Gli amplificatori per chitarra e per basso hanno cambiato faccia radicalmente negli ultimi anni. I progetti tradizionali e le valvole non accennano a perdere terreno, ma una nuova generazione di dispositivi digitali sta guadagnando rapidamente terreno. Il termine "smart", sempre più diffuso nel mondo moderno, si associa definitivamente anche agli amplificatori, che si trasformano in processori potenti e compatti in cui il musicista racchiude un vero studio e un intero rig.
Vox vanta una lunga esperienza nel campo dell'amp modeling, e il Vox Adio rappresenta l'ultima incarnazione della simulazione di amplificatori ed effetti di progettazione britannica, adattata ai canoni più all'avanguardia.
Cinquanta watt di potenza stereofonica attraverso due altoparlanti da soli tre pollici, l'Adio ricalca l'estetica classica di casa Vox, con logo frontale dorato e telo losangato, ma la reinterpreta in un formato che ricorda da vicino i sistemi audio portatili che sempre in maggior numero conquistano spazi nei salotti degli appassionati.
I coni possono sembrare piccoli in relazione alla potenza erogata, ma un'attenta progettazione ne ottimizza la resa con un approccio simile a quello di un impianto hi-fi di buona fattura. Una struttura a nido d'ape protegge i due altoparlanti frontali e contribuisce a diffondere il suono nell'ambiente in maniera uniforme e meno direzionale, senza ovattarne la voce. Sul fondo, un bass reflex appositamente studiato migliora la resa sulle basse frequenze riducendo al contempo la presenza di risonanze indesiderate.
All'interno del piccolo chassis nero, il Vox nasconde un potente processore capace di dar voce a un gran numero di simulazioni di amplificatori ed effetti basati su tecnologia VET (Virtual Element Technology).
Pensato per chitarra e per basso, l'Adio è realizzato nelle due versioni Air GT e Air BS, rispettivamente con 23 e 19 simulazioni di amplificatori. In entrambi i casi, gli effetti caricabili in memoria sono un massimo di 19.
A dispetto delle dimensioni ridotte, i controlli disponibili sono abbondanti e approfonditi. Tutto può essere regolato nel dettaglio, a cominciare dal tipo di amplificatore scelto mediante selettore rotativo fino all'equalizzazione a tre bande, controlli separati per gain e volume e cursori per gli effetti in uso. Non mancano funzioni accessorie come un tap tempo, un accordatore, un'uscita cuffie, un ingresso Aux e una connessione Bluetooth per riprodurre fonti esterne.
Sul retro è presente anche una porta USB che, oltre a trasformare l'amplificatore in un'interfaccia audio a tutti gli effetti quando collegato a un computer, consente la connessione via cavo con il software Tone Room. Disponibile per Mac e PC, è anche a disposizione degli utenti iOS e Android in formato app, con cui il collegamento avviene via Bluetooth.
La voce dell'Adio è completata da un circuito Bassilator che consente di restituire bassi presenti e definiti anche a bassi volumi e con altoparlanti piccoli. Inoltre, Tone Room permette di lavorare sul suono di tutti gli amplificatori simulati agendo su un efficace equalizzatore grafico del tutto simile a quelli usati in studio sulle moderne DAW, personalizzando così i toni ben al di là delle possibilità offerte dal tonestack fisico.
La tecnologia Acoustage, inoltre, sfrutta l'amplificazione stereo dell'Adio per generare effetti d'ambiente particolarmente realistici e tridimensionali, lavorando sulle rifrazioni dei suoni in più direzioni.
Pensato per l'uso casalingo ma potente a sufficienza per un piccolo live acustico o su base, il Vox Adio può essere alimentato anche a batterie (otto stilo AA), per un'autonomia di circa otto ore.
Il volto dell'amplificazione sta cambiando, e noi terremo gli occhi puntati sulla per futuri sviluppi. Nell'attesa, . |