di redazione [user #116] - pubblicato il 25 settembre 2015 ore 11:00
Più vicini alla chitarra preparata che ai classici capotasti, i Fretlocks permettono di bloccare singole corde ad altezze precise, per ottenere nuove sonorità e a tutti gli effetti una mano extra senza alcun vincolo di posizione. Sono piccoli, poco invadenti e possono essere posizionati ovunque sulla tastiera.
C'era una volta il capotasto mobile, una singola barretta da piazzare sul manico per premere tutte le corde insieme allo stesso fret, a scelta, per trasportare i brani in tonalità senza troppe complicazioni. Negli anni molti chitarristi e progettisti hanno deciso che quel concetto gli andava troppo stretto, e per le loro composizioni sempre più fuori di testa avevano bisogno di una sorta di capotasto che potesse agire in modo indipendente sulle singole corde, come una terza mano che tiene un accordo fisso alla base del manico, su cui darsi da fare con accompagnamenti e solismi che fondessero le sonorità delle accordature aperte con la praticità di quella standard. Così sono nati progetti come lo Spider Capo, recensito qui su Accordo e da approfondire qui sul sito ufficiale, oppure il Voice Capo, scatoletta di cui si è parlato anche qui su Accordo e capace di diteggiare veri e propri accordi, da conoscere meglio sul sito ufficiale a questo link. Adesso un team inglese è andato oltre, e ha progettato dei mini-capotasti mobili con cui bloccare a scelta qualunque corda su qualunque fret, anche distanti da loro e senza minimamente infastidire la mano diteggiante.
Il concetto dei Fretlocks, sotto certi aspetti, è più vicino a quello della "chitarra preparata", dove degli oggetti fissati o incastrati sullo strumento ne variano sonorità e possibilità espressive. Un Fretlock è composto da una slitta da posizionare sul tasto, sotto la corda, e dei fermi che "diteggiano" all'altezza del fret. Il punto di contatto sporge leggermente dalla slitta, in modo da ottimizzare l'intonazione della nota. Non ci sono scatole voluminose né impalcature che limitino la libertà di movimento del chitarrista, ma solo degli oggettini grossi quanto una graffetta a occupare lo spazio di un singolo tasto, per di più al di sotto della corda. Quando il chitarrista pizzica tutte le corde a vuoto, sarà possibile ottenere delle nuove sonorità o degli accordi già fatti, su qualunque parte del manico. Se si miscelano corde a vuoto, corde con su i Fretlocks e corde diteggiate tradizionalmente, si potranno arricchire i propri fraseggi con note extra, o gli arpeggi con voicing altrimenti impossibili.
Padroneggiare degli oggetti come i Fretlocks non è facile, e confrontarsi con altri musicisti che ne fanno uso è importante per avere nuove idee e scambiare opinioni. Per questo i produttori hanno preparato una pagina su Medium.com dove i membri della "Freternity" potranno restare in contatto tra loro ed essere aggiornati sulle novità.
I Fretlocks sono disponibili in tre dimensioni diverse a seconda della scalatura delle corde. Saranno presentati al pubblico il 9 ottobre con una festa d'inaugurazione presso il negozio di Denmark Street "Regent Sounds" e saranno disponibili a partire dalle prossime settimane sul sito ufficiale con prezzi a partire da 15 sterline per una confezione da sei pezzi.
Non sappiamo se li vedremo mai arrivare sugli scaffali italiani, ma terremo senz'altro gli occhi puntati in attesa di futuri sviluppi.