L'espansione dell'universo BIAS verso la strumentazione fatta di componenti e chassis è inarrestabile. Nato in un primo momento come software di simulazione di amplificatori per chitarra, il progetto Positive Grid è diventato presto una testata reale, poi un rack ed è infine approdato nelle pedaliere con il . Ora è il momento di chiudere il cerchio, e anche gli effetti d'ambiente ricevono una loro controparte in "carne e ossa".
Ciò che ha distinto nel mare di amp simulator per PC e tablet è il suo approccio maggiormente improntato verso la progettazione piuttosto che la semplice creazione di una catena basata su effetti pre-impostati di fabbrica. Nella app originale era possibile personalizzare gli amplificatori virtuali in ogni aspetto, dalle valvole di pre a quelle del finale, passando per il tipo di tonestack - con le variazioni di carattere che ne derivano - fino alla scelta dei trasformatori d'uscita. La stessa filosofia è stata applicata a BIAS FX, col quale l'utente può creare da zero gli stompbox dei suoi sogni, ed è infine arrivata nel mondo reale con dei pedali interamente programmabili e predisposti per memorizzare e suonare dal vivo i medesimi preset creati su schermo.
Dopo Distortion, dedicato appunto a distorsori e overdrive, è il turno di occuparsi dei ritardi e degli ambienti con il BIAS Delay.
Il Delay è studiato per trasporre sul palco tutta la versatilità delle simulazioni BIAS con la praticità di un formato a pedale tradizionale, con sette manopole e quattro switch in totale: tre per i preset rapidi e uno per il tap tempo.
Approfondito nell'uso ma immediato nelle regolazioni, l'effetto viene gestito con i potenziometri di Mix, Feedback e Time: non servono parametri complessi, in quanto tutte le sfumature e le peculiarità del caso saranno programmate in anticipo con la comodità dello schermo di un computer o di un tablet compatibile.
Quando si parla di delay, però, la voglia di colorare le ripetizioni con delle leggere oscillazioni che ammicchino ai grandi classici analogici è sempre in agguato. Per questo lo chassis monta anche manopole relative all'eventuale modulazione che si intende aggiungere alle code: Mod ne regola la presenza, Depth l'intensità e Rate imposta la velocità dell'LFO.
La presenza di un riverbero indipendente con controllo dedicato per l'intensità fa del BIAS Delay un dispositivo a tutto tondo per la creazione di effetti d'ambiente di ogni genere, e avere a disposizione ingressi e uscite stereo mette sul piatto una versatilità non da poco, sia che ci si trovi a suonare con due amplificatori, sia che lo si voglia impiegare in studio di registrazione per effetti più ricercati.
Con un massimo di 3 secondi di ritardo, il Delay può imporre anche delle suddivisioni ritmiche precise sulla base di quanto impostato col tap tempo. Direttamente dallo chassis si può scegliere tra semiminime, ottavi puntati e terzine, ma con la app BIAS FX per computer e tablet è possibile accedere ad altre opzioni meno diffuse.
La compatibilità MIDI garantisce inoltre una programmabilità totale, sia per ciò che riguarda l'accesso ai preset, sia per la sincronizzazione del tempo.
Per chi preferisce avere invece qualche parametro sempre a portata di piede, anche mentre si suona, il Delay fornisce anche una presa per un pedale d'espressione esterno con cui controllare qualunque parametro del suono, secondo programmazione.
Con dieci preset già caricati di fabbrica, il pedale Positive Grid consente di memorizzarne fino a un massimo di venti per volta e importa automaticamente i suoni creati con BIAS FX.
Come per le controparti software e il suo diretto predecessore dedicato alle distorsioni, anche BIAS Delay conta su una sconfinata libreria di suoni disponibili gratuitamente online, in continuo aggiornamento e a cui contribuire insieme agli altri utenti con il ToneCloud.
Il BIAS Delay ha un potente cervello digitale al suo interno, ma è sensibile anche ai romantici dell'old school: oltre alla possibilità di avere un buffer sempre attivo anche a pedale spento, lo stompbox può essere impostato anche come true bypass.
La tecnologia però è in primo piano, e il pedale si alimenta anche con la sola presa USB, se non si vuole ricorrere a un trasformatore esterno. Il cavo serve a collegarlo al computer per registrare nuovi preset, ma il Delay ha anche un modulo Bluetooth integrato per comunicare senza fili con la sua app.
Positive Grid spiega che e la , e noi non mancheremo di aggiornarvi a riguardo. |