Il BluBox racchiude 16 cabinet reali per convoluzione
di redazione [user #116] - pubblicato il 10 aprile 2016 ore 12:30
BluGuitar ha catturato digitalmente per convoluzione la risposta di 16 cabinet storici realmente esistenti e li ha racchiusi in un unico contenitore provvisto di tutto ciò che serve per registrare in presa diretta o fornire al mixer un suono completo e controllato.
I simulatori di cabinet sono seguiti con attenzione da qualunque appassionato di amplificatori valvolari che, per un motivo o per un altro, non sia disposto a dipendere da volumi elevati o a dover trascinarsi dietro una o più casse per ottenere il proprio suono.
Un tempo costituiti da semplici filtri atti a replicare i tagli in frequenze degli altoparlanti a cui si ispiravano, i cab simulator possono ora contare su tecnologie all'avanguardia e livelli di realismo sempre superiori. Quando il mondo digitale ha messo a disposizione di tutti le tecniche di convoluzione per replicare suoni e comportamenti dinamici di sistemi audio (si pensi al Kemper Profiling Amplifier), sempre più musicisti hanno rivolto la propria attenzione alle immagini virtuali, ormai copie pressoché esatte degli strumenti che hanno segnato la storia della chitarra elettrica.
Ora tocca a BluGuitar, guidata dal musicista ed esperto di suono Thomas Blug, lanciarsi nel mondo della convoluzione digitale con un apparecchio interamente dedicato alla simulazione di cabinet e microfoni.
Il BluBox riprende 16 cabinet realmente esistenti tra i più amati di sempre e li offre all'utente in un formato compatto, con parametri regolabili e con tutte le connessioni del caso.
Ideale per una registrazione silenziosa quando collegato in diretta a una scheda audio, il BluBox permette anche di fornire al mixer un segnale puro e controllabile, eliminando la complicazione di un microfono ma senza rinunciare alla presenza di un proprio cabinet sul palco, se si preferisce.
Il BluBox va collegato dopo l'amplificatore e sostituisce il cabinet, o si frappone tra i due elementi.
Sullo chassis è presente un ingresso jack per il cavo di potenza proveniente dall'amplificatore, ma è offerta anche un'uscita Through per andare a un normale cabinet. I jack di Line In e Line Out permettono di sommare al segnale una fonte esterna e ottenere tutto in uscita per il collegamento a un nuovo sistema. Un'ulteriore uscita XLR bilanciata mediante trasformatore permette la connessione diretta a un mixer o una scheda audio.
I controlli si dividono in un selettore rotativo e un potenziometro. Sulla sinistra, si possono scegliere i cabinet da simulare. Tutti sono ricreati per convoluzione digitale, la stessa tecnica adoperata per generare le immagini dei riverberi professionali e che permette di imitare anche il comportamento dinamico di un altoparlante oltre che il suo timbro.
Sulla destra si ha il controllo Mic Position, che simula lo spostamento del microfono dal centro del cono verso il bordo.
Una levetta regola il livello del segnale per prevenire eventuali fenomeni di clipping, segnalati dal LED apposito.
Il video di presentazione purtroppo fa ascoltare solo alcuni secondi di musica, ma sul sito ufficiale a questo link sono esposti i dati tecnici del BluBox e vengono elencati anche tutti i cabinet da cui BluGuitar ha generato le sedici immagini di casse virtuali. Si va da un Fender Super Reverb degli anni '60 alle 4x12 Marshall con coni Celestion, passando per le migliori firme dell'amplificazione britannica e americana. Tutte sono rese pubbliche nel dettaglio, come si suol dire, facendo nomi e cognomi.
Guardiamo con curiosità al BluBox, appena presentato al Musikmesse di Francoforte e prossimamente disponibile anche in Italia grazie alla distribuzione a cura di Casale Bauer.