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Sostituzione del tritono: un approccio efficace
Sostituzione del tritono: un approccio efficace
di [user #41112] - pubblicato il

Affrontiamo la "Sostituzione del tritono" argomento che spesso è presentato in maniera piuttosto ostica. Vediamo come possiamo semplificarne l'approccio pratico, provando a rendere istintiva questa sostituzione che interessa gli accordi di dominante. Cercheremo di affrontare il discorso nella maniera più chiara possibile, pur dovendo dare per acquisite un po' di nozioni di base. In cattedra, il nostro lettore Dino Mignogna.
Prima di metterci al lavoro è necessaria una piccola premessa teorica.
(Inoltre, sarà sicuramente d'aiuto ripassare questa vecchia lezione N.d.R.)
Per sostituzione di tritono si intende la sostituzione dell'accordo di dominante con un accordo, sempre di dominante, costruito una Vb sopra.

Sostituzione del tritono: un approccio efficace

Esempio: riferendoci ad un G7, l'accordo di dominante costruito una Vb sopra sarà un Db7. Se analizziamo le note che compongono il tritono in entrambi gli accordi, possiamo verificare che avremo le note di 3° e 7° inverite  (bisogna considerare enarmonicamente si e dob).

Sostituzione del tritono: un approccio efficace

Assodato questo concetto, in realtà, nella pratica musicale, l'accordo con il quale realmente sostituiremo il G7 sarà un Db7(#11), al fine di conservare la nota di sol anche nell'accordo "sostituto" (in quanto fondamentale reale dell'accordo dominante di partenza).

Sostituzione del tritono: un approccio efficace

Bene, se siamo sopravvissuti a questa parentesi introduttiva, vediamo come applicare il concetto sulla chitarra in maniera immediata.
Prendiamo ad esempio una progressione II-V-I in C, per quanto abbiamo visto, possiamo sostituire il G7 con un Db7(#11):
 
Sostituzione del tritono: un approccio efficace

Cosa ci balza all'occhio se proviamo a lavorarci un po' su? Pensandoci, è facile verificare che l'accordo "sostituto", sarà sempre costruito un semitono sopra l'accordo su cui risolve! Infatti, in questo caso Db7(#11) risolve un semitono sotto su C ...e chiaramente questa considerazione vale in tutte le tonalità!
Per esempio, riportando la cadenza in G, avremo:

Sostituzione del tritono: un approccio efficace

Cosa significa all'atto pratico?
Significa che ogni volta che vogliamo risolvere attraverso una sostituzione di tritono su un determinato accordo, il processo sarà quello di precederlo con un accordo di dominante costruito un semitono sopra!
Con questo approccio potremo familizzare con la sostituzione del tritono (con la sua caratteristica sonorità), applicata ad ogni tipo di risoluzione V-I!
 
Sostituzione del tritono: un approccio efficace

Cosa è importante ricordare?
Non bisogna dimenticare mai nell'accordo "sostituto" di inserire l'#11!
Il perchè meriterebbe un capitolo a sè... ma per questa lezione possiamo fermarci qui e iniziare a sperimentare la sostituzione del tritono su tutte nostre amatissime dominanti.  
Buono studio!
 
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
lettori in cattedra
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di Claes [user #29011]
commento del 27/09/2016 ore 16:03:36
Beh... accordi accordiani da Jazz! Bravo anche per esemplificazione sonora usando una Tele - le note vengono fuori "clean as a bean"!!!
Devo però confessare che sono proprio i tipi di accordo che odio nonostante adoro il big band jazz dove questo tipo di accordi era in abbondanza! Ciò detto, odio pure i tritoni tradizionali e tipici - per un accordo decente ci vogliono perlomeno 4 note. Nel mio caso, mi riferisco a quello che chiamerei "accordi da organo in chiesa" utilizzando molte corde aperte / open tunings e ovviare con un capotasto mobile ai salti di tonalità... una seccatura! Meglio essere Joni Mitchell / open tunings inventate da lei e la sua dozzina di chitarre (quasi una per ogni pezzo). C'è molto su queste cose in rete. Dopo questa elucubrazione finalmente (!) arrivo al commento e alle domande:
La logica del tutto dovrebbe permettere a 2 chitarristi di suddividere un accordo tra di loro - troppa confusione? Poca eleganza?
È chiaro che automaticamente si pensa a scale estese per assoli avendo riferimenti extra per le note che ci stanno. Altra domanda: il basso è come prima o deve "adeguarsi"? Insomma, non poter suonare la nota di base all'accordo di partenza e dovendo considerare il paesaggio armonico ex-novo?
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di eugenio01 [user #39191]
commento del 27/09/2016 ore 17:36:36
-----> odio pure i tritoni tradizionali
non è vero..li avrai usati migliaia di volte senza saperlo.Quante volte in un blues in do hai suonato la sequenza x-7-8-x-x-x e poi
x-6-7-x-x-x ? Infinite volte immagino.
Il primo è il tritono di do ed il secondo è il tritono di fa....pensa te quanto li odi :-) .
Se con le altre due dita ci suoni sui cantini la penta ecco che hai fatto blues.
Per quanto riguarda i due chitarristi dipende da cosa stan facendo. Se sono pezzi studiati possono inventarsi qualsiasi intreccio e combinazione ma se stanno improvvisando e quello che accompagna inizia a sostituire con delle quarte aumentate volano i calci....in fase di impro tu viaggi con accordini a tre voci e già ce n'è d'avanzo se accompagni..io solista devo saperlo quando piazzi quelle sostituzioni se no son cz..
se invece è un pezzo solista studiato allora puoi fare tutto quello che vuoi in fase di accompagnamento che tanto il solista già lo sa.

P.s.: se invece vuoi le 4 voci allora fai x-7-8-5-8-x e poi x-6-7-5-6-x ...pasticciando con i rivolti del V7 hai tutti i tritoni discendenti che vuoi :-)
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di Claes [user #29011]
commento del 27/09/2016 ore 21:00:39
Ho usato tritoni normali per un sacco di cose pop/rock che non si possono modificare. Inevitabile! Cose mie con open tunings da "trasporre" al normale per il dal vivo.
Le 2 chitarre del mio commento si devono "arrangiare" il pezzo, certo! Just a crazy idea... Un'altra è di usare tuoi principi per una colonna sonora d'arte, per una mostra con musica annessa. Se occorrono dissonanze saprò meglio dove pescarli. È per Agosto col titolo "Colors".
Spero vi siano molti accordiani interessati all'articolo!!!
Rispondi
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