di redazione [user #116] - pubblicato il 14 aprile 2016 ore 16:30
Chicco Gussoni non è solo uno dei più famosi e apprezzai session man italiani; recentemente ha anche realizzato un album solista “I am”, che sta deliziando critica e pubblico ed è impreziosito da nomi stellari come Mike Landau, Nek, Tony Levin. Gussoni il 16 aprile terrà una clinic alla scuola di musica CMP a Cavagnolo (Torino). L’abbiamo incontrato per parlare di didattica, studio e della professione del session man.
Raccontaci come si articola una tua clinic?
Solitamente le mie clinic hanno la durata di tre ore e sono aperte a tutti, principianti e professionisti.
Inizio col raccontarmi e da li si parte per il viaggio…
Porti delle dispense?
Porto sempre degli esempi di trascrizioni, parti orchestrali, stesure di brani in modo che tutti possano vedere cosa si può trovare sul leggio, in una situazione lavorativa professionale.
Entrando nel dettaglio, che argomenti tratti?
Sono parecchi. Analisi degli stili, improvvisazione, lettura e interpretazione, fraseggio, consigli per lo studio...
Tutti quindi, temi legati alla teoria e alla pratica dello strumento?
No, perché per esempio, parlo anche di suono, dando spunti per lavorare alla costruzione del proprio e faccio degli approfondimenti sull'effettistica. Inoltre, offro consigli di tipo professionale, suggerendo come affrontare un’audizione.
Normalmente che strumentazione ti porti alle clinic?
Di solito richiedo un combo, oppure una testata con cassa e mi porto una pedaliera.
A volte la pedaliera è minimale quindi giusto un overdrive, una distorsione e un delay.
Sarebbe in effetti problematico, portarsi a ogni clinic il set up faraonico che magari è richiesto sui palchi di qualche grossa produzione o in studio di registrazione…
Però adesso è fattibile, visto il recente utilizzo che ho fatto del Kemper per alcune produzioni televisive, come Sanremo. In delle clinic ho usato anche questa macchina con la sua pedaliera e i ragazzi possono vedermi in azione con esattamente con gli stessi suoni usati in quelle esperienze lavorative.
Cosa consigli a un chitarrista perché possa sfruttare al meglio una tua clinic e quindi imparare il più possibile?
Direi di prepararsi delle domande. Più le domande sono chiare e ordinate, più posso essere di aiuto ai partecipanti. Consiglio di ascoltare e cercare di rubare il più possibile le cose che possono essere integrate al proprio modo di suonare!
Quale dote è maggiormente necessaria per fare il session man?
Allora, fare il session man richiede esperienza.
Forse, qualche decennio fa era più semplice acquisirne; una volta si registravano molti dischi ma anche singoli e provini in studio; così spesso ti trovavi con musicisti preparatissimi da cui poter imparare…
Ora questo è più difficile, accade sempre meno. A parte qualche produzione, si tende a realizzare le proprie tracce da casa, nel proprio home studio e questo crea meno interazione con gli altri.
E mentre uno accumula esperienza cosa non deve trascurare?
La conoscenza della chitarra e di tutto il mondo che la circonda; bisogna ascoltare molti dischi e provare a tirare giù le parti di chitarra, gli accordi: potreste trovarvi in situazioni armoniche simili.
Certo, non sarà possibile sapere fare bene tutto; ma bisogna cercate di essere aperti e incuriositi ed esplorare anche i mondi che vi interessano meno.
Tre consigli per crescere professionalmente sulla chitarra?
Allargare le proprie conoscenze musicali e di stile; imparare a leggere bene la musica; essere in grado di ottenere varietà timbriche differenti.
Io ho sempre avuto la passione per i suoni, per gli ampli e le chitarre. Cercavo di riprodurre il più fedelmente possibile il suono dei miei idoli che erano Mike Landau, Steve Lukather, Larry Carlton, Dann Huff, Jay Graydon, Andy Summers, Jimmy Page…
Viceversa, un errore da non fare, sempre nell'ottica di voler diventare un session man...
Non bisogna pensare solo a saper fare un assolo veloce; è necessario imparate gli accordi, le posizioni, esercitarsi su come accompagnare.
Io ho suonato in circa 100 album che, facendo la media di 12 canzoni ad album, vuol dire 1200 brani incisi! Bene: se vi dico che avrò fatto 200 parti solistiche sono tante… Il resto delle cose che ho suonato e inciso erano accordi, accompagnamenti e suoni di atmosfera.
Grazie: ora sappiamo tutto quello che serve per diventare un session man!
Non dimenticate, però, che poi ci vorrà anche una buona dose di fortuna; ma quando passerà il treno dovrete essere muniti di carta d'imbarco in ordine…altrimenti si scende alla prima o seconda fermata.
Nella tua formazione musicale c’è qualche clinic che hai seguito e che ricordi come particolarmente preziosa?
Ho seguito molte clinic che sono state formative, sia per l'approccio allo strumento che per la conoscenza dell'effettistica. Ma ne ricordo tre in particolare: una con Mike Landau, una con Steve Lukather e una che ho tenuto insieme a David Rhodes (chitarrista di Peter Gabriel ) mentre eravamo in tour con Franco Battiato.
Quest’ultima analizzava il lavoro di due chitarristi in una band dove non c'erano praticamente parti lead: quindi tutto verteva sull'interazione ritmica fra i due chitarristi.
Da esperienza credo di aver imparato ad ascoltare molto di più gli altri che mi suonano intorno.
Dicci qualche disco che ti hanno messo un sacco di voglia di studiare?
Tutti i dischi dei Beatles, tutti quelli dei Toto e tutti quelli di Jeff Beck…ma ne avrei altri 1000 da consigliare!
“I am” è il tuo disco solista. Che spazio riservi durante una clinic alla proposta e spiegazione del suo contenuto?
Sono molto felice del riscontro che sta ottenendo l'album, ne sono davvero fiero. Ci ho lavorato intensamente e speravo venisse così! Tutte le persone che lo hanno ascoltato o acquistato ne hanno parlato bene.
E' un album in cui mi rispecchio e il titolo, "I am" ne racchiude l'essenza.
Durante le clinic suono alcuni brani e poi ne approfondisco alcune tecniche utilizzate, il fraseggio, il suono.
Lavorare alla propria musica o studiare per diventare un session man: è possibile fare bene entrambe le cose e contemporaneamente?
Studiare fa bene - sempre - e arricchisce anche la propria musica!
Il Seminario è presentato dalla scuola di musica CMP, in collaborazione con The Live Sound e AEnima Recordings. Si terrà Sabato 16 Aprile 2016 alle ore 15:30 presso il negozio di strumenti musicali The Live Sound, in Via C.Colombo 82/A a Cavagnolo (TO).
La prenotazione è obbligatoria e i posti sono limitati. Per informazioni e prenotazione: Tel : 011.5367185 Tel: 345.2734800 email: segreteria@associazionegabo.com