di redazione [user #116] - pubblicato il 17 gennaio 2017 ore 15:00
Frassino americano, potenziometri CTS e condensatori NOS in carta e olio sono gli ingredienti delle DiPinto riprogettate per il 2017, ora costruite interamente negli Stati Uniti per unire il fascino degli anni '60 con la qualità dei componenti scelti.
Le finiture sgargianti e le forme appariscenti che hanno scosso i palchi dell'epoca beat si trasferiscono in America. DiPinto, laboratorio statunitense specializzato nella creazione di chitarre elettriche dall'estetica retrò, ben noto agli appassionati di indie rock e dintorni, interrompe la produzione coreana per spostare tutta la linea negli Stati Uniti. I modelli vengono aggiornati con componenti di fascia superiore, le finiture diventano alla nitro e il catalogo si resetta in attesa di una gamma inedita per l'anno nuovo.
Al momento, solo una chitarra viene mostrata sul sito ufficiale. Il modello è chiamato Galaxie 4 Deluxe, 4 come il numero dei pickup che ha sul vistoso battipenna. Ognuno viene attivato individualmente da uno switch sulla parte alta del body, allo scopo di ottenere tutte le configurazioni possibili senza ricorrere a selettori a slitta o a combinazioni difficili da memorizzare.
I pickup sono costruiti dalla stessa DiPinto in Pennysilvania, nello stabilimento di Philadephia, e racchiusi in un formato non-standard che tanto ricorda i marchi minori americani degli anni '60 e la produzione est-europea dell'epoca.
La nuova linea prevede body in frassino americano avvitato a manici in tre pezzi di acero quartersawn con su una tastiera in palissandro arricchita da segnatasti a blocco e binding bianco tutto intorno.
Vintage nell'estetica ma progettata per performance moderne, la Galaxie non si fa mancare un ponte con sistema vibrato in stile Jazzmaster, ma monta un capotasto GraphTech per ottimizzare la tenuta d'accordatura.
Nella chitarra mostrata sul sito ufficiale, i potenziometri sono dei CTS abbinati a condensatori carta e olio per i toni, provenienti da stock NOS sovietici. L'esemplare sfoggia manopole "a tazzina da tè", che risulteranno sicuramente familiari ai fan della tradizione Hofner, e assembla il tutto su un battipenna plastico che sembra essere uscito dritto da una fabbrica italiana dell'epoca beat, ma DiPinto spiega che le possibilità di personalizzazione sono elevate, e proprio in queste settimane sta lavorando a una serie di nuove finiture che prevedono anche la preferenza verso più tradizionali battipenna tartarugati e manopole dal taglio moderno.
Tutto è in pieno movimento, ma è possibile ascoltare qualcosa della nuova serie su un breve clip d'anteprima pubblicato qualche tempo fa da DiPinto su YouTube.
I prezzi annunciati per le nuove statunitensi sono quelli di una chitarra di fascia medio-alta, ma i produttori spiegano di essere al lavoro per ottimizzare la catena di produzione al fine di contenere i costi e offrire i prossimi modelli nei limiti della fascia media, sempre intesa per un prodotto interamente americano.
Entro la primavera, oltre a una gamma di Galaxie con diverse configurazioni elettroniche e scelte stilistiche proprie, pare prenderanno la luce diversi nuovi shape ispirati ai classici americani.
Se vi stuzzica la tipologia, vi consigliamo di tenere d'occhio il sito ufficiale delle chitarre DiPinto e di seguire gli aggiornamenti dal Namm.