che vadano bene per altro. Almeno questo mi comunicano le mie orecchie. Insomma... veramente ottimi amplificatori: solidi, fedeli e convincenti. Forse la Blackstar si dovrebbe concentrare un po' più sui puliti, ecco... tanto per dare un po' di versatilità in più.
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Re: a mio avviso gli HT5 ...
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 17/12/2014 ore 08:39:35
Da possessore di un Blackstar combo... sono pienamente d'accordo
Rispondi
Re: a mio avviso gli HT5 ...
di Zado utente non più registrato
commento del 17/12/2014 ore 09:17:26
Difficile dire che i modelli Artisan vadano bene per il metal, e non per altro,onestamente....
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Re: a mio avviso gli HT5 ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 17/12/2014 ore 10:21:21
ma gli artisan sono un altra cosa... io parlavo dei modelli "DI FABBRICA"... eppoi io non ho detto che i blackstar siano buoni solo per il metal... ho detto che sono "più votati al metal". Ci si fa anche altro. Certo però non sono proprio il massimo della versatilità. Danno il meglio a gain elevati, ecco... Il clean del mio HT5, ad esempio... è qualcosa di imbarazzante :D
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Re: a mio avviso gli HT5 ...
di arne_saknussemm [user #24345]
commento del 17/12/2014 ore 19:26:28
Al Blackstar (HT40) ci arrivai dopo aver valutato una serie sterminata di opzioni, anche fuori della mia portata economica, mentre ero alla ricerca di un ampli versatile che potesse assecondare il bisogno di sonorità svariate del mio gruppo, dal pop melenso all'hard rock spinto. La mia esigenza era di un bel clean da sporcare a seconda delle necessità… beh, con Blackstar ho trovato l'eldorado. Tanto è vero che mi son pure preso l'HT5 per il mio studio.
Ti garantisco che nei miei episodi funky, nelle ballad d'atmosfera, nel pop più mieloso non tradisce alcun sapore "metal oriented", fatto salvo quando carico il canale spinto, nel quale fa capolino il Diavoletto Marshallino che è in lui… L'HT5, pur essendo un po' più acido, ne rispecchia le caratteristiche. Basta non usarlo in sala prove, poiché il clean si sporca facilmente, alzando il volume.
Ma, giustamente, come dici è questione di percezione timbrica… il mondo è bello perché è vario, no? :-)
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Re: a mio avviso gli HT5 ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 17/12/2014 ore 19:41:14
SACROSANTO!
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